COVID-19 | Canarie e Baleari: per riattivare il turismo il Governo spagnolo definisce i protocolli per chi arriva nelle Isole

Il governo spagnolo concorda protocolli con le Isole Canarie e le Isole Baleari per stabilire corridoi di viaggio: test nel Paese di origine e nella destinazione quando il tasso di infezione accumulato è superiore a 50 casi per 100.000 residenti. I protocolli sono stati stabiliti come misura chiave per raggiungere accordi con mercati di origine strategici per la riattivazione del turismo.
(TurismoItaliaNews) Madrid ha raggiunto un accordo con i dirigenti regionali delle Isole Canarie e delle Isole Baleari su un protocollo per stabilire corridoi di viaggio con i Paesi europei. L'accordo è stato stabilito per consentire la mobilità dei viaggiatori al fine di riattivare il turismo nei due arcipelaghi spagnoli senza mettere a rischio il pubblico. Il protocollo concordato stabilisce che qualsiasi viaggiatore in arrivo alle Isole Canarie o alle Isole Baleari, proveniente da una destinazione con un'incidenza accumulata di 50 o meno ogni 100.000 abitanti negli ultimi 14 giorni non dovrà sottoporsi a nessun test all'arrivo negli aeroporti degli arcipelaghi. Chi arriva da destinazioni con un indice di contagi oltre il 50 dovrà presentare un test diagnostico negativo per infezione attiva effettuato entro 48 ore prima del volo.
Prima di lasciare le isole, tutti i viaggiatori dovranno sottoporsi a un test diagnostico per l'infezione attiva, 48 ore prima del volo di ritorno. Tali esami verranno effettuati presso centri assegnati dalle autorità sanitarie, senza alcun costo per il turista. Se l’esito del test fosse positivo, il turista non potrà volare e sarà messo in quarantena nella destinazione. Questa situazione continuerà fintanto che entrambi gli arcipelaghi si troveranno al di fuori della cosiddetta zona verde, secondo le raccomandazioni dell'Unione Europea (25 casi ogni 100.000 abitanti). "I protocolli sono una misura utile per raggiungere accordi con i nostri partner europei per permetterci di recuperare la mobilità e riattivare il flusso di turisti in condizioni di sicurezza", ha spiegato il ministro dell'Industria, del Commercio e del Turismo, Reyes Maroto, al termine di una videoconferenza che si è tenuta con i presidenti delle Isole Canarie e delle Isole Baleari, rispettivamente Ángel Víctor Torres e Francina Armengol, e i segretari di Stato al turismo, Fernando Valdés; salute, Silvia Cazón e Manuel Muñíz, segretario di Stato di "Spagna global”.
Il ministro ha ringraziato tutti i partecipanti per l'intenso lavoro svolto dalle équipe dei tre Ministeri coinvolti, e da entrambi i governi regionali nel gruppo di lavoro che è stato istituito per creare i protocolli. "Questi protocolli sono i primi e speriamo di poterli estendere ad altre destinazioni turistiche della Spagna continentale", ha affermato Maroto. I governi delle Isole Canarie e delle Isole Baleari copriranno i costi associati per il turista nel caso ricevesse esito positivo e saranno tenuti alla quarantena, fornendo una serie di alloggi assegnati a tale scopo. Ove necessario, verrebbero coperte anche le spese dell'assistenza sanitaria o il ricovero. Il gruppo di lavoro che ha stabilito questo protocollo per i corridoi turistici ha confermato che i due arcipelaghi hanno le capacità necessarie per adottare queste misure. E per promuovere l’app ufficiale del governo spagnolo per la gestione del contact tracing nell’emergenza coronavirus, saranno sviluppate campagne speciali in varie lingue. Questi corridoi turistici sono complementari alle raccomandazioni che il Consiglio europeo dovrebbe approvare la prossima settimana, che cerca di standardizzare i criteri epidemiologici e le regole per limitare i viaggi tra i Paesi dell'Ue.