Arde Lucus: a Lugo, in Galizia, con il festival rivive la convivenza tra Romani e Celtici, si punta al riconoscimento internazionale

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Ogni anno, per quattro giorni, un migliaio di persone a Lugo, in Galizia, rappresentano i propri antenati romani e celtici dando vita ad una grande rievocazione storica: Arde Lucus. Adesso questa festa intende ottenere la dichiarazione di interesse turistico internazionale. La cornice è quella di una straordinaria città: situata su una collina, sulle rive del fiume Miño, Lugo conserva importanti tracce del passato romano, tra cui le millenarie mura di cinta dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

 

(TurismoItaliaNews) La festa oltre che per rivivere una fase storica importante, intende porre l'accento sull'’integrazione tra i Romani, arrivati nel 29 avanti Cristo, e i Celtici, che già si trovavano in questa terra. Da questo esempio di convivenza è nata una nuova cultura: la galaico romana. Nei giorni della rievocazione Lugo torna a essere Lucus Augusti, un’importante città della Gallaecia romana nella quale si svolgeva ogni tipo di attività ludica e culturale. Sono due i luoghi che rivestono un ruolo importante in questa festa, legata al solstizio d’estate: le mura della città e la Praza Maior, che diventano lo scenario più adatto per tornare indietro nel tempo, fino al I secolo. Anche gli abitanti della città si uniscono ai festeggiamenti riempiendo le strade con indosso i costumi romani o della civiltà castreña che richiamano l’antichità.

Arde Lucus: a Lugo, in Galizia, con il festival rivive la convivenza tra Romani e Celtici, si punta al riconoscimento internazionale

Arde Lucus: a Lugo, in Galizia, con il festival rivive la convivenza tra Romani e Celtici, si punta al riconoscimento internazionale

Lugo è il capoluogo di provincia della Galizia in cui la civiltà romana ha lasciato la testimonianza più importante. Il massimo esponente del lascito romano nella città sono le mura. Costruita tra il III secolo e gli inizi del IV d.C. in quello che all’epoca era chiamato Lucus Augusti, questa costruzione in pietra è riuscita a sopravvivere nei secoli e continua ad essere l’elemento architettonico che caratterizza il profilo della città, segnando il confine tra il centro storico e la zona di più recente costruzione. La particolarità di questa fortificazione millenaria e il suo buono stato di conservazione le hanno permesso di diventare l’unica muraglia romana dichiarata Patrimonio dell’Umanità.

Tutti gli abitanti della città non esitano a indossare gli abiti del periodo antico per partecipare alla festa, che nel corso degli anni è cresciuta ed ha visto aumentare il numero dei visitatori che accorrono per assistere alla rievocazione. Ma di certo i“l più grande successo della festa è quello di essere riuscita ad assicurarsi il coinvolgimento di tutti i cittadini di Lugo: “Qui nessuno rimane a casa” - spiega il sindaco Lara Mendez - la festa è un viaggio nel tempo di duemila anni indietro, fino all’'epoca romana di Lugo”, che è stata fondata come Lucus Augusta dal console Paolo Fabio Massimo per conto dell'’imperatore Augusto”.

Arde Lucus: a Lugo, in Galizia, con il festival rivive la convivenza tra Romani e Celtici, si punta al riconoscimento internazionale

La manifestazione, che si tiene nel mese di giugno, è nata vent'’anni fa, quando l’'Unesco ha dichiarato Patrimonio mondiale dell’Umanità la muraglia di Lugo, l'unica che conserva integro il suo perimetro di ben 2.266 metri non solo in Spagna ma in tutta l'’area dell'’Impero Romano. E salire su questa imponente costruzione, di circa 10 metri di altezza, e passeggiarvi è una maniera interessante di conoscere questa urbe: da qui è possibile ammirare il centro storico che si nasconde proprio dietro le mura. In una delle dieci porte della muraglia convergono tre Patrimoni mondiali dell’Umanità: il muro, la cattedrale e il Cammino primitivo di Santiago di Compostela.

Nella ricostruzione storica vengono presentate scene in cui si producono mosaici, tessuti e dipinti, si coniano monete –con le quali i romani pagavano l'’esercito, e si ricreano scene di vita quotidiana, fino a oltre 200 attività diverse. Dal piccolo gruppo di persone che ha creato Arde Lucus, sono scaturiti 19 gruppi -13 Romani e sei Celti - che hanno allestito i rispettivi accampamenti per dare corpo alla rievocazione storica. Nonostante la sua breve storia, il festival ha già ottenuto riconoscimenti in Galizia e la dichiarazione di Interesse Turistico Nazionale; ora il consiglio comunale si è impegnato affinché in occasione dell'edizione 2022, in calendario dal 9 al 12 giugno, sia dichiarato di Interesse Turistico Internazionale. Proprio in occasione di Arde Lucus, la città di 100mila abitanti arriva a quintuplicare la sua popolazione e il ritorno economico viene stimato dal Municipio fino a cinque milioni di euroBasti considerare che molti negozi vendono esclusivamente abiti e oggetti di scena per Arde Lucus, sempre più elaborati e sofisticati.

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Arde Lucus: a Lugo, in Galizia, con il festival rivive la convivenza tra Romani e Celtici, si punta al riconoscimento internazionale

Anche la gastronomia è una parte importante della festa in questa città agricola e zootecnica; del resto la provincia si distingue per i suoi piatti a base di vitello e polpo a feira e, come nel resto della Galizia, per l'empanada, il lacón con grelos, il brodo galiziano e le frittelle per dessert.

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