Fantasmagorico, gigantesco, coinvolgente, coloratissimo, scenografico: il Carnevale di Nizza è sul podio dei più belli del mondo

Giovanni Bosi, Nizza / Francia
Fantasmagorico, gigantesco, coinvolgente, coloratissimo, scenografico, onirico. E sì: se quello di Nizza è sul podio dei Carnevali più belli del mondo insieme a Rio de Janeiro e Venezia, è perché la tradizione della capitale della Costa Azzurra ha saputo fare del periodo più goliardico dell'anno un momento di festa dove creatività e spontaneità delle migliaia di partecipanti sono il valore aggiunto. E nel 2022 l'evento “Roi des animaux” è molto, molto di più...
(TurismoItaliaNews) Parliamoci chiaro: la cornice è quella della Nizza più dolce, con quegli scorci che la rendono a pieno titolo città cosmopolita e soprattutto città mediterranea: accogliente, estroversa, affascinante. Il Carnevale 2022, poi (che qui va avanti fino al 27 febbraio) diventa quasi un rito scaramantico dopo tutto quello che la pandemia globale ci ha costretto a vivere. E seppure tra mille regole dovute alla necessità di dover continuare a garantire la sicurezza, Nizza ha restituito al pubblico tutto il suo smalto con la sfilata dei giganteschi carri allegorici che ruotano intorno al tema degli animali con il Roi des animaux appunto. Proprio il Re degli animali, enorme e dall'aspetto regale quanto bonario, apre la grande sfilata della 137.a edizione con 17 carri decorati, meravigliosi e perfetti in ogni dettaglio, inframmezzati dai gruppi in costume e band che rendono l'insieme un'incredibile “creatura” votata al moto perpetuo, fra balli, percussioni, musiche, suoni e tanti, tanti sorrisi.
Il pubblico neanche a dirlo è estasiato e per chi, come me, ha avuto la fortuna di poter essere letteralmente in mezzo ai protagonisti, ai carri, ai lazzi e frizzi, il Carnevale di Nizza diventa una festa a tutto tondo. E ti rendi conto di quale e quanto lavoro c'è dietro: i carri sono il risultato di una serie di idee e professionalità che si integrano e si completano, come il bozzettista creativo (ymagier) che promuove l'idea, l'artigiano-artista che crea il carro e gli elementi di animazione, il coordinatore artistico che assicura il passaggio in 3D e rispetta i requisiti della festa. Alla fine la cartapesta prende corpo e sostanza per oltre tre ore di spettacolo globale. C'è un momento specifico in cui la magia comincia: parte la musica, il pubblico rumoreggia, i personaggi in costume fremono, i carri sono pronti a sfilare. All'improvviso i suoni salgono di tono e il corso carnevalesco esplode con tutta la sua gioia tra gli applausi. Impossibile non farsi prendere.
Con milioni di coriandoli che inondano Place Masséna e Promenade des Anglais, luoghi cult di Nizza. E i tantissimi assiepati sugli spalti e dietro le transenne che sono a dir poco estasiati da tanta allegria. “Diamo vita a un'atmosfera colorata, festosa e familiare” ammette soddisfatto Christian Estrosi, sindaco e presidente della Metropoli Nice Côte d'Azur, nonché vice presidente della Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Del resto la città è addobbata a festa: già normalmente solare in ogni stagione dell'anno, questo luogo annoverato di fresco nel Patrimonio Unesco per l'eccezionale valore universale, in questi giorni fa scoprire bellissime creazioni in cartapesta dedicate ad animali quanto a personaggi celebri. Così come un certo Emmanuel Macron davanti alla Chiesa del Gesù. Mai niente di irriverente, ma tutto decisamente divertente. E naturalmente una serie di eventi di contorno...
Nizza è uno di quei posti da vedere e rivedere, ogni periodo dell'anno, sia per la presenza di manifestazioni artistiche e culturali, sia perché - come sottolinea Caterina Prochilo dell'Ufficio del Turismo Metropolitano mentre ci accompagna - “nel cuore di una regione dalla bellezza senza tempo, Nice si presenta in tutta la sua diversità: città storica, di cultura, arte, creatività, eventi, tempo libero, natura, dolcezza e sapori...”.
Provare per credere. Nizza è davvero capace di rubarti il cuore. E in fondo, a ben guardare, Nizza è persino la città più italiana di Francia.
Giovanni Bosi, giornalista, ha effettuato reportages da numerosi Paesi del mondo. Da Libia e Siria, a Cina e India, dai diversi Paesi del Sud America agli Stati Uniti, fino alle diverse nazioni europee e all’Africa nelle sue mille sfaccettature. Ama particolarmente il tema dell’archeologia e dei beni culturali. Dai suoi articoli emerge una lettura appassionata dei luoghi che visita, di cui racconta le esperienze lì vissute. Come testimone che non si limita a guardare e riferire: i moti del cuore sono sempre in prima linea. E’ autore di libri e pubblicazioni.
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