VENETO | Nasce "Borgo Vivo", la nuova identità di Cison di Valmarino borgo tra i più belli d’Italia

Punto di partenza per escursioni e passeggiate nella cornice prealpina della Marca Trevigiana, uno dei territori tra i più conservati del Veneto, offre ai suoi visitatori itinerari da percorrere a piedi, in bicicletta, a cavallo e, per i più pigri, in auto. Tra i Borghi più belli d’Italia, Cison di Valmarino, in provincia di Treviso, lancia “Borgo Vivo”, il progetto che promette di infondere nuova vita al territorio e di posizionarlo al centro di una rinascita economica e sociale senza precedenti. L’obiettivo è quello di favorire la presenza degli artigiani lungo tutto l'arco dell'anno, così come di potenziare i servizi rivolti agli abitanti e ai visitatori, aumentando l'attrattività del territorio anche nei confronti dell'imprenditoria e di futuri potenziali residenti.
(TurismoItaliaNews) Il simbolo scelto per rappresentare "Borgo Vivo" è un cuore, un'immagine semplice e universale che incarna la vitalità della comunità. L'identità visiva scelta per Cison di Valmarino costituisce un passo avanti significativo nella costruzione di una identità comune forte e di un senso di appartenenza condiviso: “Il nostro borgo ha l'opportunità di potenziare la vivacità culturale, economica e sociale che lo contraddistinguono, insieme alla ricchezza naturalistica di cui gode – spiega il sindaco Cristina Da Soller - è questo un aspetto fondamentale ai fini della crescita e dello sviluppo di tutti i luoghi compresi nel comune, ognuno con le proprie risorse e peculiarità la ricchezza di Cison diventa così, oggi, un elemento di aggregazione e di coesione di stimolo al rilancio economico e sociale del borgo nel suo complesso, aggregando e armonizzando gli interessi delle singole realtà”.
Il simbolo scelto per rappresentare Cison di Valmarino, il cuore, è per trasmettere quell'immagine semplice e universale che incarna la vitalità dell'intera comunità. Un cuore che racconta la storia di un piccolo mondo nato dal lavoro manuale e dalla passione degli artigiani. Nell'immagine sono rappresentate tutte le sette frazioni che compongono il borgo: Tovena, San Boldo, Soller, Gai, Mura, Rolle e Cison di Valmarino, e simboleggia la capacità di ognuna di unirsi alle altre come in un unico cuore che batte all'unisono.
Il progetto "Borgo Vivo" è il risultato di una sinergica collaborazione con l'agenzia di comunicazione trevigiana Heads Group e rappresenta il primo passo di un piano strategico articolato, volto a ridefinire l'identità corale del borgo in modo integrato e distintivo. Un progetto che comprenderà, nei prossimi mesi, anche un rinnovato storytelling del territorio e dei suoi itinerari, e la sua promozione attraverso la creazione di un nuovo sito web nonché l'ottimizzazione dei canali social.
Da vedere c’è anche la Strada dei Cento Giorni, opera di ingegneria austriaca costruita per fini bellici. Tracciata su un percorso romano, conserva una torre di vedetta di epoca bizantina; nel passato è stata utilizzata da viandanti e mercanti diretti nel bellunese, dai pastori per la transumanza, dai pellegrini. In cima al passo di San Boldo che porta nel bellunese, nella Val Morel dello scrittore Dino Buzzati, si trova il museo che documenta le fasi di realizzazione del progetto. A San Boldo sono stati realizzati anche un orto botanico di erbe officinali e un’area di sosta. Nella valle di San Daniele si trova il Bosco delle Penne Mozze, che commemora i caduti alpini trevigiani in tutte le guerre. Vi sono altri due percorsi interessanti: quello delle Vie d’Acqua, che segue il corso del Rujo e comprende anche la piacevole passeggiata lungo la via dei Mulini; e quello che va alla ricerca della religiosità popolare nella vallata, che trova espressione nei numerosi capitelli votivi sparsi nel territorio. Per finire, imperdibile una visita al paese vicino di Follina per ammirare il gioiello architettonico dell’abbazia di Santa Maria, di fondazione benedettina; nel XII secolo ai Benedettini subentrarono i Cistercensi, che riadattarono il monastero al particolare stile costruttivo del loro ordine.
L'iniziativa si inserisce nell'ambito del piano strategico finanziato nel contesto del "Pnrr - Next Generation Eu, Missione 1 Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 - Cultura 4.0 (M1C3) Misura 2 "Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale", Investimento 2.1 - "Attrattività dei borghi storici", un insieme di azioni e interventi finalizzati a promuovere la rigenerazione, la valorizzazione e la gestione del patrimonio di storia, cultura e tradizioni artigiane dei piccoli borghi italiani.