Oltre 50 milioni di visitatori internazionali, con un aumento dell'1,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nello stesso periodo, il Paese ha generato 50 miliardi di dollari di entrate turistiche, registrando una crescita del 5,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Ancora risultati importanti per la Türkiye nel 2025.

(TurismoItaliaNews) La Türkiye, quarto mercato mondiale per il turismo in entrata secondo i dati 2024 di Un Tourism, ha comunicato i risultati dei primi nove mesi nel settore turistico durante una stampa a Istanbul. Il paese ha registrato una crescita significativa sia nel numero di visitatori sia nelle entrate turistiche.

Mehmet Nuri Ersoy, ministro della Cultura e del Turismo della Repubblica di Türkiye, ha annunciato che il Paese ha accolto 50 milioni di visitatori internazionali nei primi nove mesi del 2025. Il Paese ha registrato una crescita dell'1,6% in questo periodo. Inoltre, le entrate turistiche dei primi nove mesi ammontano a 50 miliardi di dollari statunitensi, con un aumento del 5,7% rispetto all'anno precedente. I 50 milioni di visitatori internazionali hanno soggiornato in media 10,3 notti, spendendo circa 103 dollari statunitensi a persona per notte nei primi nove mesi del 2025, dato che riflette un incremento del 7% rispetto all'anno precedente.

“Nei primi nove mesi del 2025 – ha detto il ministro - la nostra regione ha dovuto affrontare sfide significative: abbiamo osservato gli effetti dei conflitti regionali e degli slittamenti stagionali causati dal riscaldamento globale. Tuttavia, grazie alla nostra strategia, abbiamo superato le entrate dello scorso anno del 5,7% e registrato un notevole risultato di 50 miliardi di dollari statunitensi. È la prima volta che superiamo i 50 miliardi nel terzo trimestre. Guardando al resto dell'anno, siamo raggiungeremo il nostro obiettivo di 64 miliardi di entrate”.

Nei primi nove mesi dell'anno, i primi tre mercati di provenienza dei visitatori in Türkiye sono stati la Federazione Russa (5,53 milioni), la Germania (5,22 milioni) e il Regno Unito (3,54 milioni).