Un progetto strategico per la valorizzazione turistica, culturale ed economica: Gubbio fa leva su “La Contessa, una porta tra terra e mare”

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Giovanni Bosi, Gubbio / Umbria

La mission è chiara e lungimirante: rilanciare in chiave moderna un percorso millenario, recuperandone la valenza strategica sia in termini di sviluppo economico sia come volàno per il turismo sostenibile, lento e consapevole. Facendo leva su una porta simbolica e concreta tra terra e mare: questa è l’essenza del progetto “La Contessa: una porta tra terra e mare”, l’ambiziosa iniziativa che vede protagonista la città di Gubbio in sinergia con i Comuni affacciati sulla storica Strada della Contessa, l’asse viario che collega l’Umbria all’Adriatico attraversando paesaggi di straordinaria bellezza e ricchezza culturale.

 

(TurismoItaliaNews) La Strada della Contessa, che unisce le dolci colline umbre alle coste marchigiane, è sempre stata un’arteria fondamentale per scambi commerciali e culturali: oggi torna al centro dell’attenzione con una visione integrata del territorio, capace di valorizzare i borghi, le eccellenze produttive, l’enogastronomia e il patrimonio naturalistico e storico-artistico. Così il progetto promosso dal Comune eugubino e sostenuto da numerosi enti e realtà locali, è stato varato con un insieme di iniziative che danno sostanza all’idea.

Un progetto strategico per la valorizzazione turistica, culturale ed economica: Gubbio fa leva su “La Contessa: una porta tra terra e mare”

Un progetto strategico per la valorizzazione turistica, culturale ed economica: Gubbio fa leva su “La Contessa: una porta tra terra e mare”

Una strategia di sviluppo territoriale

Il cuore del progetto è la creazione di una rete tra i Comuni interessati dal tracciato della Contessa, che punta a una pianificazione condivisa di eventi, percorsi turistici, attività economiche e promozione culturale. “L’obiettivo è duplice – sottolinea Claudio Bettelli, referente di Confcommercio Gubbio - da un lato rafforzare l’identità territoriale e la coesione tra realtà locali, dall’altro attrarre visitatori italiani e internazionali con proposte esperienziali autentiche. Tra le azioni previste ci sono la riqualificazione di punti panoramici e sentieri escursionistici, l’inserimento della Strada della Contessa nei principali circuiti turistici nazionali, la creazione di pacchetti di viaggio integrati (arte, natura, sport, enogastronomia), e una forte spinta alla comunicazione digitale attraverso portali, social media e collaborazioni con influencer del turismo lento e culturale”.

Un’identità visiva che racconta un territorio

Elemento distintivo e innovativo del progetto è il logo “La Contessa”, appositamente ideato per rappresentare l’anima dell’iniziativa. Il marchio, elegante e moderno, firmato dalla professoressa Francesca Pierini, richiama “il profilo sinuoso delle colline umbre che si aprono verso l’orizzonte del mare, richiamando nel design la doppia anima del territorio: da un lato la solidità della terra, fatta di tradizioni e artigianato, dall’altro l’apertura verso l’esterno, rappresentata dal mare e dalle opportunità di scambio. I colori scelti – verdi, ocra e azzurri – sono quelli della natura e dell’armonia, a simboleggiare un dialogo profondo e rispettoso con l’ambiente”.

Claudio Bettelli, Confcommercio

Il logo de "La Strada della Contessa"

La professoressa Francesca Pierini è l'autrice del logo de "La Strada della Contessa"

Il valore della memoria e della modernità

“La Contessa: una porta tra terra e mare” non è solo un progetto di marketing territoriale, ma un’iniziativa culturale profonda che intende riscoprire e valorizzare il patrimonio materiale e immateriale lungo la direttrice Gubbio-Fano. Si vuole infatti raccontare la storia delle comunità che vi si affacciano, dalle antiche vie romane alle abbazie medievali, passando per tradizioni popolari, feste religiose e produzioni agricole d’eccellenza.

“In quest’ottica, Gubbio assume un ruolo di guida e di riferimento, non solo per la sua importanza storica e culturale, ma anche per la capacità di costruire alleanze territoriali solide e progettualità condivise. Il progetto è una risposta concreta alle sfide della marginalità e dello spopolamento, un modo per creare opportunità occupazionali, rafforzare l’economia locale e dare nuova linfa alle piccole comunità – sottolinea al riguardo l’assessore al turismo, cultura e centro storico Paola Salciarini – Gubbio ha un patrimonio immenso da proporre, una cultura millenaria che trova la sua essenza non soltanto nelle testimonianze architettoniche che vanno dal medioevo al rinascimento, fino alla contemporaneità, ma anche in documenti di straordinario valore come le Tavole Eugubine, nelle tradizioni tramandate di generazione in generazione, in un tessuto associativo vivace e propositivo, oltre ad un paniere gastronomico di grande valenza. Se la Corsa dei Ceri è la nostra indiscussa testimonial, questo territorio è legatissimo a San Francesco d’Assisi, a Federico da Montefeltro, grandissimi personaggi che hanno legato le loro storie a doppio filo con questa città”.

L'assessore alla cultura e al turismo Paola Salciarini

Un progetto strategico per la valorizzazione turistica, culturale ed economica: Gubbio fa leva su “La Contessa: una porta tra terra e mare”

Le famosissime Tavole Eugubine

Un progetto strategico per la valorizzazione turistica, culturale ed economica: Gubbio fa leva su “La Contessa: una porta tra terra e mare”

Un esempio di buona pratica per il Centro Italia

“La Contessa” si candida a diventare un modello replicabile per altri territori dell’Appennino centrale: un’alleanza tra amministrazioni, imprese, cittadini e associazioni per uno sviluppo duraturo e partecipato. La strada che un tempo collegava mercanti e pellegrini, oggi si trasforma in un itinerario di rinascita e bellezza, dove la memoria del passato incontra le visioni del futuro. Un progetto che non solo valorizza il paesaggio e la cultura, ma soprattutto restituisce al territorio la sua centralità: una porta che si apre sul mondo, ma che resta profondamente radicata nella propria identità.

Perché “Strada della Contessa”?

Sono 12 km da Gubbio a Cantiano, in provincia di Pesaro e Urbino. La Statale 452 della Contessa è un'arteria stradale strategica, con il transito di oltre 6.500 auto al giorno e di 8.500 auto nei fine settimana. Storicamente metteva in collegamento Gubbio con Urbino e, in tempi più recenti, con le località della costa adriatica pesarese. La denominazione è stata utilizzata solo nella prima metà dell’800, prendendo spunto presumibilmente da documenti del XVIII secolo che riportavano l’esistenza di una “Osteria della Contessa” lungo il tracciato. Un’altra ipotesi fa risalire il termine al soprannome dato una poderosa bombarda, bocca da fuoco rinascimentale, utilizzata da Francesco Sforza durante le sue campagne militari nell’Italia centrale a metà Quattrocento. La strada infatti potrebbe essere stata tracciata o ampliata per far transitare l’ingombrante pezzo di artiglieria.

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