Francia, i luoghi da vedere sulle tracce del poliedrico maestro: Château Grimaldi di Antibes, il castello-atelier di Picasso

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Di passaggio in Costa Azzurra, a Pablo Picasso viene proposto di utilizzare il grande spazio all’interno dell’edificio come studio. E’ lo Château Grimaldi di Antibes: è qui che l’artista lavorando nel castello per due mesi, realizza ben 23 dipinti e 44 disegni (a cui si aggiungeranno 78 ceramiche) che lascia alla città e che costituiranno l'inizio di una collezione. Ecco allora perché andare a visitarlo sulle tracce del poliedrico maestro.

 

(TurismoItaliaNews) Castrum romano, poi residenza di vescovi nel Medioevo, Château Grimaldi di Antibes è stato abitato dal 1385 dalla famiglia monegasca da cui ha preso il nome. Dopo essere diventatp prima dimora del governatore del re e poi, dal 1792, sede del municipio, l’edificio viene trasformato in caserma nel 1820. Nel 1923 l’archeologo Romuald Dor de la Souchère intraprende delle ricerche archeologiche ad Antibes e nel 1924 crea la società degli Amici del Museo di Antibes, con l’obiettivo di fondare un Museo storico e archeologico. Così nel 1925 il castello viene acquistato dalla città di Antibes e diventa sede del Museo Grimaldi.

Francia, i luoghi da vedere sulle tracce del poliedrico maestro: Château Grimaldi di Antibes, il castello-atelier di Picasso

Francia, i luoghi da vedere sulle tracce del poliedrico maestro: Château Grimaldi di Antibes, il castello-atelier di Picasso

Il primo conservatore sarà proprio Romuald Dor de la Souchère. Nel 1946 è lui a proporre a Picasso, di passaggio in Costa Azzurra, di utilizzare il grande spazio all’interno dell’edificio come studio. Picasso ne è entusiasta e lavora nel castello per due mesi, realizzando ben 23 dipinti e 44 disegni (a cui si aggiungeranno 78 ceramiche) che lascia alla città e che costituiranno l'inizio di una collezione. Nel 1966 il Museo viene ribattezzato Museo Picasso, il primo museo dedicato all’artista. In occasione del 50° anniversario, il Museo Picasso allestisce la mostra “Picasso 1969-1972 : La fin du début" dall’ 8 aprile al 2 luglio. Anni decisivi per la creazione, in cui la produzione artistica di Picasso accelerò ancora di più, e proprio dopo il ’68, tra il 1969 e il 1972. A novant'anni Picasso ribadiva che la pittura era soprattutto una questione di desiderio, e ci diede una lezione di entusiasmo e invenzione.

L'esuberanza che nei suoi ultimissimi quadri si esprime con colori accesi, e molto spesso, in grandi formati, testimonia la straordinaria potenza creativa dell'artista, che rivisita la galleria dei suoi personaggi familiari, toreri, moschettieri, e dipinge, con la frenesia di un giovane; quadri che sembrano prendere forma davanti ai nostri occhi, quasi a invitare la pittura " più forte di lui, e che ha fatto di lui quello che voleva", ad altre avventure: è “la fine dell'inizio” come intitola opportunamente la mostra.

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