Campo Ligure, il borgo d’argento: dove la filigrana incontra il futuro, gioiello incastonato tra Liguria e Piemonte
Nel verde delle valli liguri, questo è un piccolo borgo di appena 2.800 abitanti, ma dalla storia antica e dal cuore grande. Inserito nel prestigioso circuito dei Borghi più belli d’Italia, il paese sorprende per il suo patrimonio storico, paesaggistico e gastronomico. Un luogo che ha saputo coniugare il passato con l’innovazione, in un virtuoso percorso di rigenerazione culturale e turistica. Ecco Campo Ligure, dove nasce la filigrana d’autore.
(TurismoItaliaNews) La filigrana: un’arte che dà forma all’identità. Campo Ligure è il Centro Nazionale della Filigrana, custode di un’arte orafa raffinata che ha radici profonde. Qui, dalla metà dell’Ottocento, la comunità locale ha saputo trasformare la crisi della vecchia industria dei chiodi navali in una nuova fioritura artigiana: la lavorazione della filigrana, l’intreccio delicato di fili d’argento. Ogni vicolo del centro storico racconta questa storia. Nei laboratori si tramanda il sapere da generazioni. Al Civico Museo della Filigrana “Pietro Carlo Bosio”, più di 350 opere raccontano l’evoluzione dell’arte orafa attraverso continenti e secoli. Un percorso multimediale consente ai visitatori di scoprire le quattro fasi della lavorazione – fusione, trafilatura, torcitura e creazione – rendendo l’esperienza non solo visiva ma coinvolgente e interattiva.
Un borgo che rinasce: il progetto Dafne e il Pnrr
È in questo contesto che nasce il progetto “Dafne”, un piano di rigenerazione culturale e creativa finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e inquadrato nel Bando Borghi. L’obiettivo? Ricucire il tessuto storico e culturale del borgo con quello creativo e artigianale della filigrana, rilanciando Campo Ligure come modello di innovazione e sostenibilità sociale. La strategia prevede la valorizzazione dell’offerta turistica, l’incremento dei servizi culturali e l’inclusione delle fasce più fragili. Con l’aiuto di soluzioni di governance pubblico-private, il borgo sta diventando un laboratorio a cielo aperto di sperimentazione sociale, dove la tradizione si fa motore di sviluppo.
Nasce la Scuola della Filigrana
Da maggio 2025 il borgo ospita il nuovo Centro di Formazione per la Filigrana, gestito da Isforcoop-ETS in collaborazione con i maestri artigiani di Intrecci Preziosi. Situato nell’ex Refettorio del Convento dei Frati Girolimini, restaurato e dotato anche di un’area coworking, il centro formerà nuove generazioni di orafi e designer del gioiello. Questa scuola rappresenta molto più di un’opportunità formativa: è un atto concreto per contrastare il declino demografico, sostenere l’occupazione giovanile e femminile e garantire continuità a un mestiere d’eccellenza. I corsi spazieranno dalla tecnica orafa tradizionale al design contemporaneo, con l’uso di linguaggi innovativi e tecnologie Ict.
Il Patto di Sussidiarietà: una comunità che si attiva
Alla base della trasformazione c’è il Patto di Sussidiarietà, sottoscritto dall’amministrazione con artigiani, imprese, associazioni e cittadini. Oltre trenta realtà associative si sono unite in rete per co-progettare eventi, percorsi culturali, iniziative educative e sociali. Un segnale tangibile di questo dinamismo è la nascita della Cooperativa di Comunità Dafne, composta da giovani del territorio, che gestisce il Museo della Filigrana e opera come tour operator (Dafne Viaggi) per promuovere il borgo nei circuiti nazionali, partecipando a fiere ed educational come il Ttg di Rimini.
Un territorio da vivere: natura, arte e sapori autentici
Campo Ligure non è solo arte orafa. È anche natura, storia e sapori autentici. Il borgo si trova tra il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo e il Beigua Unesco Global Geopark, offrendo oltre 100 km di sentieri per escursionisti e amanti della mountain bike. Da qui parte anche il Cammino dei Santuari del Mare, un itinerario spirituale tra costa ed entroterra. Il Giardino Botanico di Pratorondanino, con oltre 400 specie vegetali, arricchisce l’esperienza naturalistica, mentre i boschi di castagno raccontano una cultura antica legata all’autoproduzione e alla resilienza.
Gusto e tradizione: il lato autentico di Campo Ligure
La cucina campese è una fusione di sapori liguri e piemontesi. Tra i prodotti più iconici: la revzöra, focaccia di mais accompagnata da salumi e formaggi locali, e la testa in cassetta, insaccato simbolo della cucina povera. I piatti della tradizione, come il “riso, latte e castagne”, la putè (minestra di verdure grigliata) e la bazurra (pietanza di farine rustiche), celebrano l’essenzialità e l’ingegno contadino.
Verso un nuovo turismo esperienziale
La nuova offerta turistica del borgo si basa su esperienze autentiche: laboratori di filigrana, itinerari culturali, percorsi enogastronomici e attività per famiglie, bambini e anziani. Grazie alla Rete Museale Integrata e al supporto delle tecnologie digitali, Campo Ligure punta su un turismo culturale ed esperienziale, capace di attrarre visitatori interessati all’artigianato, alla natura e alle tradizioni.
Campo Ligure, il futuro ha radici d’argento
Il filo sottile della filigrana diventa metafora di un’intera comunità che intreccia passato e futuro. Campo Ligure non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere: un borgo che ha saputo riscoprire sé stesso e che oggi si racconta al mondo con orgoglio, arte e passione.






