Costa Azzurra: a Beaulieu-sur-Mer viaggio indietro nel tempo con Villa Kérylos, la villa dell’antica Grecia è il sogno di un mecenate

Giovanni Bosi, Beaulieu-sur-Mer / Francia
Una stargate per piombare 2.200 anni indietro nel tempo. Un viaggio nei millenni e nella storia, ma anche nella bellezza, nell’arte e nella cultura. A Beaulieu-sur-Mer, sulla Costa Azzurra a due passi da Nizza, c’è ben più di un’invenzione architettonica: c’è un sogno che si è tradotto in realtà. In 3D diremmo oggi. E’ proprio così: Villa Kérylos, perfetta riproduzione di una villa dell’antica Grecia, è il dono di un mecenate illuminato ed ellenista appassionato vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento. Ed è unica al mondo. Siamo andati a vederla.
(TurismoItaliaNews) Per noi italiani abituati a vivere a stretto contatto con vestigia autentiche del passato ellenistico nella nostra Magna Grecia, ma anche estimatori delle bellezze in terra greca, questa stupefacente Villa di Beaulieu-sur-Mer appare quasi come un inevitabile compendio. Perché a ben guardare, abituati a visitare siti archeologici e a rimanere estasiati davanti a ricostruzioni virtuali in 3D, la creazione di Theodore Reinach, archeologo e facoltoso intellettuale di origine tedesca, è la sintesi di tanti canoni di bellezza. Un’intuizione culturale, e non certo una copia fine a se stessa. Ecco perché la visita a Villa Kérylos si rivela un viaggio indietro nel tempo.
Una vera dimora patrizia dell’antica Grecia in terra francese, ispirata dalle case del II secolo a.C. dell’isola di Delos in Grecia. Un capriccio? Forse. Ma di certo uno spettacolare edificio costruito davanti ad un panorama mozzafiato come il Mediterraneo della Costa Azzurra.
E del resto Beaulieu-sur-Mer è una destinazione amatissima: la cittadina ha saputo conservare il suo patrimonio architettonico unico, testimonial di personaggi famosi e teste coronate che vi hanno soggiornato nel periodo della Belle Epoque. Le sue spiagge circondate da una grande varietà di essenze esotiche attestano la dolcezza del suo clima. Un’alta classe che con i suoi negozi di lusso, il suo Casinò, i suoi hotel e la sua gastronomia di qualità seducono una clientela internazionale.
E’ in questo contesto che, tra il 1902 e il 1908, nasce Villa Kérylos, complice la progettualità dell’architetto Elisée Emmanuel Pontremoli (1865–1956), molto attivo in Italia e Grecia, che riesce a trasformare in pratica la teoria di Theodore Reinach. Il risultato è sorprendente: a partire dalla spettacolare location e proseguendo con gli ambienti della casa, raffinatissimi e frutto di uno studio approfondito, persino iconografico. Nulla è improvvisato: dal mobilio alle suppellettili, dalla rubinetteria alle stoffe. L’approccio è con il thyroreion, il vestibolo d’ingresso: i suoi affreschi simboleggiano la pace a la guerra; sul pavimento, un mosaico rappresenta un gallo, una gallina e dei pulcini, simboli della famiglia. La scritta di benvenuto in greco, Xaipe, significa “Rallegrati”, mentre sul fondo vigila una grande statua del poeta ateniese Solone. Lo sguardo indugia sui dettagli e la sensazione è quella di trovarsi in un’autentica casa dell’antica Grecia. Non c’è nulla di eccentrico o tantomeno di kitsch, di pacchiano, di falso. C’è il sogno di un uomo di piombare nel passato che tanto amava. Perché attenzione: qui è tutto funzionale per una vita effettiva nelle stanze.
Il peristilio, ovvero il cortile centrale, è uno dei fondamenti essenziali di una residenza del periodo ellenistico: è circondato da dodici colonne in marmo di Carrara e sei affreschi ne ornano le pareti: la disputa della lira tra Apollo ed Ermes, la morte di Talos, il ritorno di Apollo al Santuario di Delfi, il ritorno di Efesto nell’Olimpo, Pelope e Ippodamia e i preparativi del sacrificio del toro. Il balaneion è la stanza dedicata alle ninfe Naiadi e rappresenta le terme, ricordando l’importanza rituale e sociale del bagno nell’antichità. L'andron, o stanza degli uomini, ha le pareti rivestite con marmi italiani; un mosaico rappresenta Teseo che sconfigge il Minotauro; il cratere ricoperto d’argento che si trova sul tavolo è la riproduzione di un vaso del I secolo a.C.; all’estremità della stanza, un altare domestico in marmo di Carrara serviva per le offerte.
E poi la biblioteca, arredata con armadi in rovere che racchiudono libri d’arte e di archeologia insieme a una collezione di oggetti; l’oikos, un salone dedicato alle arti; al primo piano l’ornithès era la camera da letto della moglie di Reinach, con il nome (che significa “gli uccelli”) che rimanda ai motivi del pavone e del cigno attributi di Era rappresentati sugli affreschi; l’ampelos, “la vigna”, stanza da bagno della signora con un affresco murale con scene di vendemmia e un Eros che cavalca animali mitici. Erotes era la camera di Theodore Reinach, dedicata a Eros; nikai è la stanza da bagno con la vasca da bagno alimentata da rubinetti a collo di cigno e testa di delfino in bronzo argentato. Insomma tutto è pensato così come gli architetti del passato pensavano, pur senza rinunciare al comfort moderno. Il giardino che circonda la villa è caratterizzato da essenze mediterranee e alberi da frutto, mentre la galleria degli Antichi, al livello del mare, presenta un insieme di calchi delle più belle statue greco-romano.
Pensate che questa casa, così com’è, è stata abitata per le vacanze da figli e nipoti di Reinach fino al 1966, anno in cui è stata classificata monumento storico. Alla sua morte, l’archeologo aveva infatti disposto il lascito in eredità all’Institut de France. Oggi è gestito dal Centre des Monuments Nationaux (Cmn) di Francia, la cui mission è conservare, restaurare e mantenere i monumenti e le collezioni posti sotto la propria responsabilità svolgendo, sotto il controllo scientifico e tecnico dei servizi del ministero della Cultura e delle Comunicazioni, le operazioni volte a prevenirne il deterioramento e ad allungarne la vita. Un patrimonio immenso: un centinaio di monumenti nazionali appartenenti allo Stato in tutta la Francia: dall’abbazia di Mont-Saint-Michel ai castelli di Angers e Azay-le-Rideau, dal castello e i bastioni di Carcassonne all’Arco di Trionfo e la Sainte-Chapelle, solo per citarne alcuni.
E dunque quando sarete a Beaulieu-sur-Mer non perdetevi la visita alla Villa Kérylos. Sarà amore a prima vista. Anche per capire quel personaggio che era Theodore Reinach. Considerate che per questa cittadina della Costa Azzurra è un fiore all’occhiello…
Dove
Impasse Gustave Eiffel - Beaulieu-sur-Mer
Per saperne di più
www.france.fr
explorenicecotedazur.com/it
monuments-nationaux.fr
Giovanni Bosi, giornalista, ha effettuato reportages da numerosi Paesi del mondo. Da Libia e Siria, a Cina e India, dai diversi Paesi del Sud America agli Stati Uniti, fino alle diverse nazioni europee e all’Africa nelle sue mille sfaccettature. Ama particolarmente il tema dell’archeologia e dei beni culturali. Dai suoi articoli emerge una lettura appassionata dei luoghi che visita, di cui racconta le esperienze lì vissute. Come testimone che non si limita a guardare e riferire: i moti del cuore sono sempre in prima linea. E’ autore di libri e pubblicazioni.
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