Il bicentenario di Napoleone Bonaparte “accende” la rete delle Città Napoleoniche: un francobollo italiano per l’Imperatore

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Eugenio Serlupini, Roma

Il 2021, con la commemorazione del bicentenario della morte, costituisce un momento privilegiato per sottolineare l’importanza del personaggio storico e del suo operato. Anche l’Italia partecipa alle celebrazioni internazionali per Napoleone: dal 5 maggio c’è pure un francobollo che riproduce il dipinto di Andrea Appiani conservato nella Pinacoteca Ambrosiana presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano.

 

(TurismoItaliaNews) Napoleone Bonaparte (1769-1821) è uno dei personaggi europei più celebri a livello mondiale: definendo strategie su scala europea, ha strutturato i sistemi politici degli Stati moderni e preparato le basi dell’Europa contemporanea. “Se in alcune città Napoleone è percepito come un grande riformatore, portatore degli ideali della Rivoluzione, in altre è ricordato come un generale vittorioso o sconfitto, come un implacabile despota, o ancora come il fondatore di nuove nazioni” sottolinea Charles Bonaparte, presidente della Federazione Europea delle Città Napoleoniche - la Federazione, fondata nel 2004, con il suo itinerario culturale Destination Napoleon, certificato dal Consiglio d’Europa nel 2015, è costituita da circa 70 città in 13 Paesi del Consiglio d’Europa tra cui Sarzana, Loano, Albenga, Cherasco, Cosserla, Mantova, Lucca, Portoferraio.

Portoferrario

Mantova

“L’epoca napoleonica ha lasciato un’eredità di eccezionale valore dal punto di vista politico, sociale, culturale, con un profondo significato per la gran parte dei Paesi europei. La storia di Napoleone si intreccia con la storia italiana: dalle origini dei Bonaparte, da ricercare tra San Miniato e Sarzana, ai numerosi eventi che hanno segnato la storia della Penisola: le Campagne d’Italia, la Prima guidata dal giovane Generale Bonaparte tra 1796 e 1797, e combattuta dalla Francia rivoluzionaria contro le potenze monarchiche dell’Ancien Régime, la Seconda nel 1800, sino al Regno d’Italia, istituito il 17 marzo 1805 e sciolto nel 1814, fino all’esilio all’Isola d’Elba, tra 1814 e 1815” spiega Charles Bonaparte, nel bollettino illustrativo che accompagna l’emissione del francobollo che l’Italia dedica all’imperatore francese. Il ritratto “Napoleone Re d’Italia”, realizzato da Andrea Appiani tra 1806 e 1808 e conservato presso la Pinacoteca della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, rappresenta con estrema naturalezza Napoleone nel giorno della sua incoronazione a Re d’Italia, avvenuta il 26 maggio del 1805 nel Duomo di Milano. Il Regno italico è indicato da alcuni storici come il nucleo del successivo Regno d’Italia, costituito nel 1861.

La Federazione conta sul lavoro del Comitato Scientifico presieduto dal professor Jacques-Olivier Boudon, ed analizza l’opera di Napoleone attraverso una visione di dimensione europea, assegnando al patrimonio di quell’epoca un ruolo chiave nell’interpretazione condivisa della nostra storia comune. Una rete di musei supporta l’azione della Federazione e del suo Itinerario. In Italia, la Federazione collabora in questo anno con il Comitato del Bicentenario Napoleonico, presieduto dal professor Luigi Mascilli Migliorini, membro del Comitato Scientifico.

Lucca

Portoferrario

Il francobollo italiano ha il valore della tariffa B zona 1 pari a 1,15 euro e una tiratura annunciata di cinquecentomila esemplari stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato in fogli da quarantacinque.

Il sito delle Città Napoleoniche

 

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