Viaggio a Djerba sulle tracce di Ulisse tra tradizioni, cultura e spiagge di sabbia bianca
In Tunisia tra il sole di Djerba e il fascino del deserto. L’Oasi di Gabès e il villaggio di Matmata per una giornata nel deserto del Sahara tra piantagioni di datteri e set “stellari”. Ce n’è abbastanza per scegliere una vacanza a pochissime ore di distanza dall’Italia, appena al di là del Mediterraneo, in una vera e propria “oasi di pace” baciata dal sole.
(TurismoItaliaNews) Djerba, la porta d’accesso al sud tunisino e al fascino senza tempo del Sahara. Forse non tutti sanno che Djerba, oltre ad essere tra le destinazioni mare più amate dagli italiani durante l’estate, è una meta perfetta anche per la stagione invernale. A poche ore di volo dall’Italia via Tunisi, Djerba “la dolce” è apprezzata per il suo clima mite tutto l’anno e piacevole soprattutto in questa stagione. Una volta giunti sull’isola ci si rende subito conto di quanto sia vero uno dei tanti soprannomi dell’Isola, “oasi di pace”.
L’isola si caratterizza per i colori armoniosi dai toni pastello e per l’atmosfera rilassata e tollerante: oltre alla moschea, Djerba ospita infatti una chiesa e una sinagoga a dimostrazione della tranquillità che da sempre contraddistingue quest’isola. Passando per Houmt Souk, il capoluogo di Djerba, si può fare una sosta al mercato del pesce ed assistere alla tradizionale asta. Il vicino souk, allestito ogni giovedì all’interno della medina, è invece perfetto per un viaggio sensoriale tra i colori e i profumi della Tunisia: spezie, tessuti, argenti sono solo alcuni dei prodotti artigianali tipici dell’isola che possono essere acquistati in queste vivaci bancarelle.
Djerba è famosa anche per le sue ceramiche: a Guellala è possibile visitare un atelier di ceramica artigianale e vedere come viene lavorata la terracotta per la realizzazione di vasi e altri oggetti che possono essere lasciati al naturale oppure smaltati e decorati con motivi tradizionali. A Guellala è presente anche il Musee du Patrimoine: una sosta irrinunciabile che consente di scoprire le antiche tradizioni, gli usi e costumi dell’isola come ad esempio il cerimoniale legato al matrimonio, che per gli abitanti di Djerba rappresenta un momento di condivisione importante, al quale molto spesso prendono parte abitanti di interi paesi.

Chi desidera conoscere le arti e la cultura di Djerba può scegliere di trascorrere un pomeriggio nel parco Djerba Explore. Oltre all’interessante museo Lalla Hadria, che raccoglie oltre mille anni di arte e storia, il parco consente di fare un salto indietro nel tempo visitando Menzel tradizionali e scoprendo antichi mestieri come ad esempio il tessitore di tappeti o l’artigiano che lavora il vimini.
Djerba è anche la porta d’accesso al sud tunisino e al leggendario deserto del Sahara. Via traghetto oppure attraversando l’antico ponte romano di El Kantara si arriva sulla terraferma e si raggiunge Gabès, oasi marittima che si estende per circa 3.000 ettari di superficie. Conosciuta anche come la “porta del sud”, Gabès vanta una ricca coltivazione di palme da dattero (oltre 300.000), melograno e piante di henné. Da qui, con un percorso di circa 30 km, è possibile raggiungere Matmata, villaggio troglodita dal fascino “lunare”. Non a caso questa zona è stata scelta come set della saga di Guerre Stellari, e da allora è rimasta meta prescelta da tanti turisti. Arroccato a circa 600 metri di altitudine, il villaggio di Matmata si contraddistingue per le abitazioni scavate nel terreno per una ragione isotermica.
Sulla via del ritorno, tappa a Medenine, cittadina famosa per i suoi ksour, villaggi fortificati composti da abitazioni scavate nella pietra e ghorfas, una tipologia particolare di granai a forma cilindrica.
Una proposta per il mare Djerba con la qualità italiana
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