TERRITORI | Lessinia pronta per il Registro dei paesaggi rurali: esempio di integrità e sostenibilità turistica

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Un vasto territorio rurale contraddistinto da un morbido paesaggio modellato nei secoli, nelle sue forme, grazie a generazioni di allevatori, pastori e montanari di origine cimbra e caratterizzato dalla presenza di antiche contrade, malghe e architetture in pietra, uniche al mondo. E’ la Lessinia, che con il progetto “Alti Pascoli” è pronta per l’inserimento nel Registro ministeriale dei paesaggi rurali di interesse storico.

 

(TurismoItaliaNews) Circa 10mila ettari di territorio montano compreso tra le province di Verona, Vicenza e Trento, a cavallo tra Veneto e Trentino Alto Adige. Il Progetto "Alti Pascoli della Lessinia" è stato messo a punto per sostenere la candidatura dell’iscrizione nel Registro nazionale dei paesaggi rurali storici. “Un percorso di studio e valorizzazione del tutto inedito e prezioso, capace di evidenziare elementi di unicità e peculiarità storica, ambientale, architettonica e culturale di interesse nazionale e, per certi versi, anche internazionale” ha spiegato Alessandra Albarelli presentando l’iniziativa nella Sala Italia dell’Enit, a Roma. La presidente nazionale di Federcongressi&Eventi ha sottolineato come il dossier preparato in sei mesi di lavoro, da giugno a dicembre 2019, dal team operativo composto da professionisti, tecnici e profondi conoscitori dei Monti Lessini, permetta al contempo di “conoscere il territorio, di informare correttamente i cittadini, di analizzare da un punto di vista scientifico i dati e, soprattutto, di progettare il futuro di questa fetta di terra prealpina di circa 10mila ettari compresa tra le province di Verona, Trento e Vicenza”.

Lessinia pronta per il Registro dei paesaggi rurali: esempio di integrità e sostenibilità turistica

Lessinia pronta per il Registro dei paesaggi rurali: esempio di integrità e sostenibilità turistica

Lessinia pronta per il Registro dei paesaggi rurali: esempio di integrità e sostenibilità turisticaUn territorio in cui si producono anche il formaggio Monte Veronese Dop presidio Slow Food, gli gnocchi “sbatui” di farina bianca, acqua e burro, e dove pascolano, oltre a 6800 mucche, anche le pecore autoctone salvate dal rischio estinzione di razza Brogna. Daniele Massella, presidente dell’Associazione Tutela della Lessinia, capofila del Comitato promotore, ha sottolineato lo sforzo organizzativo che dal 2015, data della prima richiesta di candidatura, all’8 maggio 2019, data di nascita dell’associazione temporanea di scopo, ha permesso di mettere insieme soggetti istituzionali, comuni, società agricole private, associazioni e consorzi di tutela: tutti insieme per un unico obiettivo e per un risultato, quello dell’iscrizione della Lessinia nel Registro nazionale dei paesaggi di interesse storico rurale, che deve essere non un punto di arrivo, ma un punto di partenza per garantire il futuro, in primis, alle persone che sui Monti Lessini vivono e lavorano.

Tra le oltre cento malghe presenti su questi monti, l’85% sono gestite da aziende originarie del territorio, e anche questo è un valore aggiunto nel bilancio complessivo che riguarda la Lessinia. E più del 40% degli abitanti intervistati per il progetto sono disposti ad accogliere turisti in casa propria, più della metà sarebbe disposto a fare da “cicerone” accompagnando gli ospiti alla scoperta del territorio, e il 92% sarebbe disposto a unirsi in gruppi di volontari per la manutenzione, la cura e la conservazione del paesaggio. Tra i punti a vantaggio della Lessinia ci sono il clima, l’ambiente, il paesaggio e i prodotti tipici, un mix importante per creare esperienze volte all’autorealizzazione personale e caratterizzate da un minimo comune denominatore: la sostenibilità ambientale. Il dossier completo verrà consegnato entro il 30 marzo al Mipaaf che si pronuncerà entro l’estate sull’esito finale della candidatura.

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