“Al di là del mare”: l’ultimo film del regista CarloAlberto Biazzi conquista il cuore dell’antico borgo di Biassa, in Liguria [VIDEO]

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Giovanni Bosi, La Spezia

Un lavoro che nasce dal cuore del regista e che trova nel sentimento della gente di Biassa il suo valore aggiunto. E’ il film “Al di là del mare” firmato da CarloAlberto Biazzi, storia ambientata nel secondo dopoguerra da cui traspare “il coraggio di rialzarsi, la forza di affidarsi alla terra a al mare, beni meravigliosi che non tradiscono mai e di cui la Liguria può andare fiera”. La presentazione è avvenuta alla Spezia, nella cornice del Museo CAMec.

 

(TurismoItaliaNews) Alla fine del trailer, mostrato per la prima volta, quando si riaccendono le luci in sala ci vuol poco per rendersi conto che tanti degli spettatori hanno gli occhi lucidi. Nei pochi (bellissimi) frammenti mostrati per presentare il film in attesa del suo completo debutto ufficiale, hanno ritrovato il loro borgo, le storie dei loro nonni, le vicende di una terra che ha dato tanto, dove attaccamento e passione sono valori ancora forti quanto il virtuosismo di paesini indomiti in una natura spettacolare. Il regista CarloAlberto Biazzi, che ha scritto questa storia originale attingendo alla sua esperienza personale e dunque a spaccati di vita reale del Paese e della Liguria, non ha avuto dubbi nell’incardinare proprio in questa regione il racconto poetico e drammatico di un bambino che perde il padre e, attraverso i racconti favolistici del nonno, riesce a trovare il coraggio di andare a cercarlo.

“Al di là del mare”: l’ultimo film del regista CarloAlberto Biazzi conquista il cuore dell’antico borgo di Biassa, in Liguria

Il regista CarloAlberto Biazzi

Liguria, ma in particolare lo Spezzino e più in dettaglio Biassa, il paese dell’arenaria durissima, a due passi dalle Cinque Terre e dove da tempo immemorabile si coltivano i vigneti di Tramonti, dando vita a quei vini eroici che dona la Liguria. Un paese immutato nel tempo e dove la magia del passato si incrocia con la volontà della Pro loco di renderlo nuovamente protagonista sulla scena del turismo di qualità. Così l’opportunità offerta dalla produzione della Remor Film e dal giovane regista cremonese CarloAlberto Biazzi, regista di quel “Il padre di mia figlia” presentato a Cannes nel 2017 e vincitore del Premio della giuria all’Around International Film Festival di Berlino, è stata colta al volo. Partendo dalla Film Commission Genova, l’intuizione di Luca Natale, la totale disponibilità di Andrea Cidale, l’entusiasmo della Pro loco presieduta da Nausicaa Pomini, l’adesione incondizionata della gente del borgo e il sostegno del Comune di La Spezia, hanno prodotto il miracolo: rendere Biassa la location perfetta della storia del cuore di CarloAlberto Biazzi.

Il lavoro di Biazzi è girato peraltro non solo a Biassa, ma anche tra i boschi del Telegrafo e Lerici, più qualche ciak in Toscana, e ha tra i suoi interpreti storici volti del cinema italiano come Eros Pagni e Serena Grandi, fortemente voluti dal regista. Ambientata nella Liguria di Levante del secondo dopoguerra, la storia annoda i fili delle vicende umane di chi resta, vivendo di quello che danno la terra e il mare, e di chi, più giovane, se ne va, cercando fortuna oltremare. Gli altri, bravissimi quanto convincenti attori sono Marco Iannone, Rossella Pugliese, Claudia Scaravonati e i piccoli Gabriele Taurisano e Gabriele Casavecchia (spezzino con la famiglia di Biassa). E il casting non ha evidentemente escluso altri abitanti del borgo. Ne è nata, neanche a dirlo, un’opportunità di valorizzazione territoriale e promozione turistica del comprensorio.

BiassaBiassa

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“Viviamo in un territorio ricco di storia e significati, dove c’è un intreccio di valori profondi – commenta il sindaco della Città di La Spezia, Pierluigi Peracchini – è stato un piacere essere la location del film di CarloAlberto Biazzi, al quale auguriamo i successi che merita, anche per gli abitanti di Biassa”. “E’ stato un grande onore avere la possibilità e l’opportunità di girare a Biassa – aggiunge l’assessore Maria Grazia Frijia, titolare delle deleghe al turismo e alla promozione della città – stiamo lavorando per la valorizzazione del nostro territorio e questa produzione si è inquadrata perfettamente nelle azioni di marketing che tutte le destinazioni turistiche devono fare. La stessa Pro loco di Biassa ha lavorato moltissimo per rilanciare un borgo magico. Il nostro è un impegno per valorizzare quella che il nostro sindaco ha definito ‘bellezza da vivere’”,

Per scrivere “Al di là del mare”, Biazzi ha ascoltato i racconti di quegli ormai pochi testimoni del periodo in cui si sviluppa la vicenda del film, custodi di aneddoti, favole, proverbi, ninne nanne, di un patrimonio culturale e di saggezza contadina che affonda le sue radici nella notte dei tempi. E non è quindi un caso che Biazzi, per scrivere la sceneggiatura, sia partito da un nonno, figura che lui non ha avuto la fortuna di conoscere e della quale ha sempre sentito la mancanza. “Uno dei miei nonni — racconta CarloAlberto - era un partigiano, credeva nella libertà, l’altro ha capito che la terra non lo avrebbe tradito e le ha data fiducia, Si chiamavano Fiorino a Giovanni, da loro avrei imparato molto. Forse il bambino del film sono io”. A questo si unisce il desiderio di raccontare un luogo, con le sue peculiarità, suoi accenti, i suoi cibi, la sua gente e i suoi costumi. E cosi ci inoltriamo in un paese dell’entroterra, dove troveremo il mercante, la donna che prepara la pasta, il padre di famiglia che parte in cerca di fortuna, la sofferenza e il peso di essere adulti in un mondo devastato e la voglia di vivere di un bambino che, attraverso i racconti del nonno, impara a conoscere un mondo che non ha mai visto”.

La presentazione del film al Museo CAMec

La presentazione del film al Museo CAMec

La presentazione del film al Museo CAMec

Il debutto ufficiale del film (che tecnicamente è un “corto”, ma con tutte le carte in regola per essere considerato un film vero e proprio) è atteso per il 2022 e tutti auspicano che possa anche generarsi quel cineturismo che altre località hanno conosciuto. Perché qui è ben più di un set: è tutto autentico. Compresa quella casa di Biassa in cui si dipana la storia della famiglia: mobilio, soprammobili, condizioni di manutenzione sono quelle del periodo storico di riferimento. “Quando abbiamo appreso i contenuti della storia di CarloAlberto Biazzi – ammette Luca Natale – non abbiamo avuto dubbi nel pensare che Biassa fosse la location perfetta”. E così ha pensato poi anche la produzione, con CarloAlberto entusiasta per la bellezza del paese e di quanto esprimeva. “L’amore per il nostro territorio e la passione per l’accoglienza – aggiunge Andrea Cidale, titolare insieme alla moglie Francesca della guest house ‘Pietra di Mare’ – ci guidano in questa stimolante attività, che contribuisce nel suo piccolo alla vitalità del nostro antico paese”.

Sinossi del film. Ambientato nel dopoguerra, racconta la storia di una povera famiglia che vive nell’entroterra ligure. Una famiglia composta dal nonno, il papa, la mamma e il piccolo Nicola. Il padre Giovanni si reca a Genova e si imbarca verso Buenos Aires per cercare lavoro e per mandare soldi alla famiglia. Una tempesta fa affondare la nave, molti dispersi, di Giovanni non si trova più traccia. La notizia arriva al villaggio e, nella loro disperazione, la moglie e il nonno non sanno come dirlo al bambino, tanto affezionato a suo padre. Decide di farlo il nonno, attraverso le sue rocambolesche storie, favole immaginarie che racconta al suo nipotino per fargli conoscere un mondo che non ha la possibilità di vedere. Gli dice che il suo papa è stato portato via dal mare. Nicola però non accetta questa situazione. Lui non ha mai visto il mare, lo conosce soltanto attraverso i racconti del nonno e si arrabbia. Si arrabbia a tal punto che decide di andare a salvarlo. Così grazie a uno scherzetto di Cecco, il teppistello del paese, si nasconde su un carretto che porta i viveri al villaggio e si ritrova in un bosco. Deciso a trovare il mare e suo padre, inizia il viaggio che lo porterà a diventare un adulto.

La casa di Biassa in cui sono state effettuate le riprese del film

La casa di Biassa in cui sono state effettuate le riprese del filmLa casa di Biassa in cui sono state effettuate le riprese del film

La casa di Biassa in cui sono state effettuate le riprese del filmLa casa di Biassa in cui sono state effettuate le riprese del film

 

 

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