Covid: basterà Green Pass per arrivi da Ue, nuovi corridoi per Cuba, Singapore, Turchia, Phuket, Oman e Polinesia francese
Dal 1° febbraio 2022 per i viaggiatori provenienti dai Paesi dell’Unione Europea sarà sufficiente il "green pass" senza obbligo di tampone. E’ quanto dispone la nuova ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza relativa alle misure per gli arrivi dall’estero. Nella stessa ordinanza vengono inoltre prorogate ed estese le misure relative ai cosiddetti “corridoi turistici Covid-free” che riguarderanno ulteriori destinazioni: Cuba, Singapore, Turchia, Thailandia (limitatamente all’isola di Phuket), Oman e Polinesia francese. Quelli già previsti sono per Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, Egitto (limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam).
(TurismoItaliaNews) La sperimentazione dei “Corridoi turistici Covid-free” come definita dall’ordinanza ministeriale dello scorso 28 settembre è prorogata fino al 30 giugno 2022 ed è operativa anche verso Cuba, Singapore, Turchia, Thailandia (limitatamente all’isola di Phuket), Oman e Polinesia francese, nel rispetto degli obblighi e delle misure di sicurezza previste. E dunque dal 1° febbraio 2022 quanti sono autorizzati allo spostamento verso le mete oggetto di sperimentazione dei “Corridoi turistici Covid-free, devono presentare al vettore all’atto dell’imbarco l’attestazione rilasciata dall’operatore turistico, denominata “travel pass corridoi turistici”, contenente le informazioni relative agli spostamenti, alla permanenza presso le strutture e alla polizza Covid. Il test molecolare o antigenico può essere effettuato, altresì, entro le ventiquattro ore successive al rientro nel territorio nazionale, con obbligo di isolamento fiduciario fino all’esito dello stesso. Nell’ambito della sperimentazione dei “corridoi turistici Covid-free”, gli operatori turistici comunicano al Ministero della salute, almeno cinque giorni prima del loro ingresso, la lista dei passeggeri che fanno rientro sul territorio nazionale, nonché dei singoli Paesi di provenienza e degli aeroporti di arrivo.
Ricapitolando: il viaggiatore dotato di certificato vaccinale o di guarigione, in partenza dal territorio nazionale per un soggiorno all'estero nell'ambito di un corridoio turistico Covid-free, deve sottoporsi a un test molecolare o antigenico condotto con tampone e risultato negativo, nelle quarantotto ore precedenti la partenza; se la permanenza all’estero supera i sette giorni, sottoporsi a ulteriore test molecolare o antigenico in loco; prima di rientrare in Italia, nelle quarantotto ore precedenti l’imbarco, è necessario sottoporsi a un test molecolare o antigenico, condotto con tampone e risultato negativo; all’arrivo in aeroporto in Italia, è necessario sottoporsi a ulteriore test molecolare o antigenico, con risultato negativo. Se tutti i passaggi su elencati sono rispettati, i viaggiatori sono esentati dal rispetto degli obblighi di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario.
L’altra importante novità è che a decorrere dal 1° febbraio 2022 per i viaggiatori provenienti dai Paesi dell'Unione Europea sarà sufficiente il green pass. Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha espresso apprezzamento per la decisione del collega Roberto Speranza di firmare una nuova ordinanza che, da febbraio, consente ai viaggiatori provenienti dai Paesi dell'Unione l'ingresso in Italia con il solo Green pass. "Ma è importante - ha sottolineato Garavaglia - l'apertura di nuovi corridoi turistici con Cuba, Singapore, Turchia, Thailandia (sebbene limitata all'isola di Phuket), Oman e Polinesia francese. Si possono così ricreare parzialmente - ha concluso il ministro - le condizioni di mercato indispensabili per attutire la crisi del settore".
"La proroga e l'allargamento dei corridoi turistici ad altre destinazioni, grazie all'impegno del ministro Garavaglia, è un primo passo verso un progressivo e necessario ritorno alla normalità – ha commentato Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio - noi naturalmente auspichiamo - continua Gattinoni - che il prima possibile la regolamentazione dei viaggi internazionali agevoli maggiori aperture. D'altronde l'andamento pandemico e il livello di vaccinazioni raggiunto permettono, a nostro avviso, di muoversi fuori dall'area Ue/Schengen con più libertà, pur mantenendo tutti i presidi di sicurezza ancora necessari in questa fase. D'altra parte, serve un cambio radicale di approccio e su questo terreno il governo italiano dovrebbe adeguarsi alla raccomandazione del Consiglio europeo secondo cui va abbandonata una regolamentazione basata sulle mappe regionali colorate in ragione dei livelli di contagio, eccettuate le aree rosso scuro, e bisogna invece passare a misure calibrate sullo status del singolo viaggiatore".
"Il ministro Speranza dovrebbe inoltre ascoltare la Ue che raccomanda agli stati membri uniformità sulla validità del green pass a nove mesi, mentre la nostra normativa, che dal primo febbraio prevede una durata limitata a sei mesi per chi non ha ancora il booster, sta causando migliaia di cancellazioni di viaggi e presenze in Italia e sta creando ulteriori danni al comparto del Turismo organizzato", chiosa Gattinoni.