L’INTERVISTA | Quando i territori si alleano e si riparte dal fare rete, Peparello: "Il futuro del turismo passa dalla Dmo Expo Tuscia"

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Giovanni Bosi, Orte / Lazio

Racconta la nuova stagione di sinergie, progettualità e identità territoriale che sta dando nuovo impulso al turismo nella provincia di Viterbo, il presidente della Dmo Expo Tuscia, Vincenzo Peparello. Sotto il vessillo della Destination Management Organization, ovvero l’“organizzazione di Gestione della Destinazione”, questa emblematica porzione di Lazio si è alleata con l’intento di coordinare e gestire l’offerta turistica, integrando attrazioni, servizi, marketing e operatori pubblici e privati per aumentarne la competitività.

 

(TurismoItaliaNews) La Dmo Expo Tuscia sta emergendo come un modello virtuoso di promozione territoriale. Qual è il valore aggiunto che questa realtà sta portando alla Tuscia laziale, presidente Vincenzo Peparello?
“La Dmo Expo Tuscia rappresenta una grande opportunità per costruire un sistema territoriale integrato. Il nostro obiettivo è valorizzare la Tuscia nel suo complesso, non come una somma di singole destinazioni ma come un mosaico di esperienze autentiche. La nostra forza sta nell’aver messo in rete operatori privati, enti pubblici e associazioni culturali, tutti accomunati dal desiderio di promuovere in modo coordinato le eccellenze del territorio: dal patrimonio storico e artistico ai percorsi naturalistici, fino alle tradizioni enogastronomiche che rendono unica questa parte del Lazio”.

Il Lago di Bolsena

Bolsena, la Rocca Monaldeschi Della Cervara

-Uno dei punti chiave del vostro lavoro è proprio la sinergia tra pubblico e privato. Come si è sviluppato questo dialogo e quali risultati sta producendo?
“La sinergia tra pubblico e privato è stata la premessa indispensabile per creare una Dmo efficiente. Abbiamo lavorato fin dall’inizio per superare le frammentazioni, mettendo attorno allo stesso tavolo amministrazioni comunali, consorzi turistici, operatori dell’accoglienza, produttori locali e associazioni culturali. Questa collaborazione ha permesso di condividere strategie comuni e obiettivi concreti: oggi la Tuscia si presenta con un’immagine coordinata e riconoscibile, capace di attrarre turisti italiani e stranieri. È un cambio di paradigma importante: non si compete più tra borghi, ma si cresce insieme come sistema territoriale. Nei territori della Tuscia sembra esserci un nuovo entusiasmo nel promuovere le proprie eccellenze”.

-Qual è il clima che si respira tra gli operatori locali?
C’è davvero un grande entusiasmo. I territori della Tuscia hanno compreso che la valorizzazione passa anche attraverso un nuovo modo di raccontarsi, più moderno e partecipativo. Gli operatori stanno riscoprendo le potenzialità delle proprie risorse, presentandole con occhi nuovi e con un linguaggio contemporaneo. Si sta affermando una cultura della collaborazione, che è il vero motore di sviluppo. Questo rinnovato spirito di appartenenza è forse il risultato più importante della Dmo Expo Tuscia: sentire che si può essere protagonisti, non spettatori, della crescita turistica del proprio territorio”.

Bomarzo

Canino

-Guardando al futuro, quali sono i prossimi progetti e le iniziative che la Dmo Expo Tuscia metterà in campo per rafforzare la promozione del territorio?
“Abbiamo diversi progetti in fase di sviluppo. Il primo è l’ampliamento della rete degli attori coinvolti: vogliamo estendere la partecipazione a tutti coloro che, a vario titolo, contribuiscono alla vita culturale, produttiva e turistica della Tuscia. Parallelamente stiamo lavorando alla realizzazione di eventi e manifestazioni di rilievo che permettano di mettere in vetrina le eccellenze locali, creando occasioni di incontro e visibilità anche a livello nazionale. Un altro aspetto fondamentale riguarda la digitalizzazione dell’offerta: stiamo investendo in strumenti innovativi per la promozione online e la fruizione sostenibile dei percorsi turistici”.

-In conclusione, qual è la visione che ispira il suo lavoro e quello della Dmo Expo Tuscia?
“La nostra visione è chiara: vogliamo che la Tuscia diventi un marchio riconoscibile, sinonimo di qualità, autenticità e bellezza. È una terra straordinaria, ricca di storia e natura, che merita di essere conosciuta nel mondo per il suo valore culturale e umano. Ma per farlo serve un impegno collettivo, una rete viva di persone e idee. La Dmo Expo Tuscia nasce proprio per questo: mettere insieme le energie del territorio e trasformarle in un progetto di futuro.

Castiglione in Teverina

Ferento

📍 L’intervista a Vincenzo Peparello delinea una prospettiva di turismo integrato e consapevole, che punta su identità, sostenibilità e collaborazione. La Tuscia, da scrigno di tesori nascosti, sta diventando sempre più una destinazione d’eccellenza, capace di parlare al mondo con la voce unita delle sue comunità.

 

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