MUSEI | A Firenze l’amatissimo Giardino di Boboli riapre giovedì 21 maggio: modalità e regole del distanziamento
Anche l’amatissimo Giardino di Boboli a Firenze, alle spalle di Palazzo Pitti, può tornare ad accogliere i visitatori. Dopo oltre dieci settimane di chiusura a causa dell’emergenza epidemiologica, riapre le sue porte, giovedì 21 maggio, alle 9, il giardino che è un vero e proprio museo all’aperto unico al mondo, con uno straordinario patrimonio botanico, e un impianto paesaggistico e architettonico che ospita, tra i suoi viali, aiuole e boschetti, una collezione di oltre 300 sculture dell’età classica, del Rinascimento e del Barocco.
(TurismoItaliaNews) Con il favore della bella stagione si riparte dunque da Boboli, che sarà accessibile sia attraverso l’ingresso di Palazzo Pitti, sia attraverso la porta di Annalena tutti i giorni della settimana, ovvero dal lunedì alla domenica (ad eccezione del primo e l’ultimo lunedì del mese) dalle ore 8.45 alle 18.15 (ultimo ingresso alle ore 17.15).
All’interno del Giardino valgono tutte le norme nazionali e regionali per contrastare la diffusione del coronavirus. In particolare si rammenta che è vietato l’ingresso a persone con la temperatura corporea oltre 37,5 gradi; è obbligatorio l’utilizzo della mascherina durante tutta la permanenza all’interno del giardino; è necessario mantenere la distanza interpersonale di almeno 1,80 metri; sono vietati assembramenti di ogni genere; i gruppi non posssono eccedere il numero di 10 persone, e ad ogni buon conto sono tenuti a rispettare sempre la distanza interpersonale di 1,80 metri; le guide turistiche devono sempre utilizzare il sistema whisper (microfono e auricolari), indipendentemente dal numero dei componenti del loro gruppo. Nel rispetto delle norme, la Grotta Grande e il Museo delle Porcellane rimarranno chiusi. Tuttavia, la Botanica Superiore con i suoi tesori di piante acquatiche sarà aperta ogni mattina da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13.
“Con il giardino di Boboli è di nuovo accessibile non solo il cuore verde di Firenze, ma anche uno straordinario museo all’aperto – commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt – seguendo l’indicazione del Comitato tecnico-scientifico della Presidenza del Consiglio di aprire gradualmente prima i parchi monumentali e i musei con meno di 100mila visitatori annui, e solo successivamente i musei grandi, cogliamo l’occasione di ricordare che nelle sue varie parti rinascimentali e barocche Boboli è stato per secoli il modello a cui si sono ispirati tutti gli altri giardini di corte in Europa, incluso quello di Versailles. Nell’ultimo mese e mezzo le prime fioriture della primavera, le statue e le fontane sono state osservate solo da gatti, volpi, e uccelli, oltre naturalmente ai nostri botanici e giardinieri che hanno trasmesso sui canali social degli Uffizi molte meraviglie e segreti del giardino. D’ora in poi, per fortuna, tutti potranno di nuovo partecipare all’arrivo della bella stagione”.


