Pueblos con Encanto 2024: la Spagna schiera Betancuria di Fuerteventura; Hita in Castilla-La Mancha, Nuevo Baztán e Peñíscola

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Eugenio Serlupini, Madrid

Cos’hanno in comune Betancuria sull’isola di Fuerteventura, Hita in Castilla-La Mancha, Nuevo Baztán a due passi da Madrid e Peñíscola nella regione Castelló-Castellón? Luoghi spagnoli non c’è dubbio, ma soprattutto borghi suggestivi inseriti nel Pueblos con Encanto, sotto i riflettori della promozione turistica attraverso la nuova iniziativa annuale del Correos. Ecco in che modo e perché vale la pena non perderseli...

 

(TurismoItaliaNews) Pueblos con Encanto, ovvero borghi imperdibili per tanti motivi. Piccolo è bello e andare alla scoperta di questi paesini tenuti a lustro quasi con cura maniacale dai loro abitanti, è il modo per migliore per conoscere la Spagna più autentica, quella che nel tempo ha saputo conservare le proprie caratteristiche e dove l’accoglienza è sacra. E’ dal 2016 che le Poste spagnole, Correos appunto, ogni anno mette in circolazione francobolli e cartoline postali con il francobollo applicato che rappresenta il medesimo soggetto, e per il 2024 l’onore di essere promossi nel mondo sono proprio Betancuria di Fuerteventura, Hita in Castilla-La Mancha, Nuevo Baztán nei pressi di Madrid e Peñíscola in Castelló-Castellón. Conosciamoli meglio.

Betancuria

Tra i borghi più belli di Spagna, sull’isola di Fuerteventura Betancuria è il primo nucleo abitato fondato dai colonizzatori spagnoli e prende il nome dal conquistatore normanno Jean de Béthencourt, che l’ha fondata nel 1405 costruendo alloggi per i militari e una cappella. Da quel momento è diventata il capoluogo di Fuerteventura e delle Isole Canarie in quanto sede dei primi organi governativi, religiosi e amministrativi dell'arcipelago. Con più di 600 anni di storia, questo borgo rappresenta la storia vivente dell’isola e in qualche modo dell’arcipelago.

Storia, cultura e tradizione sono palpabili in ciascuna delle sue stradine ed edifici, che l’ha rendono una tappa obbligata per migliaia di turisti che visitano Fuerteventura ogni anno. La cittadina, così come la spiaggia della Valle e la Vega de Rio Palmas, sono luoghi dal fascino particolare che non lasciano nessuno indifferente.
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Hita

In Castilla-La Mancha, Hita - ai piedi di una collina che domina il corso dei fiumi Henares e Bardiel deve gran parte del suo splendore culturale e patrimoniale al marchese di Santillana, Iñigo López de Mendoza. La testimonianza più importante è la cinta muraria che cingeva la città arrivando fino al castello. La Puerta de Santa María, l’unica che si è conservata, è l’emblema della città e l'ingresso al centro nevralgico del borgo antico: realizzata in pietra bianca ha una presenza maestosa, a dimostrazione della sua importanza come simbolo e per il suo utilizzo.

Tra i luoghi sacri spiccano le rovine di San Pedro; San Juan Bautista, esempio di stile gotico mudéjar, si distingue per il fonte battesimale scolpito alla base, il presbiterio inferiore e i dipinti della Deposizione dalla Croce del XVII secolo. La Plaza Mayor o Plaza del Arcipreste era un mercato nel Medioevo. Ai piedi delle mura c’è El Palenque, dove nel mese di luglio si rievocano tornei e giostre di antico regime, risvegliando il periodo medievale dalla memoria di Hita. L’architettura sotterranea si intreccia con la viticoltura e soprattutto è collegata alla comunità ebraica: le cantine danno vita infatti ad una città nascosta al di sotto del centro storico, creata per custodire i vini in antichi orci di terracotta. Non a caso il territorio è costellano di osterie e vinerie che rendono il paese così caratteristico.
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Nuevo Baztan

Nuevo Baztán, a poca distanza dalla Capitale, costituisce un esempio unico di assetto urbanistico grazie al progetto di rinnovamento promosso dal politico e uomo d’affari Juan de Goyeneche, vissuto tra il 1656 e il 1735. Acquistati i terreni vicini all’attuale Olmeda de las Fuentes, li trasformò nel più avanzato complesso industriale del suo tempo, precursore della grande attività di modernizzazione ed industrializzazione della Spagna intrapresa dai primi re Borboni e delle future fabbriche borboniche.

La cittadina è stata costruita tra il 1709 e il 1713 ex novo, come centro industriale con l'intenzione di trasformare in un’azienda reale le teorie economiche sostenute dal colbertismo, politica economica nata in Francia e che si diffuse rapidamente in diversi Paesi europei. Intenzione che si ritrova nella struttura reticolare delle sue strade, perpendicolari l’una all’altra, a differenza di quanto si trova in altre innumerevoli città spagnole. Tutto si sviluppa intorno al bellissimo palazzo barocco progettato dal più famoso architetto dell'epoca, José de Churriguera (1665-1725), che dà il nome allo stile barocco spagnolo Churriguerismo. Anche in questa occasione l'artista ha utilizzato uno stile più austero. Senza dubbio, è una visita che vale la pena: il suo bellissimo cortile rettangolare, circondato da archi e scalinate, è una delizia per gli occhi.
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Peniscola

Il Castello dei Templari di Peñíscola, in Castelló-Castellón, è uno dei meglio conservati di tutto l’occidente. Costruito sui resti dell’antica cittadella araba, è stato eretto con muri di pietra lavorata e stanze con volte a botte. Benedetto XIII, al secolo Pedro Martínez de Luna, membro di una delle più illustri famiglie feudali della Corona d’Aragona, passato alla storia come l’antipapa, dopo il suo trasferimento a Peñíscola nel 1411, trasformò il castello da fortezza in palazzo e biblioteca pontificia. Gli spazi sono visitabili insieme al Parco dell’Artiglieria, che circonda la fortezza dal lato marittimo.

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