Incēnsum: suggestioni dalla terra dell’Oman ai Musei Reali di Torino con la rassegna "Per Fumum"
La mostra Incēnsum ospita come special guest una materia prima meravigliosa ed estremamente evocativa, il franchincenso o lacrime degli Dei. Cristalli lattiginosi con sfumature verdi che ancora oggi sono estratti e lavorati in quello che gli esploratori definivano un mondo a parte, il Sultanato dell’Oman. La rassegna Per Fumum, alla sua terza edizione, apre con la mostra nello Spazio Passerella del Museo di Antichità.
(TurismoItaliaNews) E’ nella regione del Dhofar che si trova la Valle dell’Incenso, un luogo straordinario in cui crescono numerosi alberi di Boswellia sacra. L’aria profuma di buono nei mercati di Muscat o Salalah, ed è facile perdersi, annusando tra sacchi pieni di incenso, di mirra, di oud e naturalmente di franchincenso. L’Oman vanta inoltre un’altra produzione preziosa, quella dell’Attar o Acqua di rose che si ricava dalla distillazione dei petali di rosa damascena, così denominata perché originaria di Damasco, coltivata sulla “montagna del miele e delle rose” esattamente nei giardini del Jahal Akhdar. Il Sultanato è un territorio meraviglioso che vale ben più di un viaggio.
“Così è nata l’idea della mostra, dopo tre soggiorni di studio e di lavoro indimenticabili, durante i quali ogni volta scoprivo qualcosa di nuovo, speciale ed unico – osserva Roberta Conzato, presidente dell’associazione Per Fumum –. La sezione olfattiva che ho curato personalmente vuole trasmettere al visitatore quella magia che ho vissuto la prima volta in cui sono entrata in contatto con il franchincenso e, per la mostra, ho creato una fragranza originale a base di questa nobile materia prima, aggiungendo qualche goccia di essenza di rosa per omaggiare nel migliore dei modi il territorio dell’Oman”. La mostra è visitabile fino al 10 gennaio 2021 con accesso da Piazzetta Reale 1, ogni venerdì dalle 10 alle 13, sabato e domenica dalle 14 alle 17 (ingresso compreso nel biglietto dei Musei Reali). “L’evento Per Fumum da tre anni a questa parte è diventato un punto di riferimento per tutti coloro che coltivano la passione o si avvicinano interessati al tema del profumo. Fare cultura dell’olfatto e farsi promotori di disseminazione culturale ancora oggi in Italia, è un tema complesso – spiega Roberta Conzato - la pandemia, purtroppo, ha acuito alcune criticità. Tuttavia la grande forza e la determinazione di tutti i soggetti coinvolti in questo progetto ha permesso di superare brillantemente questo momento e di portare a termine un lavoro iniziato più di un anno fa. Condividere con il nostro pubblico e, soprattutto, donare alla nostra Città questa mostra interamente finanziata dalla nostra associazione è e sarà la soddisfazione più grande”.
Curiosità sulla mostra
Silvana Cincotti, curatrice della mostra Incēnsum, ci accompagna e ci avvicina al significato di questa esposizione. “Attorno a un granello di franchincenso si sono riunite le energie di un anno per realizzare questa mostra, mettendo a fuoco, di volta in volta, la prima imperante necessità, creare cultura e conoscenza”. Una mostra che racconta una storia lunga più di cinque millenni. “Alcuni aspetti sono stati particolarmente complessi. Per mettere a punto la selezione dei reperti e degli oggetti è stato necessario operare delle scelte specifiche, ritagliare delle valenze che sarebbero state espresse bene e meglio con quell’oggetto, piuttosto che con quest’altro”. La suddivisione delle tematiche presentate lungo il percorso è sia cronologica che geografica, trasversale a più culture, attestata non solo lungo il bacino del Mediterraneo, ma ben oltre, verso la Cina e il Giappone, civiltà che hanno associato all’incenso pratiche liturgiche, abitudini e costumi di vita, in modo particolare dei circoli intellettuali. L’idea stessa di profumo è sia arte che natura, conoscenza scientifica, analisi chimica ma anche intuizione artistica, estro e coraggio di affrontare territori nuovi e inesplorati. “Il profumo suscita in noi, da sempre, evocazioni e memorie, difficili da descrivere, impossibili da dimenticare e dunque la mostra è punteggiata da esperienze olfattive dirette, quasi a contatto con gli oggetti che un tempo quel profumo conservavano ed emanavano”, aggiunge Silvana Cincotti.
“Il tema del sacro, dal mondo mitologico alle celebrazioni liturgiche, si dipana tra i reperti archeologici del Museo di Antichità dalla Protostoria all’Alto Medioevo, mentre evocano memorie di Paesi lontani i materiali di collezione di Palazzo Reale, forse frutto di scambio di doni tra antichi monarchi o dignitari. Suggestioni di mondi lontani nel tempo e nello spazio che i Musei Reali sono lieti di offrire al pubblico”, aggiunge Gabriella Pantò, direttrice del Museo di Antichità. Partner d’eccezione che ha voluto affiancare la mostra di Per Fumum l’Accademia del Profumo: “In occasione del trentesimo anniversario dell’Accademia del Profumo - Ambra Martone, Presidente dell’Accademia del Profumo - abbiamo voluto valorizzare questo legame storico, culturale e territoriale con una mostra fotografica-olfattiva itinerante Profumo. 30 anni di emozioni. Nel percorso espositivo, che arriverà a Torino al Museo di Antichità dal 6 all’8 novembre 2020, le essenze proposte in mostra saranno accompagnate dalle immagini colte dall’obiettivo della fotografa Antonella Pizzamiglio, in un viaggio multisensoriale tra le emozioni uniche che solo il mondo delle fragranze sa regalare”.
Percorsi e suggestioni sul tema del profumo
Tutto ha un odore. E se non è qualcosa, un profumo, un sentore, che si trova in natura, qualcuno, in un laboratorio, l’ha creato. L’olfatto è senza dubbio il senso più recondito, più intimo e più profondo e anche il più trascurato, tra quelli posseduti dall’essere umano, eppure la letteratura ci ha regalato capolavori immensi sull’argomento, da Marcel Proust a Charles Baudelaire, da Italo Calvino al biblico Cantico dei Cantici, forse il testo più antico sull’argomento. Il tema del profumo sicuramente affascina e incuriosisce e di tutto ciò che “profumo” vuol dire, non se ne sa mai abbastanza; nel momento in cui una conversazione si precisa su questo argomento, in qualunque contesto, magicamente si apre un mondo impalpabile ed improvvisamente tutti hanno un ricordo legato all’odore, anche chi non usa profumo. Ricordi e memorie che tornano prepotentemente al naso, accompagnati spesso da immagini nitide e precise, di un luogo, di una persona. Così è in effetti l’odore, ha un potere indefinibile e allo stesso incontenibile.
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