Da Salvador a Dalì: l’arte del surrealista catalano nella stazione ferroviaria Liège-Guillemins firmata da Santiago Calatrava

Eugenio Serlupini, Liegi / Belgio

Salvador Dalì come non l'avete mai visto. Nella cornice della stazione ferroviaria Liège-Guillemins, capolavoro architettonico di Santiago Calatrava, un’evocazione grandiosa del grande artista catalano surrealista con una mostra"bouleversifiante" che mira a promuovere il suo lavoro artistico, culturale e intellettuale. "Da Salvador a Dalì" può essere visitata fino al 31 agosto 2016.

 

(TurismoItaliaNews) Una rievocazione colorata attraverso un percorso di oltre 2.000 metri quadrati intorno al genio esuberante di un artista eterno e universale: circa 150 opere tra dipinti originali e sculture grazie alla Fondazione Stratton. Una passeggiata che riserva una sorpresa dietro l’altra in una sorta di estasi destinata a non lasciare nessuno indifferente, grazie anche ad una serie di set a grandezza naturale che immergono lo spettatore nello stile surreale di Salvador Dalì. Con un valore aggiunto: l'incontro singolare di due rinomati artisti spagnoli in terra di Liegi, con uno che creato il contenitore e l’altro il contenuto.

 

Salvador Domènec Felip Jacint Dalí i Domènech, marchese di Púbol (nato l’11 maggio 1904 e scomparso il 23 gennaio 1989 a Figueres) è stato un artista a tutto tondo: pittore, scultore, scrittore, fotografo, cineasta, designer e pure sceneggiatore. E dunque l’esposizione di Liegi ha lo scopo di contribuire a comprendere l’evoluzione pittorica, il pensiero e la vita di Dali, in particolare alle giovani generazioni, in uno scenario pensato appositamente. A ben guardare, l'obiettivo è quello di rendere la mostra un’opera d'arte surrealista in sé, con le opere del maestro integrate in un gigantesco palcoscenico surreale. Il fil rouge della mostra, come indica il suo, è quello dell’identità successiva di Dalí: Salvador bambino, Salvador Dalí uno dei più famosi artisti del XX secolo e, infine, Dalí stella eccentrica dei media. Insomma: Salvador, Salvador Dalí, Dalí.

 

Quando il piccolo Salvador Figueras è nato l’11 maggio 1904, erano trascorsi soltanto nove mesi dalla morte del fratello ugualmente chiamato Salvador: questa "reincarnazione" segnerà la sua vita e sarà la fonte delle sue ossessioni. Salvador diventerà presto Salvador Dalí, uno dei maggiori rappresentanti del surrealismo e uno dei più famosi pittori del XX secolo. Un eclettico come sono molte le sfaccettature della sua arte, dalla pittura alla scultura attraverso il cinema, la letteratura, la moda, l'architettura, la fotografia ... Ma Salvador Dalí è anche Dalì, una star dei media con le sue eccentricità e un'icona della società dei consumi, che riproduce le sue opere all’infinito. Il mondo di Salvador Dalí è quello di un bambino disturbato, di un genio, di un maestro della comunicazione. L’esposizione di Liegi non pretende di essere esaustiva, preferendosi concentrare su tre aspetti: Salvador e il peso dell’infanzia; Salvador Dalì e l’impronta del surrealismo; Dalí e il tourbillon della celebrità.

 

Ma ciò che rende di per sé unica questa mostra belga è l’allestimento, in una grande diversità di opere autentiche. I visitatori possono scoprire tele, litografie, gouaches, costumi, oggetti, film, foto, manoscritti prestati dalla Fondazione Stratton, dalla Cinematheque di Parigi, dalla fondazione Niezen-Quiévy e collezionisti privati. Un evento adatto a qualsiasi tipo di pubblico: dagli appassionati di arte ai semplicemente curiosi. Il fine dei curatori diventa così quello di far (ri)scoprire la traiettoria artistica di Dalí a molti, con un occhio di riguardo alle scuole e al risvolto educativo; le didascalie sono in 4 lingue: francese, olandese, tedesco e spagnolo.

 

Liegi - Guillemins è la principale stazione principale di Liegi, la terza città più grande del Belgio. E’ uno degli snodi più importanti del Paese ed è una delle tre stazioni belghe sulla rete ad alta velocità. La stazione è utilizzata da 15.000 persone ogni giorno, dato che la rende una tra le più trafficathe in Belgio e la terza in Vallonia. E’ stata selezionata dal Centro Europeo per l'Architettura, Arte, Design e Urban Studies (insieme al Chicago Athenaeum Museum di Architettura e Design) come uno dei progetti di punta per i quali Santiago Calatrava ha ricevuto il Premio europeo per l'Architettura 2015.

Un’auto-giardino (un Maggiolone coperto di muschio), ispirata a diversi eventi realizzati da dalí, accoglie il visitatore. ma ci sono anche il Gabinetto antropomorfo – scultura che mostra elementi ricorrenti nel lavoro di Dalí: i cassetti, che esprimono il mistero dei segreti nascosti – oppure l’Elefante trionfante - scultura monumentale esposta all’esterno della stazione ferroviaria e che rappresenta l'elefante con zampe sottili, caratteristica del lavoro di Dalì. Oppure il telefono afrodisiaco, uno degli oggetti surrealisti più iconici in cui Dalí combina l'aragosta con il desiderio erotico. La mostra "Da Salvador a Dalì" riunisce a Liegi un'ampia selezione di opere tra cui dipinti ad olio originali, sculture in bronzo, acquerelli e gouaches del Maestro. Molti altri pezzi completano questa inedita presentazione compresi gli oggetti con decorazioni in oro per dell'artista (The Gold Collection), in pasta di vetro Daum, mobili surreali, portafogli, gioielli e abiti di grandi stilisti che si sono ispirati al lavoro di Dalí.

Per saperne di più

 

Da Figueres a Pùbol, ecco i luoghi di Salvador Dalì

 

 

 

 

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