Spagna: “Turismo in tutta sicurezza, i protocolli Covid-19 garantiscono i visitatori seguendo le regole di comportamento”

images/stories/varie_2020/Spagna_JorgeRubioNavarro01.jpg

Giovanni Bosi, Roma

Qual è la situazione in Spagna in queste settimane alla luce dell'emergenza sanitaria Covid-19? Si può fare turismo? Quali accorgimenti messi in atto nel Paese e quali comportamenti da seguire? Le istruzioni per gli italiani che desiderano andare. Un'informazione puntuale ed aggiornata: ne parliamo con Jorge Rubio Navarro, Consigliere di Turismo dell'Ambasciata di Spagna in Italia e direttore dell'Ufficio Spagnolo del turismo di Roma.

 

(TurismoItaliaNews) Consigliere Navarro, la Spagna è una destinazione amatissima dagli italiani: in questo momento qual è la situazione di cui bisogna tener conto se si vuole visitare il Paese?
E le destinazioni spagnole amano i turisti italiani e per questo motivo che l'intera catena produttiva del turismo in questo Paese ha ampiamente dimostrato la sua eccellenza. Alberghi, strutture ricettive in genere, sistemi di trasporti, circuiti del tempo libero, tutti senza eccezione hanno compiuto uno sforzo immane e riconosciuto per adattare la loro offerta alle condizioni attuali. Sapevamo che il virus non sarebbe totalmente scomparso con le misure straordinarie. Fino al raggiungimento di un vaccino, dobbiamo convivere con il Covid-19 con assoluta prudenza e responsabilità, il che non è incompatibile con il godimento delle vacanze in Spagna. Per visitare la Spagna bisogna soltanto seguire le regole di distanziamento sociale e l'utilizzo della mascherina dov'è obbligatorio, inoltre per chi arriva nel Paese in aereo o in nave è necessario richiedere un codice Qr per passare un semplice controllo, è molto semplice e si può scaricare dal sito www.spth.gob.es

Alicante (foto Alicante Turismo)

Malaga (foto Malaga Turismo)

-Sono individuabili zone in cui può essere sconsigliato il turismo in questo particolare momento di emergenza sanitaria ed altre dove invece si può andare senza alcuna preoccupazione?
In realtà e con i dati alla mano non è possibile indicare regioni a rischio e regioni non a rischio. Quello che dicono i dati è che al momento gli aumenti si concentrano principalmente in due Regioni autonome (Aragona e Catalogna) che accumulano il 60% dei casi totali. Nonostante ciò è necessario sottolineare che i focolai sono molto circoscritti e la stragrande maggioranza delle nostre destinazione di vacanza ha un tasso d'infezione più basso di quello stabilito come "rischio basso", ovvero il tasso d'infezione negli ultimi 14 giorni è inferiore a 20 persone per 100.000 abitanti. Inoltre nelle zone dove si sono riscontrati focolai gli enti locali e regionali hanno adottato misure rapide e rigorose di fronte a focolai localizzati.

-Gli italiani che desiderano entrare in Spagna devono seguire particolari procedure legate alla prevenzione del Covid-19?
Su questo punto la Spagna come potenza turistica ha lavorato molto, e siccome l'impegno principale è stato quello di offrire ai turisti che vengono da noi la massima garanzia di sicurezza le procedure legate alla prevenzione che le attività turistiche in Spagna devono adempiere, sono molto rigorose e sono state già pubblicate in 17 guide molto esaustive e complete. Per quanto riguarda gli italiani che verrano da noi dovranno adottare più o meno le stesse misure che già adoperiamo in Italia. Infatti il direttore dell'Oms ha sottolineato che “La Spagna e l'Italia hanno tenuto sotto controllo l'epidemia con una combinazione di leadership, umiltà, cooperazione da parte della società, attuando un piano globale”. L'uso della mascherina è obbligatorio sia nei trasporti che negli spazi aperti al pubblico su tutto il territorio nazionale tranne che nelle Isole Canarie. Indipendentemente dal suo uso obbligatorio, è una misura di protezione che è stata compresa dalla società spagnola, che ne fa un uso generale ed esemplare. Insieme a questa misura e al dovuto distanziamento sociale, l'uso di soluzioni idroalcoliche e altre misure di protezione è diventato molto diffuso.

Il Parque Nacional Picos de Europa (foto Fototeca Ceneam)

RIas Baixas (foto Turismo Rias Baixas)

-TourEspana e l'Ambasciata Spagnola in Italia in questi mesi si sono particolarmente mobilitate per il rilancio dell'immagine del Paese: qual è il riscontro e in che modo l'informazione puntuale e corretta può aiutare a capire qual è l'effettiva situazione sanitaria aldilà dei numeri che arrivano quotidianamente?
In questo senso credo che l'Italia e la Spagna devono percorrere una strada molto simile, e per questo una corretta interpretazione dei dati sono la chiave per elaborare informazione puntuale e corretta. E gli ultimi dati parlano chiaro: gli ospedali non soffrono di stress sanitario. In effetti, nell'ultima settimana ci sono state solo 12 ricoveri in terapia intensiva. Nella maggior parte dei casi, le infezioni si verificano in gruppi di età meno vulnerabili. La mortalità del virus nell'ultima settimana è di 6 persone morte negli ultimi 7 giorni. E la maggior parte delle destinazioni di vacanza non ha riportato decessi per coronavirus da più di una settimana. Inoltre è necessario sottolineare lo sforzo che le autorità stanno svolgendo per tracciare i casi sospetti che in un 90% dei casi vengono sottoposti a test diagnostico. Ciò conferma l'efficacia del tracciamento e dimostra che quando viene individuato un sospetto contagio, viene effettuata una rapida identificazione dei contatti. La percentuale di positivi rilevati dai test è di circa il 7% a livello nazionale, principalmente a causa di focolai in alcune comunità. In generale, questa variabile è inferiore al 4% nella stragrande maggioranza delle province spagnole.

Jorge Rubio Navarro, Consigliere di Turismo dell'Ambasciata di Spagna in Italia e direttore dell'Ufficio Spagnolo del turismo di Roma-Consigliere Navarro, ritiene che possa esserci un'eccessiva "paura" da parte dei potenziali turisti tali da indurli verso altre destinazioni?
Capisco che ogni turista è un individuo e pertanto può esprimere le proprie paure al riguardo essendo libero di decidere dove viaggiare. Quello che dalla Spagna posso garantire è che l'industria turistica spagnola è molto preparata ad accogliere il turismo in condizioni di sicurezza. Il settore ha compiuto notevoli sforzi di adattamento ed è riuscito a mettere in atto misure efficaci. Non c'è improvvisazione da parte delle amministrazioni o del settore privato nell'accogliere i turisti che sono attesi nella stagione estiva. Il turismo e il suo macchinario produttivo sono pronti ad offrire servizi con le massime garanzie di sicurezza e protezione. Una buona prova di ciò è che la maggior parte dei focolai che stanno diventando noti sono collegati a riunioni di familiari e di amici in luoghi privati dove le misure di protezione sono allentate; ambienti lavorativi e nei luoghi della movida. In quest'ultimo caso, anche le Comunità autonome hanno reagito per evitare comportamenti rischiosi. L'Aragona, le Isole Baleari, la Catalogna e Murcia hanno chiuso le discoteche in alcune aree mentre altre Comunità hanno limitato gli orari di apertura di bar. Il tutto per favorire che con le dovute misure si possa godere in Spagna di una vacanza al mare, in natura o in città, quasi con totale normalità i flussi turistici internazionali in conformità con queste misure di sicurezza e protezione, proponendo tutte le misure aggiuntive necessarie.

Madrid, l'Aeroporto Barajas

Giovanni Bosi, giornalista, ha effettuato reportages da numerosi Paesi del mondo. Da Libia e Siria, a Cina e India, dai diversi Paesi del Sud America agli Stati Uniti, fino alle diverse nazioni europee e all’Africa nelle sue mille sfaccettature. Ama particolarmente il tema dell’archeologia e dei beni culturali. Dai suoi articoli emerge una lettura appassionata dei luoghi che visita, di cui racconta le esperienze lì vissute. Come testimone che non si limita a guardare e riferire: i moti del cuore sono sempre in prima linea. E’ autore di libri e pubblicazioni.
mail: direttore@turismoitalianews – twitter: @giornalista3

 

Chi siamo

TurismoItaliaNews, il web magazine che vi racconta il mondo.

Nasce nel 2010 con l'obiettivo di fornire un'informazione efficace, seria ed obiettiva su tutto ciò che ruota intorno al turismo...

Leggi tutto

Questo sito utilizza cookie, di prima e di terza parte, per inviarti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. Leggi la Cookie Privacy...