Normandia: ad Etretat sulle tracce di Monet ed Arsène Lupin, il ladro-gentiluomo nato dalla penna di Maurice Leblanc

Giovanni Bosi, Etretat / Francia
Il padre del popolare romanzo poliziesco ha acquistato la villa e l’ha ribattezzata in onore del ladro gentiluomo, in francese “Le Clos Arsène Lupin”. Sì, proprio lui: il meraviglioso gentleman cambrioleur nato dalla penna di Maurice Leblanc nel 1905, protagonista dei suoi numerosi romanzi ed ispiratori di tante produzioni tv, del famoso manga e di Lupin III. Tutte le suggestioni e tutte atmosfere si possono rivivere nella Maison Maurice Leblanc in rue Guy de Maupassant ad Etretat, in Normandia. Sulle tracce di Monet…
(TurismoItaliaNews) Etretat è un’autentica star in Francia. Questo borgo d’antan possiede uno degli scenari più mozzafiato della Normandia: le maestose scogliere Manneporte, Courtine e Aiguille invitano all’immaginazione. Non è dunque un caso che queste falesie della Côte d’Albâtre abbiano sollecitato mente, occhi e cuore dei grandi Maestri dell’Impressionismo, Claude Monet in primis, che hanno donato al mondo immagini oniriche di questi luoghi: la spiaggia, le vele, le cabine, le barche dei pescatori. E i punti d’osservazione in cui erano posizionate le tele di Monet sono perfettamente individuabili, come quella che ripropone le barche dei pescatori.
L’opera fa parte di una serie realizzata tra il 1883 e il 1886, in uno dei suoi frequenti soggiorni ad Etretat: rappresenta quel momento di calma e serenità che fa seguito all’abbandono delle rive da parte dei pescatori, solo qualche barca mette in mostra i suoi colori in un’aria satura di luce. “Con il passare degli anni Monet era sempre meno attirato dall’arte figurativa, i tocchi di pennello successivi esprimono la ricerca di atmosfere che il pittore cerca di riprodurre con delle tinte pure” spiegano i critici. Ma c’è anche la falesia di Aval: raffigura la partenza per la pesca delle aringhe. La vista dall’alto mette in risalto la dispersione delle barche che si muovono veloci in lontananza; la materia è allo stesso tempo leggera e mutevole, i toni verde azzurro dominano e sottolineano la trasparenza delle acque che si mescolano alle sfumature giallo-arancio di un cielo mattutino.
Non può che partire da questo sogno artistico la visita di Etretat, attraversando poi il borgo punteggiato da case di antica costruzione e dalle caratteristiche tipologie costruttive, per arrivare in rue Guy de Maupassant. Un cartello avvisa subito che siamo arrivati nella casa di Arsène Lupin, Arsenio per noi italiani, la cornice perfetta in cui Maurice Leblanc ha incassellato il suo personaggio guardando alla Belle Epoque. Che, approfondendo, potrebbe trattarsi di un personaggio letterario ispirato in realtà da un vero ladro dell’epoca, Alexandre Marius Jacob, anarchico francese e ladro geniale. La villa, oggi di proprietà del Comune di Etretat, è una di quelle in cui vorresti abitare: accogliente, avvolgente, romantica. Un luogo d’altri tempi. Del resto qui tutto è stato sapientemente cristallizzato per consentire un vero viaggio nel tempo, quello di Leblanc e di Lupin, con gli arredi, le suppellettili e i dettagli che ti fanno davvero entrare nel mondo di Arsène: raffinato, amante della bella vita, dello champagne, delle donne, del gioco, del lusso e del denaro, dotato di un notevole senso dello humor, abile trasformista, (tutto quello che serve per camuffarsi lo si può vedere in una stanza), abile negli sport, prestigiatore, intelligente, furbo, ironico, audace, la dote di una grande cultura, intenditore d’arte, specialista in seduzione. E la violenza non sa cosa sia.
Un personaggio tutto sommato amabile. Ma pur sempre ladro. Eppure leggendo i libri di Maurice Leblanc o guardando la bellissima serie televisiva prodotta in Francia tra il 1971 e il 1974, con Georges Descrières quale Arsenio Lupin e Yvon Bouchard come il fedele Grognard (iconica la colonna musicale), si finisce per parteggiare per lui. Indimenticabile l’episodio “Arsène Lupin contre Herlock Sholmes”, dato che molti ritengono il francese l’alter ego dell’investigatore inglese Sherlock Holmes, il personaggio letterario ideato da Arthur Conan Doyle alla fine del XIX secolo. L’audioguida disponibile all’ingresso di “Le Clos Lupin” consente di vivere tutte le suggestioni (scegliete la versione francese!) grazie ad un racconto drammatizzato, alle musiche e ai suoni. In qualche momento potreste perfino avere la pelle d’oca… Il percorsi di visita si articola in otto tappe, tra immaginario e fiaba, in cui il racconto si sussegue minuziosamente in una decorazione di fine secolo.
E peraltro Maurice Leblanc, nato a Rouen nel 1864 e cresciuto in Normandia (fate un salto a vedere la sua bella casa in città, a due passi dal Musee desBeaux-Arts) attraverso i libri di Arsenio Lupin conduce i lettori per mano in una Normandia immaginaria, con le avventure del ladro-gentiluomo ambientate nel “Triangolo Cauchois”, la zona tra le città normanne di Rouen, Le Havre e Dieppe.
Come arrivare ad Etretat
– In treno: da aprile all’inizio di novembre, Sncf propone biglietti combinati treno + pullman da Parigi. Fuori stagione, è possibile viaggiare in treno fino alla stazione di Fécamp o Le Havre. Il collegamento è assicurato da bus Nomad.
– In bus: da Le Havre o Fécamp, con la linea 509 Nomad Le Havre – Étretat – Fécamp (via litorale) o con la linea 13 LiA Le Havre Gare – Étretat. Gli autobus a lunga percorrenza permettono di effettuare viaggi diretti tra Parigi ed Etretat.
- In auto: da Le Havre si può raggiungere Etretat in una ventina di minuti attraverso una campagna che merita di essere apprezzata.
Per saperne di più
www.france.fr/it
www.lehavretourisme.com
www.visiterouen.com
wwws.airfrance.it
www.sncf-connect.com
Giovanni Bosi, giornalista, ha effettuato reportages da numerosi Paesi del mondo. Da Libia e Siria, a Cina e India, dai diversi Paesi del Sud America agli Stati Uniti, fino alle diverse nazioni europee e all’Africa nelle sue mille sfaccettature. Ama particolarmente il tema dell’archeologia e dei beni culturali. Dai suoi articoli emerge una lettura appassionata dei luoghi che visita, di cui racconta le esperienze lì vissute. Come testimone che non si limita a guardare e riferire: i moti del cuore sono sempre in prima linea. E’ autore di libri e pubblicazioni.
mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – twitter: @giornalista3
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