TOSCANA | A Niccioleta nasce il Percorso urbano della memoria per valorizzare il villaggio minerario nato negli anni ’30

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Un itinerario con pannelli informativi e audioguida per valorizzare questo villaggio minerario nato negli anni ’30 vicino la miniera di pirite e teatro della strage nazifascista del 1944. Per riscoprire e valorizzare a Niccioleta, paese vicino a Massa Marittima, in provincia di Grosseto, il cui nucleo originario fu costruito dalla Società Montecatini vicino alla miniera di pirite (chiusa nel 1992), è stato creato il percorso urbano dal titolo “Niccioleta, un villaggio minerario del Novecento”. Il taglio del nastro domenica 3 dicembre, alle 10.30, in occasione della Festa di Santa Barbara patrona dei minatori.

 

(TurismoItaliaNews) Un progetto realizzato dal Comune di Massa Marittima e dal Parco Nazionale delle Colline Metallifere con il contributo della Regione Toscana, di Massa Marittima Multiservizi e il patrocinio di Anpi Comitato Provinciale “Norma Parenti” e dell’Isgrec (Istituto Storico grossetano della Resistenza e dell'età contemporanea). Si tratta della prima parte di un progetto più ampio denominato “Niccioleta 1944 – 2024” per ricordare gli 80 anni dall’eccidio nazifascista di Niccioleta del giugno del 1944 in cui furono trucidati 83 minatori di cui sei fucilati a Niccioleta mentre gli altri 77 uccisi a Castelnuovo Val di Cecina, dove erano stati trasportati. Proprio grazie a questa iniziativa Niccioleta è entrata nella Rete dei Paesaggi della Memoria che promuove la tutela e valorizzazione dei luoghi della memoria per diffondere la conoscenza storica e la coscienza civile.

Il nuovo percorso accompagna il visitatore alla scoperta delle principali strutture architettoniche che ancora oggi sono un’importante testimonianza in grado di raccontare com’era strutturato il villaggio minerario. Si tratta di un itinerario segnalato con pannelli informativi e la sosta in 12 punti di interesse. Tra questi il dopolavoro, i cosiddetti camerotti dove vivevano i minatori scapoli o in attesa della famiglia, la dispensa, i palazzi degli operai, il rifugio antiaereo e la villa del direttore, le case dei sorveglianti, la scuola elementare, la chiesa fino al cortile che è stato uno dei luoghi della strage nazifascista. I testi sono stati scritti da Riccardo Zipoli e tratti dal volume “Niccioleta: fotografie e immagini di una comunità mineraria “di cui è autore, da Roberta Pieraccioli direttrice dei Musei di Massa Marittima e dallo scrittore Massimo Sozzi con la rilettura di Alessandra Casini, direttrice del Parco delle Colline Metallifere, di Ivan Terrosi, assessore comunale al decentramento, e Stefano Cheleschi, ex lavoratore della miniera.

A Niccioleta nasce il Percorso urbano della memoria per valorizzare il villaggio minerario nato negli anni ’30

E’ stato realizzato anche un dépliant con il Qr Code dove è possibile scaricare il colophon, la mappa e la lista dei donatori, cittadini di Niccioleta ma anche di altri luoghi, che hanno voluto contribuire economicamente per la realizzazione del progetto. I testi dei pannelli, in italiano e in inglese, possono essere anche ascoltati scaricando l’audioguida dal portale izi.Travel. L’audioguida è stata realizzata dall’associazione culturale Prisma mentre la versione italiana è stata speakerata con la collaborazione dell’associazione Liber Pater di Massa Marittima. Dall’8 dicembre, sarà possibile effettuare visite guidate su prenotazione chiamando il numero 0566906525 o inviando una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

“Si tratta di un progetto che fa leva sulla storia, per proiettare la comunità di Niccioleta nel futuro – spiega il sindaco di Massa Marittima, Marcello Giuntini – questo è il senso profondo di un’operazione culturale che ha coinvolto tutta la comunità come parte attiva del recupero della memoria e che auspichiamo possa diventare un elemento utile non solo a preservare nel tempo l’identità di questo luogo speciale ma anche per riscoprirne una vocazione turistica. Niccioleta ha, infatti, la particolarità di essere uno dei pochi villaggi minerari d’Italia che è rimasto intatto dalla sua fondazione negli anni Trenta ad oggi e che continua a vivere anche dopo la chiusura delle miniere”.

“Niccioleta è un luogo simbolo dell’attività mineraria per tanti motivi che si incrociano e che sono pieni di significati – sottolinea Lidia Bai, presidente del Parco Nazionale delle Colline Metallifere – basta pensare alla strage nazifascista, alla realtà del villaggio e la trasformazione di una parte dell’edificio della vecchia infermeria della miniera nella sede dell’Archivio e del polo tecnologico e scientifico del Parco. Con questo percorso si inizia a dare visibilità a questo luogo in un progetto organico che illustra bene tutte queste realtà. L’auspicio è quello di proseguire questo itinerario anche nella parte che attraversa il patrimonio minerario ancora esistente”. “L’inaugurazione del percorso della memoria a Niccioleta – aggiunge Riccardo Zipoli dell’Università Cà Foscari di Venezia - è una bella notizia per tutti noi. Il risultato di un lavoro corale di cui ho avuto l’onore di essere il curatore scientifico e che è iniziato circa tre anni fa con la pubblicazione del libro Niccioleta: fotografie e immagini di una comunità mineraria. Adesso speriamo che con l’aiuto indispensabile del Comune Massa Marittima e del Parco Nazionale delle Colline Metallifere il nostro progetto prosegua e si proceda ad allestire l’altro percorso della memoria incentrato sull’attività della miniera”.

 

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