Sostenibilità, parola magica? Beni culturali e musei al centro del Forum di Viareggio promosso dalla onlus Greenaccord

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Giovanni Bosi, Viareggio / Toscana

Sostenibilità, parola magica? No, piuttosto una condizione ormai indispensabile. Qualsiasi settore della società odierna è chiamao a confrontarsi sul tema e diversi attori ormai la applicano come best practices e, di fatto, come un fiore all’occhiello. Non sono esclusi beni culturali e musei, chiamati nella valorizzazione e nella gestione ad applicare una transizione ecologica condivisa. Il tema, sicuramente appassionante quanto complesso, è stato al centro del forum tra operatori, esperti, imprenditori e giornalisti svoltosi a Viareggio. A firmare l’appuntamento, neanche a dirlo, è stata Greenaccord.

 

(TurismoItaliaNews) Neanche a dirlo perché la tematica ambientale e la sensibilizzazione del mondo dell’informazione, sono la mission della Onlus che da sempre stimola i giornalisti italiani a seguire l'attualità con lo scopo dell’approfondimento e dunque della formazione. “Il tema ambientale ha bisogno della totalità del contributo e della condivisione, perché la sensibilità ambientale diventi sostenibilità reale” ha sottolineato il presidente Alfonso Cauteruccio. “Le regole del caos. La sostenibilità, la valorizzazione e la gestione dei beni culturali e dei musei per una transizione ecologica condivisa” è stato il fil rouge che ha legato i tanti interventi qualificati al Forum.

Il presidente di Greenaccord, Alfonso Cauteruccio

“La transizione ecologica legata ai beni culturali e ai musei non si rivolge solo alla tutela e alla valorizzazione in chiave sostenibile, ma anche a una gestione virtuosa e alla sollecitazione di nuovi stili di vita in cui qualunque attività antropica sia in armonia con la natura” ha sottolineato Cauteruccio nella sua introduzione. L’appuntamento è stato organizzato dall’associazione Onlus in collaborazione con la Fondazione Carnevale di Viareggio e Omina, con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti – Consiglio Regionale della Toscana, per sollecitare riflessioni sulla coscienza ambientale e sulla responsabilità ecologica, “anche in relazione al contesto geopolitico ed economico globale, nonché sul ruolo e sulla responsabilità dei media nei confronti delle tematiche ecologiche, offrendo ai giornalisti la possibilità di conoscere le più attuali esperienze scientifiche, tecnologiche, artistiche, culturali e sociali volte alla sostenibilità ambientale” ha aggiunto ancora Cauteruccio, che firmato la direzione scientifica insieme a Maurizio Vanni, museologo, specialista di biomuseologia all’Università di Pisa.

Il contributo e l’esperienza che arriva dal segmento dei beni culturali sono estremamente interessanti, perché se da un lato evidenziano l’attenzione al tema, dall’altro confermano la vitalità di questi soggetti, a partire dai musei che ormai sono costantemente dei “work-in-progress”, non più luoghi ingessati e tanto meno “polverosi”.

il direttore del Muse Museo delle Scienze di Trento, Michele Lanzinger

A fornire una riflessione sul patrimonio culturale fra esigenze di tutela, conservazione e fruizione sostenibile è stata Daniela Capra della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara, mentre l’architetto e museografo Pietro Carlo Pellegrini ha inquadrato i musei tra passato e futuro, tra restauro e allestimento. Decisamente intrigante l’intervento di Franco Achilli, architetto ed exhibit designer, che prendendo a riferimento l’affermazione “Si può fare” (vi dice nulla “Frankenstein Junior”?) ha dimostrato come allestimenti di mostre ed esposizioni temporanee sono ormai legati a doppio filo alla sostenibilità: una sfida irrinunciabile dai risultati incredibili, dove tutto a fine esposizione viene riciclato perché il suo progetto è stato pensato così…

E poi ancora la presidente della Fondazione Carnevale di Viareggio, Maria Lina Marcucci, con il racconto della tradizione del Carnevale e l’impegno per la sostenibilità, il lighting problem solver Carlo Albano sulle professional lighting solutions; la giornalista Christiana Ruggeri con una coinvolgente idea sui musei “da degustare e da indossare”; Sabrina Zuccalà, specialista in nanotecnologie e presidente di 4ward360; il direttore del Muse Museo delle Scienze di Trento Michele Lanzinger; l’ambasciatore Pietro Sebastiani, già direttore generale della Cooperazione italiana allo Sviluppo e rappresentante permanente presso le Nazioni Unite in Italia; la giornalista Anna Benedetto, che ha inquadrato ya tematica ambientale alla luce del Testo Unico di Disciplina dei Giornalisti; infine Maria Cristina Finucci, artista, architetta e designer, fondatrice del Garbage Patch State, con la sua esperienza-provocazione sul come l’arte può essere un potente strumento per stimolare comportamenti sostenibili.

 

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