Capelli lunghi, pelle abbronzata e sorriso infinito: El Tunco paradiso del surf sulla costa oceanica di El Salvador

Giovanni Bosi, La Libertad / El Salvador
Capelli lunghi, pelle abbronzata e sorriso infinito. E’ l’identikit degli appassionati che cavalcano le onde dell’Oceano in questo tratto di costa dell’America centrale. “Surfisti locali che si fondono con tutte le razze immaginabili, che arrivano a questa mecca con il senso dell’olfatto dell’oceano e della cera della tavola”, sottolineano con orgoglio dal Ministerio de Turismo de El Salvador. Perché è proprio nel nome del surf che il Paese si promuove e si differenzia nel mondo, accanto alle tante altre eccellenze fra cultura, musei e tradizioni, tanto da essersi guadagnato il soprannome di “Pompei delle Americhe”. Ma adesso anche El Salvador City Surf…
(TurismoItaliaNews) El Tunco è una destinazione privilegiata. A chiarirlo subito è persino il punto panoramico più instagrammato della costa oceanica: quello in cui si uniscono in una scenografia suggestiva il nome della spiaggia identificata per antonomasia nella capitale del surf, l’immancabile tavola per cavalcare le onde e il paesaggio naturale. Una spiaggia lunghissima di sabbia scura su cui si infrange il mare agitato dal vento. Con una particolarità: “L’onda della migliore qualità si chiama La Bocana. Un’onda naturale che si infrange a sinistra, rara su una spiaggia con onde diritte, si forma quando il fondale roccioso esce dalla foce del Rio Grande. È un potente point break, che resiste a onde alte fino a 10 piedi (3,5 metri), con falcate spesse e pesanti. lungo e con gallerie talvolta ondulate. Quest’onda è consigliata e adatta a surfisti avanzati ed esperti” spiegano da El Salvador Travel parlando di questo intrigante sport (che non è proprio per tutti a questi livello). Comunque da queste parti i noleggi di tavole da surf sono ovunque e gli istruttori in spiaggia sono sempre lieti di dare le informazioni di cui si può aver bisogno. Se parliamo di surf, davvero El Tunco è un mondo a parte. In questo posto si trova il Dna dell’atmosfera del surf.
Che poi è anche qualcos’altro: a caratterizzare la spiaggia è infatti la presenza del famoso scoglio di colore scuro, semisommerso dal mare, che in tempi remoti suggeriva la forma di un maiale, “tunco” in slang salvadoregno; le due sezioni creano e formano onde molto più piccole e amichevoli. “Adatto per battezzarsi come surfista. Ma mai sottovalutarlo. Ma non sottovalutarlo mai, poiché in giornate epiche può mostrarsi e mostrare al resto del mondo che il surf in El Salvador è di livello mondiale” chiosano ancora da El Salvador Travel. Già al mattino presto passeggiando sul lungomare che fronteggia lo scoglio de El Tunco, si incontrano surfisti pronti a gettarsi in acqua con la tavola oltre agli immancabili jogger che si tengono in forma godendo di questo paradiso naturale. Anche perché qui è bello esserci anche se non si cavalcano le onde, anzi: guardare chi lo fa (provando con un pizzico di invidia per la loro intraprendenza e bravura) è ammaliante.
Di sera è poi la movida a movimentare il tutto. Un microcosmo dove si respira un’atmosfera cosmopolita. “Spente” le luci naturali, dopo il tramonto si apre un mondo. Col tempo El Tunco è diventato inevitabilmente un centro turistico di surfisti, peraltro facile da raggiungere. Qui siamo ad 8 km a ovest di Puerto La Libertad, a 35 km dalla capitale San Salvador e a 35 km dall’aeroporto imternazionale. La crescita è stata esponenziale: dal posto sconosciuto e tranquillo che era, ha finito col tramutarsi in un attrattore formidabile di turisti, backpackers e surfisti tutto l'anno, e dai salvadoregni nei fine settimana per la vita notturna. Atmosfera bohémien e cultura del surf informale. Ostelli, alberghi, villaggi turistici, bar e ristoranti assicurano quanto necessario per il soggiorno, al pari dei “rent” per il necessario per praticare il surf. Considerando peraltro che a pochi chilometri ci sono El Zonte e Punta Roca, altri due famosi hot spot per il surf.
Giovanni Bosi, giornalista, ha effettuato reportages da numerosi Paesi del mondo. Da Libia e Siria, a Cina e India, dai diversi Paesi del Sud America agli Stati Uniti, fino alle diverse nazioni europee e all’Africa nelle sue mille sfaccettature. Ama particolarmente il tema dell’archeologia e dei beni culturali. Dai suoi articoli emerge una lettura appassionata dei luoghi che visita, di cui racconta le esperienze lì vissute. Come testimone che non si limita a guardare e riferire: i moti del cuore sono sempre in prima linea. E’ autore di libri e pubblicazioni.
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