Tunisia pronta per una ripresa del turismo all’insegna della sicurezza: “Esperienze meravigliose da vivere qui” dice il ministro Mohamed Moez Belhassine

Giovanni Bosi, Milano
La Tunisia è pronta per una ripresa del turismo all’insegna della sicurezza sanitaria e della tradizionale accoglienza del Paese. Lo ha sottolineato il ministro del Turismo e dell’Artigianato Mohamed Moez Belhassine a Milano in occasione della Bit 2022. Con obiettivi che la dicono lunga: raggiungere entro quest’anno il 50-60 per cento della performance 2019, vale a dire prima della pandemia. Quando a visitare il Paese mediterraneo sono stati 9,5 milioni di turisti.
(TurismoItaliaNews) Il ministro è soddisfatto del lavoro svolto in questi mesi durissimi dal governo di Tunisi. In attesa del ritorno alla normalità, nel Paese non si è rimasti con le mani in mano e pensando già al domani, ovvero al ritorno dei turisti, - con particolare riferimento a quelli italiani, da sempre core business dell’attrattività tunisina - si è lavorato molto sull’aggiornamento professionale degli operatori del comparto, dalle guide agli agenti di viaggio. Oltre che per portare la Tunisia fuori dall’incubo Covid, tanto che oggi nel Paese la situazione è tranquilla e sotto controllo, con un tasso di positività molto basso.
“Già nel secondo semestre 2021 – spiega il ministro del Turismo e dell’Artigianato Mohamed Moez Belhassine, accolto a Milano dal direttore dell’Ente Nazionale Tunisino per il Turismo, Souheil Chaabani – grazie alla strategia messa in campo per adattarsi alla situazione e rilanciare l’incoming, abbiamo registrato un più 21 per cento del flusso turistico, con +12 per cento per l’indotto e +36 per cento di notti in hotel, e dunque le aspettive per il 2022 sono decisamente positive”. Il piano per la sanità e la sicurezza è stato in primo piano, un protocollo sanitario rigoroso ha coinvolto tutta la sfera turistica, con l’obbligo del vaccino per gli addetti, tanto che oggi ben il 100% ha completato il ciclo vaccinale, booster compreso.
Non poteva essere diversamente. “Il Covid ha impattato a qualsiasi livello dell’apparato turistico tunisino – sottolinea il ministro – un settore chiave per l’economia del nostro Paese, dove rappresenta il 14 per cento del Pil e con il 12% della popolazione attiva che vi lavora. Basti pensare che nel 2020 le entrate sono crollate del 70 per cento rispetto all’anno anno precedente”.
Il trend comunque volge al bello. Dal 23 marzo sono tornate le crociere e per il 28 aprile è attesa una nave Msc. “In Tunisia abbiamo ben trentamila siti culturali da proporre – aggiunge il direttore Souheil Chaabani – e stiamo lavorando per l’attivazione di un volo da Milano al sud del Paese, dove vi sono luoghi splendidi da visitare”. In realtà va detto che da anni la Tunisia è impegnata a differenziare il proprio prodotto Turismo, con il fine di destagionalizzare gli arrivi. Non solo mare dunque, ma anche benessere, escursioni nel deserto, sport come il golf, un circuito culinario per scoprire la ricchezza gastronomica del Paese, i tanti musei (in attesa della riapertura dello spettacolare Bardo, ricco di mosaici tra i più belli dell’intera area mediterranea), persino l’enoturismo.
“Vi aspettiamo a braccia aperta – chiosa il ministro Mohamed Moez Belhassine – l’Italia è tra i nostri interlocutori migliori, ad appena un’ora di volo si possono scoprire luoghi in cui vivere una vacanza bellissima e soprattutto di tornarvi più volte, in qualsiasi momento dell’anno”.
Per saperne di più
Ente Nazionale Tunisino per il Turismo
Via Pantano, 11 - 20122 Milano
tel. 02 - 86453044
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