Scoprire il Polesine tra acqua e pedali: al via “Borghi fluviali tra Adige e Po”, nuovo volto per il turismo sostenibile
Un nuovo volto per il turismo sostenibile: 18 comuni del Rodigino uniti per promuovere la mobilità dolce tra barca e bicicletta, alla scoperta della “Mesopotamia d’Italia”. Sostenuto dal Ministero del Turismo e cofinanziato dalle amministrazioni locali, il progetto propone un’offerta esperienziale che valorizza il territorio attraverso mobilità dolce, cultura, natura e gastronomia. I percorsi, già testati da numerosi visitatori, conducono i turisti in un viaggio lento e autentico tra sentieri ciclabili e vie d’acqua, in uno scenario unico modellato da secoli di convivenza tra uomo, terra e fiume.
(TurismoItaliaNews) L’anima verde del Polesine prende vita sulle due ruote e tra le acque dei suoi fiumi. È entrato nel vivo “Borghi Fluviali tra Adige e Po”, il progetto che punta a rivoluzionare il modo di viaggiare nel cuore del Veneto attraverso una rete di percorsi sostenibili che uniscono bicicletta e navigazione fluviale. Un’iniziativa ambiziosa che coinvolge 18 comuni della provincia di Rovigo, con il supporto di enti istituzionali e associazioni locali, sotto il coordinamento della Provincia e la guida del Comune capofila di Fratta Polesine.
“Attraverso questa rete ciclabile e fluviale stiamo costruendo un turismo accessibile e rispettoso dell’ambiente”, spiega Enrico Ferrarese, presidente della Provincia di Rovigo, sottolineando l’importanza di collegare il territorio alle grandi ciclovie nazionali. L’obiettivo? Attirare viaggiatori attenti, curiosi, desiderosi di esperienze vere, che scelgono la lentezza per scoprire un’area ancora intatta, ribattezzata la “Mesopotamia d’Italia” per la sua posizione tra i due grandi fiumi, Po e Adige. Una filosofia condivisa anche dal sindaco di Fratta Polesine, Giovanni Tasso, che vede in questa iniziativa un punto di partenza: “Abbiamo accolto la responsabilità di fare da capofila perché crediamo nel valore del bello e nella possibilità di valorizzarlo con una rete solida e condivisa. Questo è solo l’inizio”.
L’itinerario proposto permette ai visitatori di alternare pedalate tra campi e golene a tratti in barca, caricando la bicicletta a bordo per vivere il paesaggio da una prospettiva inedita: silenziosa, raccolta, immersa nella natura. Si naviga accompagnati solo dal fruscio dell’acqua, dal volo di un airone o dal guizzo di un martin pescatore. A ogni tappa il viaggiatore è accolto da piccoli borghi, eventi culturali, sapori autentici e scorci paesaggistici da cartolina. Insieme a Fratta Polesine ci sono Ariano nel Polesine, Arquà Polesine, Bergantino, Canda, Castelnovo Bariano, Crespino, Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Frassinelle Polesine,Gaiba, Loreo, Lusia, Melara, Pincara, Polesella, San Bellino, Stienta.
Dietro a questa proposta si cela un lavoro di squadra tra Comuni, associazioni come Fiab e Assonautica, enti regionali e nazionali, frutto di anni di esperienze condivise e sperimentazioni sul campo, come il progetto “Navighiamo il Museo Diffuso dell’Acqua”. Una visione strategica che guarda lontano: la rete cicloturistica locale è oggi parte integrante delle direttrici nazionali ed europee – la Via del Mare, la Vento, l’Adriatica, la EuroVelo – e si inserisce nei piani di mobilità ciclistica della Regione Veneto.
Non solo: grazie alla collaborazione con l’Autorità di Bacino del Fiume Po e la Biosfera Mab Unesco Po Grande, il progetto punta all’estensione della Riserva della Biosfera ai comuni rivieraschi oggi esclusi, dando ulteriore slancio a una vocazione fluviale che ora chiede di essere riconosciuta anche a livello ministeriale, all’interno del Piano del Mare. Il progetto ha già trovato eco a livello normativo: la Regione Veneto ha approvato la legge 5/2024 dedicata alla promozione del turismo fluviale, confermando l’attenzione crescente verso un modello di sviluppo che coniuga sostenibilità, identità e innovazione.
“Fare rete ha funzionato - conclude il presidente Ferrarese - abbiamo dimostrato che quando c’è visione condivisa, i risultati arrivano. ‘Borghi Fluviali’ è oggi un marchio riconoscibile, capace di attrarre attenzione e generare valore per tutto il territorio”.
Per chi vuole saperne di più e iniziare a pianificare il proprio viaggio tra acque e pedali




