Arrivano i finanziamenti per sostenere la promozione all’estero di marchi collettivi e di certificazione volontari italiani

Arrivano le agevolazioni dirette a sostenere la promozione all’estero di marchi collettivi e di certificazione volontari italiani. Nel Gazzetta Ufficiale del 12 marzo è stato pubblicato il decreto del ministero dello Sviluppo economico che detta le linee per l’ammissione all’agevolazione: l'importo massimo fruibile da ciascun soggetto beneficiario è pari al 70% delle spese sostenute e non può superare in ogni caso 70.000 euro per anno. Ecco le modalità.
(TurismoItaliaNews) Sono ammissibili all’agevolazione le iniziative finalizzate alla promozione all’estero di marchi collettivi e di certificazione volontari italiani: partecipazione a fiere e saloni internazionali; eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali; incontri bilaterali con associazioni estere; seminari in Italia con operatori esteri e all'estero; azioni di comunicazione sul mercato estero, anche attraverso Gdo e canali on-line. La domanda volta ad ottenere l'agevolazione può essere presentata se il soggetto beneficiario, successivamente alla data di pubblicazione del decreto, abbia depositato una domanda di registrazione di marchio collettivo o di certificazione oppure una domanda di conversione del marchio collettivo precedentemente registrato. L'erogazione dell'agevolazione è subordinata all'accoglimento della domanda di registrazione o di conversione.
Sono ammissibili queste tipologie di spesa:
-quote di partecipazione, affitto e allestimento di stand presso fiere e saloni internazionali in Italia e all'estero. L'associazione che partecipa alla manifestazione fieristica con più di uno stand deve dichiararlo e spiegarne le motivazioni; in tal caso nei singoli stand, oltre ad essere chiaramente visibile il logo dell'associazione, deve essere indicata l'ubicazione degli stand delle altre imprese associate e garantita un’adeguata informativa che dia conto della partecipazione collettiva delle imprese sotto l'egida dell'associazione;
-affitto e allestimento di spazi espositivi temporanei;
-interpretariato, traduzione, noleggio di attrezzature e strumentazioni;
-brochure, cataloghi, materiale informativo, spot televisivi/radiofonici, pubblicità su siti web o su riviste internazionali inerenti il marchio;
-spese per azioni dimostrative delle produzioni delle associazioni, realizzate in occasione delle iniziative previste nel progetto;
-affitto sale per attività di formazione, incontri bilaterali e/o seminari.
Il testo integrale del decreto ministeriale del 15 gennaio 2020