“Ricrea l'arte in casa”: la sfida del Getty Museum di Los Angeles scatena la creatività dei confinati in casa per il Covid-19
Giuseppe Botti, Roma
Forse non c'era mai stata tanta voglia di cultura come in questo momento. O forse c'è sempre stata, ma l'abbiamo data per scontata, nel senso che non c'era nessun limite a volerne o poterne fruire. Del resto, basti vedere il successo di #domenicalmuseo ad ogni sua edizione. Fatto sta che l'emergenza Coronavirus e la necessaria chiusura dei musei e dei luoghi d'arte, ha trasferito sul web il patrimonio artistico mondiale e reso virtuali le visite. Non solo: si è pure scatenata la creatività dei confinati in casa come dimostra lo straordinario successo della challenge "Ricrea l'arte in casa" lanciata Getty Museum di Los Angeles.
(TurismoItaliaNews) La sfida è semplice: ricreare un'opera d'arte utilizzando quello che c'è a portata di mano e soprattutto tanta, tanta fantasia nella scelta dei materiali: dalla stoffa alla pizza. Basta dare un'occhiata alla pagina Twitter del Getty Museum per comprendere quanto impegno e quanta ironia sia stati profusi nel rispondere alla challenge. Così dalla “Madonna con Bambino” del pittore anonimo italiano detto il Maestro della Santa Cecilia, all’“Urlo” di Munch (che diventa un toast con la marmellata) i migliori e i più simpatici sono stati condivisi sui social. In buona sostanza ognuno è chiamato a travestirsi da opera d'arte, come la famiglia che ha optato per la “Nascita di Venere” di Sandro Botticelli, conservata agli Uffizi di Firenze. E poi Van Gogh, “La Ragazza col turbante” (Ragazza con l'orecchino di perla) di Jan Vermeer, il “Ritratto di giovane donna” di Jean-Etienne Liotard, “Il bacio” di Gustav Klimt, il “Ritratto di Sir Francis Buller” di Mather Brown.
C'è davvero di tutto, di più.