ARMENIA | A Yerevan inaugurato il Centro regionale per la conservazione del patrimonio culturale, protagonista l’Università di Bologna

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Il Centro regionale per la conservazione, la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale inagurato a Yerevan, in Armenia, nasce dalla collaborazione tra l'Università di Bologna e il ministero della Cultura armeno con il fondamentale sostegno dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. L'inaugurazione è avvenuta in occasione della visita di Stato del Presidente Sergio Mattarella.

 

(TurismoItaliaNews) L'apertura del Centro è il primo passo per l'avvio di un progetto di capacity building affidato all'Università di Bologna che vedrà il coinvolgimento di circa quindici docenti dei dipartimenti di Beni culturali (capofila del progetto), di Architettura e di Storia culture e civiltà, nonché del Centro di studi avanzati sul turismo. L'Alma Mater metterà a disposizione le sue competenze ed esperienze nel settore dei beni culturali per valorizzare con strumenti e metodi all'avanguardia il patrimonio di straordinaria importanza e bellezza dell'Armenia.

Il Centro appena inaugurato sarà un luogo nel quale studiosi e operatori italiani e armeni collaboreranno per adattare esperienze e modelli italiani ed europei allo specifico contesto e alle specifiche caratteristiche del patrimonio culturale armeno. Con l'obiettivo di arrivare a coinvolgere anche altri paesi della regione – come Georgia, Iran, Siria, Libano – nella ricerca di metodi e procedure per la conservazione dei beni culturali.

Alla presenza dei due Capi di Stato, del ministro degli Esteri e della vooperazione internazionale italiano, del ministro della cultura armena e di una folta rappresentanza istituzionale e politica dei due Paesi, è stata svelata la targa posta all'ingresso dei locali destinati alle attività del Centro, situati nella prestigiosa e centralissima Piazza della Repubblica, nell'edificio che ospita il Museo di Storia e la Galleria Nazionale. In rappresentanza dell'Università di Bologna erano presenti i professori Luigi Tomassini, coordinatore della missione, Mariangela Vandini, direttrice scientifica del progetto, e Anna Sirinian, docente di Cultura e lingua armena.

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