ABRUZZO | Turismo archeologico: i luoghi straordinari per competere sul mercato con realtà ben più famosi

L’obiettivo è collocare sul mercato internazionale dell’offerta turistica un prodotto, quello del turismo archeologico, che solo pochi Paesi al mondo, con l’Italia che evidentemente eccelle. Tra le tante proposte ci sono gli straordinari siti dell’Abruzzo, in grando di competere con realtà più conosciute. “E’ un settore dell’offerta turistica sul quale l’Abruzzo può dire la sua e competere sul mercato nazionale con realtà ben più grandi” sottolinea l’assessore al Turismo Daniele D’Amario.
(TurismoItaliaNews) Tra i siti archeologici che l’Abruzzo manda in campo per la valorizzazione e la promozione turistica ci sono quelli Massa d’Albe, che custodisce i resti di Alba Fucens, le necropoli di Fossa nella Valle dell’Aterno, il sito di Peltuinum tra San Pio delle Camere e Prata d’Ansidonia, l’antica città italica dei Vestini, monumento nazionale dal 1902. E poi ancora il sito archeologico di Amiternum, i parchi archeologici di Iuvanum a Montenerodomo, del Quadrilatero a San Salvo. Tra i musei figurano quello archeologico nazionale Villa Frigerj di Chieti (statue dell’Ercole Curino di Sulmona e Guerriero di Capestrano), quello archeologico nazionale la Civitella, sempre a Chieti, e, in provincia di Teramo, quello nazionale di Campli,i musei civici archeologici Antonio De Nino di Corfinio e Alfedena.
“Il nostro territorio offre testimonianze archeologiche di assoluto e indiscusso valore storico che stiamo curando in collaborazione con la Sovrintendenza regionale e i Comuni interessati” aggiunge l’assessore al Turismo Daniele D’Amario.