Il Cardellino e l’Aquila di Bonelli volano sul nido della filatelia: la scelta dell’Italia per il Giro 2019 di PostEurop

images/stories/francobolli2019/2019Italia_Europa_Uccelli.jpg

Eugenio Serlupini, Roma

Volano il Cardellino e l’Aquila di Bonelli sull’Italia filatelica. Sono proprio questi i volatili scelti dall’Italia per i due francobolli con cui il Belpaese partecipa al giro PostEurop che in questo 2019 è dedicato alle specie di uccelli più diffusi.

 

(TurismoItaliaNews) Il 4 ottobre entrano in circolazione i due dentelli celebrativi di Europa 2019 firmati da Gaetano Ielluzzo, con valori della tariffa B corrispondente a 2,60 euro per quello dedicato al Cardellino e pari a 1,10 euro per quello sull’Aquila di Bonelli; la tiratura è di due milioni di esemplari per ciascun francobollo, stampati in fogli da quarantacinque dall’Ipzs in rotocalcografia. In particolare due cardellini sono illustrati poggiati sui fusti di una pianta di cardo fiorito, mentre due Aquile di Bonelli sono rispettivamente su una roccia e in volo. Ma perché la scelta è caduta su questi due volatili? La risposta arriva da Aldo Verner, presidente della Lipu – BirdLife Italia: “Il Cardellino e l’Aquila di Bonelli sono due splendidi uccelli selvatici protetti dall’Unione europea con una specifica direttiva e tutelati dalla legge italiana. Due specie molto diverse ma preziose e di grande fascino, che il ministero dello Sviluppo Economico ha deciso di celebrare, insieme alla Lipu, la Lega italiana protezione uccelli”.

Il Cardellino (Carduelis carduelis) è un passeriforme dall’aspetto inconfondibile, per la sua livrea variopinta e sgargiante, la testa nera, la faccia rossa, il corpo beige, le ali nere e gialle. Migratore regolare e svernante, si nutre di semi (soprattutto cardo e girasole) ed è ancora molto diffuso in Italia, dove vive in aree alberate e in ambienti urbani. Conosciuto e amatissimo, specialmente per la bellezza dei suoi colori, per questa stessa ragione (e per la possibilità di incrocio con altri Fringillidi) il Cardellino è tra le specie più allevate in cattività. Questa antica abitudine sfocia spesso in pratiche illegali come la cattura dei pulcini, che vengono prelevati dal nido e allevati in gabbia o venduti illegalmente. Un fenomeno purtroppo ancora molto diffuso in Italia, in particolare in Campania e Sicilia, contro cui le forze dell’ordine, la Lipu e le associazioni di volontariato si battono quotidianamente.

L’Aquila di Bonelli è uno straordinario rapace appartenente all’ordine degli Accipitriformi. Specie sedentaria, ha un’apertura alare di 145-165 centimetri e un piumaggio bruno-rossiccio, con ventre più chiaro ed evidenti striature. Molto caratteristica la macchia bianca posta sul dorso, che la distingue da altri rapaci di simili dimensioni. Rispetto alla consimile Aquila reale, l’Aquila di Bonelli è di dimensioni più piccole e più agile nei movimenti. Si nutre di conigli selvatici e varie specie di uccelli. Particolarmente diffidente e molto sensibile al disturbo da parte dell’uomo, l’Aquila di Bonelli vive ormai solamente in zone remote della Sicilia, con una popolazione che non supera le 40 coppie. Si tratta di una specie in stato di conservazione cattivo e dunque a grave rischio, dovuto alla contrazione dell’habitat naturale, alla minore disponibilità di prede, ai frequenti impatti con i cavi delle linee elettriche (di alta e media tensione) e, principalmente, alla persecuzione diretta rappresentata da abbattimenti illegali e dal furto di uova e pulcini da parte di bracconieri.

E’ per questa ragione che la Lipu, con altre associazioni confluite nel Gruppo Tutela Rapaci, si è attivata nella salvaguardia della specie, monitorando la maggior parte dei nidi e garantendo l’involo, ad oggi, di oltre 150 giovani aquile.

 

Chi siamo

TurismoItaliaNews, il web magazine che vi racconta il mondo.

Nasce nel 2010 con l'obiettivo di fornire un'informazione efficace, seria ed obiettiva su tutto ciò che ruota intorno al turismo...

Leggi tutto

Questo sito utilizza cookie, di prima e di terza parte, per inviarti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. Leggi la Cookie Privacy...