Tra pietra e vetro: la Spagna celebra il suo patrimonio artistico immateriale, tecniche millenarie a marchio Unesco

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Eugenio Serlupini, Madrid

Due antiche arti protagoniste: la tecnica della costruzione con le pietre a secco e il vetro soffiato raccontano l’identità profonda della Spagna, tra tradizione, paesaggio e maestria artigiana. Il Paese mediterraneo riafferma il suo ruolo di custode delle tradizioni anche attraverso una nuova emissione di francobolli incentrata su queste tecniche millenarie riconosciute come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’Unesco: la piedra en seco e il vidrio soplado (vetro soffiato).

 

(TurismoItaliaNews) Una sottolineatura filatelica che diventa invito al viaggio e alla scoperta dei saperi che modellano il paesaggio e la storia del Paese.

Tra pietra e vetro: la Spagna celebra il suo patrimonio artistico immateriale, tecniche millenarie a marchio Unesco

La pietra come architettura del paesaggio

Chi percorre le vallate aspre della comarca di Els Ports, nella provincia di Castellón, resta colpito dalla presenza discreta ma potente delle costruzioni in pietra a secco. In particolare, a Vilafranca del Cid, questo paesaggio costruito con mani sapienti narra secoli di lavoro, adattamento e armonia con la natura. Muretti, sentieri rurali, casette di pastori e strutture per la raccolta dell’acqua si dispiegano come un reticolo vivo nel territorio, modellando la montagna e raccontando una cultura contadina nata dalla necessità e divenuta arte. La tecnica è semplice solo in apparenza: pietre sovrapposte senza malta, stabilizzate da un equilibrio geometrico che si tramanda da generazioni. Ogni pietra, secondo l’antica regola, deve poggiare su due e sostenerne altre due. Nessun cemento, ma infinita pazienza.

È questo paesaggio costruito – frutto di secoli di dialogo tra uomo e natura – che l’Unesco ha voluto proteggere nel 2018, riconoscendone il valore insieme ad altri Paesi europei tra cui Italia, Francia e Grecia. Un patrimonio "muto" ma eloquente, che oggi diventa protagonista anche di un percorso di valorizzazione turistica sostenibile, attirando viaggiatori sensibili al genius loci e alla bellezza silenziosa dei luoghi autentici.

Tra pietra e vetro: la Spagna celebra il suo patrimonio artistico immateriale, tecniche millenarie a marchio Unesco

Il soffio del vetro: arte e resistenza

Se la pietra racconta la terra, il vetro rappresenta l’aria, il fuoco, l’ingegno. In Spagna, la tradizione del vetro soffiato affonda le sue radici nel mondo antico – probabilmente nell’area siro-palestinese nel I secolo a.C. – e si è evoluta nei secoli fino a diventare uno dei simboli più raffinati dell’artigianato artistico iberico. La tecnica è pura magia: l’artigiano soffia una bolla di vetro incandescente attraverso una canna metallica, la modella, la decora e infine la lascia raffreddare lentamente in speciali forni. Il risultato è un oggetto unico, vibrante, che riflette la luce e racconta la mano che lo ha creato.

Dagli anni Settanta, tuttavia, il settore ha vissuto una lunga crisi dovuta alla meccanizzazione, all’aumento dei costi e alla concorrenza dei materiali plastici. Per scongiurarne la scomparsa, nel 1982 è nata la Fundación Centro Nacional del Vidrio (Fcnv), con sede nella magnifica Real Fábrica de Cristales de La Granja, oggi museo, scuola e cuore pulsante della rinascita del vetro artistico in Spagna. Il riconoscimento ufficiale della tecnica del vetro soffiato come Bene di Interesse Culturale e la successiva inclusione nella lista dell’Unesco nel dicembre 2023 – grazie a una candidatura multinazionale con Germania, Francia, Repubblica Ceca, Finlandia e Ungheria – rappresentano una vera svolta. Non solo tutela, ma nuovo slancio a una tradizione che torna a brillare, attirando studenti, designer e viaggiatori appassionati.

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Un itinerario d’arte tra Castiglia, Catalogna e Segovia

La nuova emissione filatelica 2025 del Correos spagnolo non è solo un omaggio alla memoria, ma uno spunto per costruire itinerari turistici inediti. Da Vilafranca del Cid con i suoi percorsi nella pietra viva, fino alla Real Fábrica de Cristales di Segovia, il turista può immergersi in un viaggio tra arte, storia e saperi antichi. La Spagna, con la sua straordinaria capacità di intrecciare tradizione e innovazione, conferma così la sua vocazione culturale. Visitare questi luoghi significa toccare con mano un patrimonio vivo, che respira attraverso le mani degli artigiani e il paesaggio modellato con rispetto. Un turismo lento, consapevole, che dà voce alla bellezza del fare.

Per saperne di più
www.correos.es
Fundación Centro Nacional del Vidrio – www.fcnv.es

 

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