Frontone, borgo ideale per il turismo “mordi & fuggi”: mangia la Crescia De.Co. e lasciati andare nel Castello, su piste innovate o sentieri spettacolari [VIDEO]

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Giovanni Bosi, Frontone / Marche

Il Castello svetta a chilometri di distanza ed è l'alfiere di questo territorio orgoglioso dove la storia si è costruita sul territorio, ma anche a tavola (neanche a dirlo). Con la cornice del Monte Catria, vetta dell'Appennino umbro-marchigiano con i suoi 1.701 metri, e baricentro di altrettanto straordinari centri come Cagli, Luceoli, Gubbio, Sentino e Suasa, il borgo di Frontone è l'espressione più vera del turismo “mordi & fuggi”. Ma nel vero senso della parola: si arriva per mangiare la Crescia De.Co. e si finisce per perdersi nei meandri del Castello della Porta, sulle innevate piste da sci o lungo sentieri per un trekking tra scenari incontaminati. Ogni stagione è buona per venire qui.

 

(TurismoItaliaNews) Dici Frontone e dici Crescia. Il binomio è inscindibile e qui i suoi abitanti ne sono orgogliosi. Anzi, si aspettano proprio che la mangi insieme ad altre mille eccellenze. Ma sarebbe riduttivo parlare di questo borgo delle Alte Marche, in provincia di Pesaro Urbino, soltanto per una buonissima tradizione a tavola. A ben guardare c'è molto, molto di più.

Frontone, borgo ideale per il turismo “mordi & fuggi”: mangia la Crescia De.Co. e lasciati andare nel Castello, sulle piste innovate o lungo sentieri spettacolari

Frontone, borgo ideale per il turismo “mordi & fuggi”: mangia la Crescia De.Co. e lasciati andare nel Castello, sulle piste innovate o lungo sentieri spettacolari

Frontone, borgo ideale per il turismo “mordi & fuggi”: mangia la Crescia De.Co. e lasciati andare nel Castello, sulle piste innovate o lungo sentieri spettacolari

“L'aspetto culinario in primis – sorride il giovane sindaco Daniele Tagnani – ma c'è anche l'aspetto sportivo, quello paesaggistico, quello culturale. Qui da noi c'è tanto da fare e da vedere, in inverno come in estate. Puntiamo ad un turismo tutto l'anno..”. Ad esempio con l'offerta di 12 km di piste da sci e la funivia del Monte Catria: la stazione di valle è a Grotticiole di Caprile mentre la stazione di monte arriva al Rifugio Cotaline sul Monte Acuto, a quota 1.468 metri, consentendo il collegamento a diverse piste. Nella bella stagione Frontone è il luogo ideale per “una vacanza a stretto contatto una natura rigogliosa e incontaminata, conservata dalla sapiente opera degli uomini che hanno abitato e abitano questi luoghi” chiosa il primo cittadino.

In primavera, attraverso i numerosi sentieri e le mulattiere, è possibile raggiungere le vette del Catria e dell’Acuto, riscoprendo le nascoste preziosità del sottobosco (funghi, fragole, more, tartufi), le infinite sorprese di una natura che si risveglia, le veloci fughe dei daini e dei caprioli e, se particolarmente fortunati, il maestoso e regale volteggiare dell’aquila. In estate si può godere del clima fresco delle vallate, lo spazio degli ampi pianori fino ai 1.700 metri del Monte Catria. In autunno, tra i colori che ancora indugiano vivaci nei prati e nei colli, il beneficio di giornate di sole, a 600 metri sul livello del mare, è ancora apprezzabile.

Frontone, borgo ideale per il turismo “mordi & fuggi”: mangia la Crescia De.Co. e lasciati andare nel Castello, sulle piste innovate o lungo sentieri spettacolari

Frontone, borgo ideale per il turismo “mordi & fuggi”: mangia la Crescia De.Co. e lasciati andare nel Castello, sulle piste innovate o lungo sentieri spettacolari

L'idea di turismo a Frontone (1.250 abitanti circa) è un concetto molto chiaro. Ecco perché si punta sui servizi, sulla loro qualità e sull'integrazione tra entroterra e costa adriatica, in un ragionamento di sinergia. “Frontone è esempio tipico di turismo esperienziale – sottolinea Angelo Serri, direttore di Tipicità, l'organizzazione da anni impegnata nella promozione dei territori con il Grand Tour delle Marche – questo borgo è quello che noi definiamo 'attrattore per il turismo di territorio', grazie alla vicinanza a Pergola con i suoi Bronzi, all'Eremo di Fonte Avellana, alle Grotte di Frasassi e a tanti altri borghi meravigliosi. E Frontone è anche un Comune amico del turismo itinerante...”.

Le star del posto sono diverse. Il Castello, possente costruzione arroccata sulla cima di un ripido colle, è un outsider perché testimonia ancora un passato ricco di storia e nobiltà. Nel 1530 con il territorio di Frontone divenne contea del Ducato di Urbino, dono di Francesco Maria Della Rovere al nobile Gianmaria Della Porta e tale rimase fino alla abolizione delle giurisdizioni feudali per effetto dell’annessione al Regno d’Italia napoleonico (1808), abolizione poi rinnovata da Papa Pio VII (1816). Così sul podio delle star c'è evidentemente la Crescia De.Co., ovvero tutelata con il marchio di Denominazione Comunale di Origine); poi ci sono il Coniglio in porchetta, candidato a De.Co.; e il Fungo Spignolo definito il “tartufo Bianco dei funghi". Ma allora vediamo di saperne di più.

Frontone, borgo ideale per il turismo “mordi & fuggi”: mangia la Crescia De.Co. e lasciati andare nel Castello, sulle piste innovate o lungo sentieri spettacolari

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La Crescia ha le radici nella storia del cibo tipico
A Frontone sono cinque i ristoranti che la propongono nel proprio menù “e bisogna assaggiarle tutte per conoscerne davvero il gusto” ammicca Luna Sciamanna mentre Emma Zepponi e Marta Ciaruffoli dei ristoranti “Taverna della Rocca” e “Amabile” ci mostrano le varie fasi di preparazione. Ma cos'è allora esattamente questa crescia? E' un prodotto tradizionale tipico locale che si colloca fra la panetteria domestica e l’arte della cucina, di cui esistono molte varianti tradizionali tra Marche e Umbria. Le caratteristiche sono inconfondibili: il colore giallo dorato con la croccante crosticina, che ne attesta la cottura rigorosamente sulla graticola su braci di legna o carbonella fine, la consistenza morbida e friabile.

Gli ingredienti base sono semplice e poveri, ma non per questo meno importanti: farina di frumento tipo 0 o 00, uova fresche, puro strutto di suino sia per l’impasto che per la spennellatura in fase di cottura, sale e pepe nero macinato finemente. Altri ingredienti, facoltativi per gustose varianti, sono agenti lievitanti quali bicarbonato di sodio, formaggio pecorino tipo dolce grattugiato, latte. Lo spessore varia dai 3 ai 5 millimetri, dati dalla tipica spianatura a mano con il matterello. L’impasto deve riposare circa un’ora prima di essere steso. Il diametro è di 20-25 centimetri. La Crescia di Frontone De.Co. si può gustare solo nei ristoranti che rispettano il rigido disciplinare, elaborato sulla base delle ricette della tradizione contadina, per offrire alla clientela un prodotto autentico e genuino. Per la sua ricchezza di ingredienti, la Crescia di Frontone è nutrizionalmente completa, specialmente se, come da tradizione, è accompagnata con le classiche erbe spontanee di campo; si sposa benissimo con formaggi freschi, salsicce cotte alla brave, salumi e affettati vari.

Frontone, borgo ideale per il turismo “mordi & fuggi”: mangia la Crescia De.Co. e lasciati andare nel Castello, sulle piste innovate o lungo sentieri spettacolari

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Il coniglio in porchetta, delizia per il palato
è un piatto tipico marchigiano che si trova in tutto il territorio delle Alte Marche. Particolarmente noto a Frontone, che ogni anno in agosto gli dedica una sagra. Nella preparazione “alla frontonese”, il coniglio intero disossato, dopo essere stato aperto, pulito, lavato e ben scolato, viene internamente salato e pepato. Quindi la pancia viene riempita con le frattaglie precedentemente insaporite in una padella con olio, finocchietto selvatico, pancetta e aglio. La pancia viene cucita con filo robusto ed esternamente la carne viene salata, pepata e unta con olio extravergine di oliva. Si sistema in una teglia, con un po’ di strutto, si versa un bicchiere di vino e si fa cuocere al forno ben caldo un’ora e mezza.

Il “tartufo dei funghi” è lo Spignolo
Tutti i boschi e i prati di montagna del territorio sono ricchi di funghi: porcini, prataioli, famigliole, galletti... In particolare, lo Spignolo, o Prugnolo (Calocybe gambosa) è un fungo primaverile molto profumato e dal gusto delicato. Predilige cespugli e arbusti della famiglia delle rosacee. Ama luoghi incolti, alberi da frutto semi-abbandonati con tappeto erboso integro e, più in generale, i terreni con uno spesso deposito di sostanza organica (foglie, rami, rametti in via di decomposizione). Il Comune di Frontone, dove viene tradizionalmente raccolto, gli dedica una festa annuale. Lo spignolo può essere cucinato in tutti i modi tradizionali, ma evidenzia le sue migliori qualità quando non è cotto a lungo. Una curiosità: per la salvaguardia della specie, è vietata la raccolta dei funghi spignoli con cappello di diametro inferiore ai 2 centimetri.

Frontone, borgo ideale per il turismo “mordi & fuggi”: mangia la Crescia De.Co. e lasciati andare nel Castello, sulle piste innovate o lungo sentieri spettacolari

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