Storie e Miti dell’Europa: Cipro racconta le intriganti leggende della regina Rigena e del guerriero Digenis Akritas

Giovanni Bosi, Cipro
Miti e leggende contribuiscono certamente a costruire la notorietà di un territorio, solleticando la curiosità e creando i presupposti per un viaggio. Come accade a Cipro, dove se la bellezza naturale dell’Isola è un’attrazione sin dall’antichità, alcuni luoghi raccontano storie diventate patrimonio dell’immaginario collettivo. Ecco perché la leggenda di Digenis Akritas e il tesoro segreto di Rigena a Buffavento impongono decisamente un sopralluogo…
(TurismoItaliaNews) Dopo diecimila anni di miti, storia e inestimabili vestigia che documentano i rapporti tra le grandi civiltà del passato, Cipro svela i segreti di antichi siti archeologici e apre nuovi percorsi che interpretano la sua storia e aiutano a comprendere quella dell’intero Mediterraneo. E c’è un personaggio, più che di ogni altro, ispira e intriga. Sarà perché è la Dea Olimpica dell’Amore e della Bellezza, oltre che protettrice dell’Isola: è Afrodite, alla quale è dedicato un itinerario sulle sue orme concentrandosi sui siti archeologici consacrati all’antico culto e che include Palaipafos (Kouklia), Amathous e Kition. Una passeggiata tra storia, cultura e mitologia, insomma. E il luogo principe è sicuramente Petra tou Romiou, ad una ventina di chilometri da Paphos lungo la strada per Limassol: una spiaggia ciottolosa dalla quale si protende nel mare la “Roccia del Romano” (traduzione del nome del luogo), una sorta di faraglione marino davanti al quale, dalle onde del mare, secondo il mito è nata Afrodite.
Legata a questo luogo c’è la leggenda di Digenis Akritas, una storia che riporta indietro nel tempo, quando Cipro era una provincia dell'Impero Bizantino d'Oriente. Lui era una guardia di frontiera, appartenente al popolo degli Akriti, uomini coraggiosi particolarmente addestrati ai quali i regnanti di Bisanzio concessero terre, cavalli e armature per la guerra, oltre all’esenzione delle tasse, come contropartita per l’efficiente difesa dei confini. In un periodo non meglio definito - ma comunque tra il settimo e il decimo X secolo - il più coraggioso di tutti era proprio Digenis Akritas, particolarmente impegnato nella difesa dai Saraceni (sbarcati dalle montagne dell’Asia centrale) e le cui gesta nel corso del tempo hanno ispirato leggende e canti popolari.
La storia più conosciuta è quella secondo cui il leggendario eroe bizantino, per respingere i saraceni che si preparavano a depredare la zona, afferrò con una mano la catena montuosa di Kyrenia e con l'altra mano sollevò un enorme masso (la Pietra di Romios – Petra tou Romiou) e lo gettò in mare contro gli invasori che si diedero alla fuga. A seguito di questo episodio la catena montuosa di Kyrenia prese forma e nome di Pentadaktylos, che significa “cinque dita”.
L’altra leggenda molto amata è quella del tesoro segreto di Rigena nel Castello di Buffavento, ovvero Vufavendo. E’ uno dei tre castelli–torri di avvistamento che si ergono su Pentadaktylos, la catena montuosa di Kyrenia, più in particolare è collocato sulla seconda collina più alta sul versante settentrionale della catena montuosa, in una zona impervia che domina quasi tutta l’Isola di Cipro, tranne le zone sud-occidentali. Strategicamente posizionato tra gli altri due castelli, è stato costruito alla fine dell'undicesimo o all'inizio del dodicesimo secolo dall'imperatore bizantino Alessio I Comneno, anche se il suo nome appare per la prima volta nel 1191, quando viene conquistato da Riccardo Cuor di Leone durante la sua campagna contro Isacco Comneno di Cipro. Il nome “Buffavento” (= sbattuto dal vento) gli fu attribuito dai Franchi in ricordo dell’omonimo castello in Francia.
Il castello era anche chiamato “Castello del Leone” e “Castello della Regina”, nome quest’ultimo che richiama la storia di Rigena, ovvero la regina, personaggio misterioso menzionato in diversi miti e leggende di Cipro. Alcune di queste leggende sono legate al castello di Vufavendo, nel quale, secondo la tradizione, la regina nascose i suoi tesori in una delle sue 101 stanze. Una di queste leggende narra che ogni notte in cui si celebrava la Resurrezione di Cristo si aprisse per un breve lasso di tempo una porta segreta attraverso la quale qualcuno poteva accedere alla stanza di Rigena contenente i tesori. In una notte di Pasqua, un pastore riuscì ad entrare nella stanza, ma la porta si chiuse prima che potesse raccogliere i tesori ed uscire. Il pastore aveva con sé una melagrana e mangiandone un pezzo ogni giorno fu tenuto in vita fino all’anno successivo, quando nella notte della Resurrezione si aprì la porta segreta e ottenne la libertà.
Le leggende di Digenis Akritas e di Rigena sono state scelte dalle Poste di Cipro come soggetti dei due francobolli con cui l’Amministrazione postale dell’Isola partecipa al Giro 2022 di PostEurop dedicata proprio alle Storie e ai Miti del continente europeo. L’emissione dei dentelli postali è avvenuta il 6 maggio, i bozzetti sono firmati da Ioanna Kalli di Lefkosia.