Sardegna, il caldo abbraccio dal mare: self-service di coccole da un vecchio amore, pietre, acqua e antiche fonti di benessere

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Straordinariamente bello, sano e pieno di elementi preziosi si infrange poi su paesaggi marini sempre diversi, piccole isole, baie, spiagge di sabbie, quarzi e coralli e fantastiche terrazze di scogliere. La Sardegna è sempre una scoperta, in ogni momento dell’anno. Con il mare che la circonda che si rivela dispensatore di salute e benessere: le brezze e il moto ondoso sottraggono alla distesa azzurra un ricco areosol di sali e ioni minerali che avvolge le coste dell'Isola di aria buona, da respirare lentamente e a pieni polmoni.

 

(TurismoItaliaNews) Scogliere e spiagge  diventano esclusive beauty farm sul mare senza limiti di orari e regolamenti, a costo zero offrono il meglio del wellness al naturale, acqua, sole, pietre, conchiglie, scogli e sabbie. Sono le accoglienti palestre outdoor sempre aperte per chi vuole, in libertà, rigenerarsi e allontanare dalla mente i pensieri. Generose ma fragili chiedono soltanto di essere rispettate perché rimangano una preziosa riserva di benessere, per sempre e per tutti. A sottolinearlo è l’assessorato del Turismo della Regione Sardegna. Che aggiunge: “L’ambiente marino fa bene anche stando nell’ozio e relax più totale, respirarne l’aria salubre migliora l'umore, abbassa il livello di stress e rinforza il sistema immunitario e la sfera emotiva. Se si aggiunge anche un piccolo impegno fisico, le beauty farm sul mare aiutano a recuperare energia e vitalità nello spazio di una vacanza. Camminare e saltellare con l’acqua alle caviglie e allontanarsi pian piano dalla riva per aumentare la resistenza delle onde sul corpo in movimento, si stimola così senza fatica la circolazione e la tonicità muscolare”.

La Grotta del Bue Marino

Ogni tanto si possono alternare ai bagni in mare i bagni al sole e sdraiarsi a contatto con la sabbia e con le scogliere calde e cariche di energia. Per potenziare l’azione delle pietre ci si può ispirare alle tecniche di hot stone, cercare ciottoli scuri e piatti e chiedere una mano ai compagni di vacanza per alternare sui punti più sensibili del corpo le pietre calde a quelle bagnate, sentirai l’energia scorrere, i dolori alleviati, la pelle levigata. Si termina la seduta di fitness con tuffi dagli scogli e nuotate in acque pulite e trasparenti come piscine. Di certo queste palestre della natura non possono che trovarsi in Sardegna. Il mare fa anche miracoli, per osmosi il sale richiama l’acqua dai tessuti ed elimina i liquidi superflui, l’azione modellante si moltiplica quando il mare è più mosso. E allora si può sfruttare la sua energia e andare incontro alle onde che si infrangono in riva, i vortici stimolano il sistema circolatorio e riducono i gonfiori, sulla pelle del corpo si sentirà il tocco potente del massaggio estetico e tonico.

Al crepuscolo quando il mare è calmo e ha in sé tutto il sole della giornata, basta galleggiare supini e immobili sull’acqua e chiudere gli occhi, si sentirà il respiro rallentare, si rilassano i muscoli e la schiena è leggera, ansia e stress si allontanano da noi. Dopo tanta acqua il suggerimento è di praticare la sand therapy immersi nelle sabbie asciutte e ricche di minerali, cristalli e polveri di conchiglie che producono sulla pelle un trattamento esfogliante, uno scrub naturale effetto booster. “Ne uscirete come nuovi, pronti per un’altra giornata di libero wellness, naturalmente in Sardegna” chiosano dall’assessorato al turismo della Regione.

Il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari

Stintino, la spiaggia di Ezzi Mannu

Del resto, in tema di pietre, acqua, e antiche fonti di benessere la Sardegna ha molto da raccontare. “Pietre megalitiche e forze magnetiche sono un’associazione plurimillenaria – sottolineano dall’assessorato al turismo sardo - da sempre suggestioni e misteri avvolgono eredità prenuragiche, come domus de Janas, dolmen e menhir, e testimonianze nuragiche, come torri di pietra e tombe di Giganti. Ad esse, nel corso dei secoli, è stata accostata anche una potente forza che pare influenzi corpo e anima e generi benessere. A Palau, per esempio, la tomba di Li Mizzani, richiama tanti visitatori che qui arrivano per caricarsi di energie positive a contatto con le enormi pietre di esedra e corpo funerario. Così accade anche nella spettacolare s’Ena ‘e Thomes di Dorgali e in tanti altri siti nuragici disseminati nell’Isola, ritenuti, secondo antiche credenze popolari, fonti di flussi magnetici trasmessi dalle fenditure del granito”.

Sin dalla preistoria, alle pietre è strettamente collegato un altro elemento naturale, sacro per eccellenza: l’acqua. “Molto probabilmente i pozzi non erano soltanto luoghi di culto e venerazione, ma siti dove potersi rigenerare e ritrovare il benessere spirituale attraverso l’acqua. Non solo, forse, erano anche luoghi di contemplazione del cosmo: pare fossero costruiti dove si percepiva una forte energia magnetica e allineati ai movimenti di sole e luna che scandivano le stagioni, gli equinozi e i solstizi” aggiungono dall’assessorato al turismo. Come nel santuario di Santa Cristina a Paulilatino, dove la luna centra il foro del tholos (la falsa cupola del tempio) ogni 18 anni e mezzo, nel preludio del solstizio d’inverno. In particolari fasi astronomiche, la discesa dalle scale per giungere all’acqua era considerato un cammino spirituale di iniziazione e purificazione. Un’esperienza che si ripete ancora oggi.

Il nuraghe di Silanus

Il nuraghe di Silanus

Dal mondo nuragico deriva il legame con la pietra e il suo uso ininterrotto per millenni: lo raccontano il paesaggio rurale, gli ovili di montagna, le tipiche case dei paesi dell’interno. Le pietre sono ancora oggi fonti utilizzate per trattamenti wellness e percorsi energetici in vari centri della Sardegna, dove l’acqua regalata dal mare ne fa la meta ideale per la thalassoterapia. Ippocrate, Platone, Aristotele e Cicerone lo avevano documentato: i bagni con l’acqua del mare giovano alla salute del corpo e della mente. Per questo nel mondo antico la talassoterapia era una pratica molto diffusa, sopratutto sulle coste della Sardegna, come ci raccontano i tanti siti archeologici, ville private e terme pubbliche, specie romane.

Per saperne di più

In apertura: Cala Moresca Arbatax

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