Africa patrimonio del mondo, ma c’è molto a rischio: dal Kilimangiaro alla Città vecchia di Djenné
Eugenio Serlupini, Roma
Dalla Tanzania al Mali, dal Congo alla Tunisia, dal Kenya al Marocco. Che l’Africa sia un crogiuolo di civiltà, culture e tradizioni non c’è alcun dubbio. E a dimostrarlo ci sono le tante testimonianze che hanno consentito l’inserimento di altrettanti siti nel Patrimonio mondiale dell’Umanità per volere dell’Unesco. Testimonianze non solo lasciate dall’uomo nel corso dei secoli, ma "costruite" dalla Natura in milioni di anni. Che adesso sono minacciate dall’incuria.
(TurismoItaliaNews) "Un patrimonio è ciò che ci lega al nostro passato, l'eredità con cui conviviamo oggi e che trasmetteremo alle generazioni future": parole delle Nazioni Unite, secondo le quali il nostro patrimonio culturale e la nostra eredità naturale sono entrambi fonti insostituibili di vita e d'ispirazione. E del resto ciò che rende straordinario il concetto di Patrimonio mondiale è la sua applicazione a livello universale, indipendentemente dal territorio in cui si trovano. E’ proprio l’Unesco, cioè l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura, ad incoraggiare l'identificazione, la protezione e la conservazione del patrimonio culturale e naturale nel mondo, considerato di valore inestimabile per l'umanità. In questo contesto, l’Apnu – l’amministrazione postale dell’Onu – ha messo in circolazione sei francobolli dedicati ad altrettanti siti straordinari dichiarati Patrimonio dell’Umanità.
Repubblica Unita di Tanzania: Parco nazionale del Kilimangiaro
Il parco nazionale del Kilimangiaro, costituito nel 1973, copre una superficie di circa 75.575 ettari. Alto 5.895 metri, il Kilimangiaro non è solamente la montagna africana più alta, ma anche uno dei più grandi vulcani del mondo. Questo massiccio vulcanico si staglia isolato e imponente sulle pianure circostanti, con la sua cima innevata torreggiante sulla savana ed è circondato da una foresta montana. Nel parco vivono numerosi mammiferi, tra cui molte specie in pericolo di estinzione. Il Kilimangiaro è formato da tre crateri: Kibo, Mawenzi e Shira. Sulla montagna sono presenti cinque aree vegetative principali, dall'alto verso il basso: pendii, foresta montana, landa e brughiera, deserto alpino e vetta. Tutta la montagna, inclusa la fascia della foresta montana, è molto ricca di specie animali, in particolare di mammiferi, alcuni dei quali purtroppo minacciate d'estinzione o prossime all'estinzione. Tra le varie minacce che incombono su quest’area, il sempre maggiore e accumulato stress causato dall'utilizzo del territorio adiacente, dagli effetti a valle dell'inquinamento dell'aria e dell'acqua, da specie invasive, incendi e cambiamenti climatici. Nel 1987 il parco nazionale del Kilimangiaro è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità.
Mali: Old Towns of Djenné (Città vecchia di Djenné)
Djenné, capoluogo dell’omonimo Circondario, è una della città più antiche dell'Africa subsahariana. Abitata fin dal 250 avanti Cristo, Djenné è diventata un centro del commercio e un importante collegamento nel commercio dell'oro trans-sahariano. Le sue tradizionali abitazioni, di cui circa 2.000 sopravvissute alle invasioni e alle intemperie, sorgono su rilievi del terreno (toguere), affinché siano riparate dalle inondazioni stagionali. Nell’area culturale "Old Towns of Djenné" (Città antica di Djenné) spiccano siti archeologici, quali Djenné-Djeno, Hambarkétolo, Kaniana e Tonomba, e il tessuto antico dell'attuale città di Djenné. La zona, che copre un'area di 48,5 ettari ed è suddivisa in dieci distretti, è un agglomerato che per molti anni ha simboleggiato la tipica città africana. E’ particolarmente rappresentativa dell'architettura islamica dell'Africa sub-sahariana ed è caratterizzata dall'intensivo e ampio utilizzo della terra, in particolare nella propria architettura. La moschea, di rilevante valore monumentale e religioso, ne è un eccezionale esempio. La città è rinomata per le sue costruzioni urbane, che vantano il tipico stile di perpendicolarità e contrafforti, nonché per le eleganti case monumentali con le loro facciate ricche di dettagli. La Città vecchia di Djenné conserva ancora gli eccezionali valori universali archeologici, storici e religiosi che ne hanno consentito l’inserimento nell'Elenco dei Patrimoni dell'umanità Unesco (1988).
Repubblica Democratica del Congo: Parco nazionale di Virunga
Il parco nazionale di Virunga si estende su un'area di 790.000 ettari ed è ubicato nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo, al confine con l'Uganda e il Rwanda. E’ caratterizzato da diversi ed eccezionali habitat, da terreni paludosi e steppe, savane e pianure laviche, terreni pianeggianti e foreste, fino ad alti ghiacciai e vette. Nel 1979 è stato inserito nell’elenco dei Patrimoni dell'umanità. Il parco nazionale di Virunga ospita alcuni dei piu spettacolari scenari montuosi dell'Africa. Le aspre montagne del Ruwenzori, con i loro ripidi pendii e le vallate culminano nelle alte cime innevate che raggiungono un'altezza superiore a 5.000 metri. Il Massiccio di Virunga con i suoi pendii boschivi e i vulcani attivi racchiude aree di straordinaria bellezza naturale. L'ampia varietà di habitat ospita un'eccezionale biodiversità di flora e fauna, tra cui specie endemiche, rare e in pericolo di estinzione, come il gorilla di montagna. E’ l'habitat naturale di un'eccezionale varietà di flora e fauna protetta, tra cui elefanti, bufali, antilopi, leoni e diversi tipi di scimmie. Nella bassa valle si possono trovare molti pellicani e lungo le sponde dei fiumi vivono circa 20.000 ippopotami, la maggiore concentrazione in Africa.
Tunisia: Anfiteatro di El Jem
L'Anfiteatro di El Jem, ubicato in una pianura nella Tunisia centrale, è indubbiamente il monumento romano più imponente dell'Africa. Questo monumento del terzo secolo è alto 30 metri e ha un diametro superiore a 100 metri, vale a dire che è largo tanto quanto il Colosseo di Roma. La sua dimensione e la sua capienza, in grado di ospitare circa 35.000 spettatori, lo rendono senza dubbio uno dei più grandi anfiteatri del mondo. Le imponenti rovine di questo imponente e indipendente colosseo sono realizzate completamente con blocchi di pietra, senza fondamenta. La sua realizzazione ha preso esempio dal Colosseo di Roma. Sulla facciata vi sono tre livelli di arcate corinzie o in stile composito. All'interno del monumento è conservata la maggior parte delle infrastrutture portanti delle gradinate. La parete del podio, l’arena e i sottopassaggi sono praticamente intatti. Questa creazione architettonica e artistica, costruita attorno al 238 dopo Cristo, costituisce un'importante pietra miliare nella comprensione della storia dell'Africa Romana. L'Anfiteatro di El Jem è anche testimone della prosperità della piccola città di Thysdrus, ai tempi dell'Impero romano. Nonostante le ristrutturazioni eseguite nel corso del tempo, il monumento ha conservato molti dei suoi elementi architettonici. Nel 2010 è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità.
Kenya: Kenya Lake System
Il Kenya Lake System, nella provincia della Rift Valley del Kenya, è formato da tre laghi interconnessi, relativamente poco profondi: il lago Bogoria, il lago Nakuru e il lago Elementaita. Questi laghi, che coprono un'area di oltre 32.000 ettari, si trovano nella Great Rift Valley, dove eruzioni vulcaniche di notevole entità hanno dato vita a un paesaggio caratteristico. Alcune delle principali diversità e concentrazioni al mondo di specie di uccelli vivono in questi laghi di dimensioni relativamente piccole. La proprietà ospita 13 specie di uccelli a rischio di estinzione e alcuni tra le più grandi tipologie di uccelli al mondo. E’ il solo e più importante luogo di foraggiatura al mondo per i fenicotteri minori e uno dei principali luoghi di nidificazione e riproduzione dei grandi pellicani Bianchi. Per la maggior parte dell'anno, fino a 4 milioni di fenicotteri minori si spostano tra questi laghi poco profondi, in un habitat di flora e fauna protetta spettacolare. Vi si trovano anche considerevoli popolazioni di mammiferi, tra cui il rinoceronte nero, la giraffa di Rothschild, il cudù maggiore, il leone, il ghepardo e il dingo. Circondata da sorgenti calde, geyser e dalla ripida scarpata di Rift Valley, con i suoi affioramenti vulcanici, l'ambiente naturale dei laghi un'eccezionale spettacolo della natura. Bene naturale di straordinaria bellezza, il Kenya Lake System è stato inserito, nel 2011, nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità.
Marocco: Medina di Marrakech
La Medina di Marrakech, nel Marocco centrale, è un'antica capitale islamica sorta nell'undicesimo secolo. La città deve i suoi originali splendori alle dinastie degli Almoravidi e degli Almohadi. Fondata nel 1070-1072 dagli Almoravidi, Marrakech rimasta, per molto tempo, un centro politico, economico e culturale. La sua influenza è stata percepita in tutto il mondo musulmano occidentale, dal Nord Africa all'Andalusia, e ha svolto un ruolo decisivo nello sviluppo dell'urbanistica medioevale. Marrakesh vanta molti imponenti monumenti. La famosa moschea della Koutoubiya, con il suo minareto da 77 metri, è stata costruita nel dodicesimo secolo sotto la dinastia degli Almohadi. E’ uno splendido monumento di architettura musulmana e uno dei punti di riferimento importanti del paesaggio urbano, nonché simbolo della città. Altri monumenti sono la Kasbah, il Palazzo Bandia, la Madrasa di Ben Youssef, le tombe Saadiane, molte imponenti abitazioni e la piazza Jamaa El Fna, eccezionale teatro all'aperto. Marrakech si conferma una città vivida, intrisa di storia, con il suo labirinto di viuzze, le sue case, la piazza centrale (Jamaa El Fna), i mercati (souk), l'artigianato tradizione e le attività commerciali. Inserita nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità nel 1985, ha conservato molti aspetti delle sue caratteristiche culturali e naturali che ne dimostrano l’eccezionale valore universale.
Il 5 settembre 2012 l'Amministrazione postale delle Nazioni Unite (Apnu) ha emesso una serie di sei francobolli commemorativi sul terra "Patrimonio mondiale – Africa".