AMBIENTE | Dal Parco Nazionale Alta Murgia un progetto per monitorare, tutelare e valorizzare le zone umide
E’ anche un viaggio per scoprire questi preziosi ecosistemi, custodi di una ricca diversità biologica tra specie vegetali e animali. L’opportunità è il progetto per monitorare, tutelare e valorizzare le zone umide del Parco Nazionale Alta Murgia, presenti all'interno della Zona Speciale di Conservazione (Zsc) "Murgia Alta".
(TurismoItaliaNews) Nel Parco dell'Alta Murgia, come in gran parte della Puglia, le scarse acque piovane tendono ad accumularsi nel sottosuolo, dando forma ai tipici fenomeni carsici che caratterizzano il nostro territorio, arido e pietroso. Gli ambienti acquatici sono presenti come piccole raccolte in depressioni naturali e dal fondo impermeabile, spesso annesse a pozzi, cisterne e muri a secco che testimoniano l'ingegno dell'uomo per preservare nel tempo le risorse idriche. La presenza dell'acqua negli stagni è legata alle condizioni climatiche e risente dei periodi di minore piovosità. Esempi sono gli stagni temporanei di Masseria Ciminiero (Andria), Dolina Santiquando (Cassano delle Murge) e delle Miniere di Bauxite (Spinazzola). In quest'ultimo sito, in particolare, i recenti interventi di riqualificazione hanno permesso il recupero degli habitat e delle specie faunistiche. Un'altra tipologia di ambienti umidi nell'Alta Murgia è rappresentata da opere idrauliche come il canale di bonifica "Le Matine" (Santeramo in Colle), realizzate in tempi più recenti per esigenze agricole di approvvigionamento idrico.
Il progetto del Parco dell'Alta Murgia punta a monitorare, custodire e valorizzare questi preziosi ecosistemi che svolgono un fondamentale ruolo nella tutela di habitat e specie, accogliendo e garantendo la conservazione di una ricca biodiversità tra invertebrati, anfibi, rettili e uccelli. I siti monitorati nell'ambito del progetto sono zone umide del Parco di grande pregio naturalistico, presenti nella Zona Speciale di Conservazione "Murgia Alta". Luoghi estremamente suggestivi come il Laghetto di San Giuseppe, lo Stagno Taverna Nuova, la Dolina Santiquando, l'Invaso di Fra' Giacomo e la Piscina antica San Magno.
Quattro pubblicazioni realizzate (disponibili nella sede del Parco) illustrano le attività progettuali, le zone umide, le reti ecologiche, gli anfibi e le libellule, per divulgare gli habitat e le specie oggetto di salvaguardia e sensibilizzare i cittadini sull'importanza della loro tutela. Gli ambienti acquatici nell'Alta Murgia, essendo un altopiano calcareo roccioso, sono presenti come piccole raccolte d'acqua in depressioni naturali, spesso legate a opere antropiche come pozzi e cisterne o circondate da muretti a secco: antiche testimonianze di come l'uomo in passato cercasse di conservare nel tempo le risorse idriche naturali.