DESTINAZIONI | Cortina guarda all’estate: media delle prenotazioni già oltre il 50% , l’analisi dell’Associazione Albergatori

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Giugno il mese più ambito anche grazie alla concomitanza con i grandi eventi sportivi della stagione. L’analisi di H-Benchmark per l’Associazione degli Albergatori Ampezzana rileva come, a inverno non ancora concluso, stiano già fioccando le prenotazioni per l’estate. Un trend che conferma l’appeal della località montana.

 

(TurismoItaliaNews) L’estate è destinata a diventare il nuovo inverno? A Cortina sembrerebbe proprio di sì, almeno stando alle ultime rilevazioni statistiche elaborate da H-Benchmark per la locale Associazione degli Albergatori. L’analisi, basata su quanto già acquisito in vista dei mesi caldi, tratteggia infatti uno scenario piuttosto chiaro: prendendo in esame l’arco temporale compreso tra giugno e settembre 2024, la media delle prenotazioni attualmente supera il 50%, in aumento di oltre 10 punti percentuali rispetto alla stessa data nel 2023. Archiviata dunque la parentesi pasquale, che nonostante il maltempo ha comunque regalato alla Regina delle Dolomiti un buon 50% di occupazione consolidata (42% gli ospiti stranieri), i professionisti dell’ospitalità ampezzana scaldano i motori in vista dei mesi caldi che promettono ottimi riscontri per la celebre località montana.

Giugno, al momento, è il mese più richiesto (62% di occupazione acquisita), grazie soprattutto alla felice concomitanza con alcuni tra gli eventi sportivi più attesi del periodo: la Cortina-Dobbiaco Run che si terrà il prossimo 2 giugno e che ad oggi è al 64% di occupazione, la Dolomiti Extreme Trail (dal 7 al 9 giugno 2024) per la quale il tasso di occupazione ha già raggiunto il 75%, e la Lavaredo Ultratrail, in programma dal 26 al 30 giugno 2024 con un’occupazione acquisita che attualmente tocca quota 81%. Dal raffronto con il 2023, rilevante è il sensibile incremento delle prenotazioni entrate proprio sull’estate (+24,1%). Segno che le Dolomiti con la bella stagione attirano e anche tanto: luglio viaggia intorno al 57% di occupazione acquisita, agosto ha già raggiunto il 45% (49% se si considera solo il lungo weekend di Ferragosto), mentre settembre, al 49%, mette a segno la crescita maggiore (+12%). Un dato che fa ulteriormente riflettere, soprattutto se si pensa che mancano ancora diversi mesi.

Nicola Menardi Demai, vicepresidente dell’Assoalbergatori ampezzana non si mostra troppo sorpreso e spiega: “Indubbiamente già da qualche anno l’estate rappresenta una preziosa opportunità per il turismo d’altura, sia perché tendenzialmente è caratterizzata da soggiorni più brevi e quindi da un maggior turnover di visitatori, sia soprattutto in virtù del grande boom dell’outdoor che il biennio pandemico ha avuto il merito di rilanciare e che si conferma come uno dei trend più in voga del momento. In estate l’offerta è più variegata se paragonata all’inverno, quando si sceglie la montagna essenzialmente per sciare, e le attività praticabili spaziano dal nordic walking al trail running, dalle passeggiate a piedi o in bicicletta all’arrampicata passando per i numerosi eventi all’aperto, culturali, sportivi o enogastronomici che la nostra destinazione è in grado di offrire sfruttando il vantaggio di una cornice paesaggistica unica”.

“Insomma, tra giugno e settembre è possibile trascorrere una settimana in quota facendo ogni giorno un’esperienza diversa e questo è un bel vantaggio anche rispetto al mare, dove la scelta è comunque abbastanza limitata – aggiunge Demai - Non si dimentichi poi un altro aspetto molto importante, ovvero che la stagione estiva dipende meno dai capricci del meteo e il fatto che il bel tempo ormai si protragga fino a ottobre inoltrato rendendo la nostra destinazione pienamente fruibile anche in autunno, è un ulteriore valore aggiunto. Infine è assai significativo come i periodi ad oggi più richiesti siano quelli in concomitanza con i grandi eventi sportivi. Senza andare troppo lontano nel tempo, ricordo che proprio in questi giorni Cortina ospita le finali di Coppa del Mondo di Scialpinismo (Skimo Cup) e, sebbene alcuni hotel abbiano già chiuso e la stagione invernale volga ormai agli sgoccioli, le percentuali di occupazione acquisita oscillano comunque tra il 60 e il 70%. Dati che fanno ben sperare anche in vista del futuro appuntamento Olimpico del 2026”.

 

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