PALESTINA | Il monastero di Sant’Ilarione / Tell Umm Amer nella Lista del Patrimonio mondiale Unesco in pericolo

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Il Comitato del Patrimonio Mondiale dell'Unesco, riunitosi a New Delhi, in India, ha deciso di iscrivere il Monastero di Sant'Ilarione / Tell Umm Amer in Palestina contemporaneamente nella Lista del Patrimonio Mondiale e nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo. Questa decisione riconosce sia il valore del sito sia la necessità di proteggerlo dal pericolo.

 

(TurismoItaliaNews) Il monastero di Sant'Ilarione / Tell Umm Amer, uno dei siti più antichi del Medio Oriente, nel sud di Gaza, fu fondato da Sant'Ilarione e ospitò la prima comunità monastica in Terra Santa. Situato all'incrocio delle principali rotte commerciali e di scambio tra Asia e Africa, fu un centro di scambi religiosi, culturali ed economici, a dimostrazione della prosperità dei siti monastici del deserto nel periodo bizantino.

Alla luce delle minacce a questo straordinario sito che arrivano dal conflitto in corso nella Striscia di Gaza, il Comitato del Patrimonio Mondiale ha utilizzato la procedura di iscrizione di emergenza prevista dalla Convenzione Unesco. I 195 Stati Parte si impegnano ad evitare di adottare misure deliberate che possano causare danni diretti o indiretti a questo sito, che è ora iscritto nella World Heritage List, e ad assistere nella sua protezione. L'inclusione nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo apre automaticamente le porte a meccanismi di assistenza tecnica e finanziaria internazionale potenziati per garantire la protezione della proprietà e, se necessario, per contribuire a facilitarne la riabilitazione.

Ora il nuovo status consentirà di accedere a ulteriore assistenza finanziaria da parte dell'Unesco. Il monastero, situato nel sud di Gaza, fu fondato nel terzo secolo ma, secondo l'Unesco, è in rovina da quando fu distrutto nel 614. Il sito contiene le rovine di due chiese, un luogo di sepoltura, una sala battesimale, un cimitero pubblico, una sala delle udienze e sale da pranzo. L'organizzazione definisce il luogo come "una testimonianza eccezionale e unica del cristianesimo a Gaza" e sottolinea che è diventato "un centro di religione cosmopolita" su un'importante rotta commerciale. Altri siti Patrimonio dell'Umanità in Palestina includono la Basilica della Natività e il Cammino di Pellegrinaggio a Betlemme, l'antica città di Gerico, l'antica cittù di Hebron e il paesaggio culturale del sud di Gerusalemme, che comprende coltivazioni di ulivi e vigneti sulla collina di Battir.

Nel dicembre 2023, alla sua 18.a sessione, il Comitato intergovernativo per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato aveva già deciso di concedere una "protezione rafforzata provvisoria" al monastero ai sensi della Convenzione dell'Aia del 1954 e del suo Secondo Protocollo.

 

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