VENETO | Festival del Viaggiatore, ogni vita è un viaggio: “Follia” è il tema della decima edizione itinerante

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A Possagno il 27 settembre, a Bassano del Grappa il 28, a Riese Pio X il 5 ottobre, a San Zenone degli Ezzelini il 6, a Maser l’11 e a Borgo Antico di Asolo il 12 e 13 ottobre. Giunto alla decima edizione, il Festival del Viaggiatore, ideato e organizzato dall’associazione InArtEventi – cultura in movimento, animerà i borghi e luoghi tra i più belli e suggestivi del Veneto. Un format originale e alternativo, che ha al centro il viaggio come metafora della vita.

 

(TurismoItaliaNews) Un festival di storie, percorsi, esperienze e incontri che partirà da Possagno il 27 settembre. La manifestazione è un evento turistico culturale che promuove il territorio attraverso l’arte e la cultura e permette una fruizione innovativa dei luoghi, contestualizzando l’elemento culturale al loro interno. Grazie a questa rassegna è possibile scoprire ville, giardini, barchesse e palazzi appartenuti ad artisti e personaggi del passato. Il viaggio è inteso come metafora della vita ed è per questo che i luoghi e gli itinerari proposti non sono fini a sé stessi ma contenitori e coprotagonisti di un’esperienza o di una storia. Il decimo compleanno del Festival del Viaggiatore è all’insegna della follia. Una direzione di viaggio che in realtà è il fil rouge di tutte le nostre edizioni, alla ricerca di qualcosa di diverso, di nuovo, di bello che possa riannodare i fili di un mondo che sembra impazzito, sempre più tecnologico ma lontano dall’umano, sempre più connesso eppure più parcellizzato, sempre più ricco di occasioni di dialogo eppure più chiuso, più polarizzato, più conflittuale. In questo mondo impazzito una nuova follia, piuttosto che una logica razionale ma priva di immaginazione, può essere la bussola.

“Il tema della decima edizione del Festival del Viaggiatore è la ‘Follia’, declinata nei suoi diversi significati: come capacità di pensare ed agire fuori dagli schemi per trovare nuovi modi di essere, nuovi significati, nuove soluzioni ai problemi – afferma Emanuela Cananzi, direttrice del Festival del Viaggiatore – è anche la capacità di dare un senso e un valore a ciò che è diverso, in apparenza disfunzionale e lontano, inclusa la neurodivergenza; la follia è una delle radici della creatività, non solo arte e poesia ma modi di vivere la professione, l’impresa, la vita stessa. Folle è anche il periodo che stiamo vivendo, tra guerre, crisi umanitarie, cambiamenti climatici, imperscrutabili violenze degli uomini sulle donne, un vortice di mali proprio quando l'umanità sembra toccare l'apice dello sviluppo con tecnologie sempre più sofisticate e potenti. Quale follia ci salverà dai veri folli?”.

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