Il Bel Paese si affida a Bressanone-Brixen, Valnerina, Tricarico e Burano per promuovere il turismo e le bellezze italiane
Eugenio Serlupini, Roma
L’Italia torna a promuoversi con i francobolli. L’argomento è il turismo e le testimonial per il 2015 sono Bressanone in Alto Adige, la Valnerina in Umbria, Tricarico in Basilicata e l’Isola di Burano in Veneto. Quattro luoghi famosissimi, ciascuno per le sue peculiarità artistiche, culturali, storiche ed ambientali, ai quali si accompagna con un quinto francobollo un manifesto storico dell’Enit realizzato da Carlo Dradi nel 1963.
(TurismoItaliaNews) Quattro francobolli da 0,80 euro – oltre al quinto dedicato all’agenzia nazionale – equamente distribuiti tra nord, centro e sud Italia nello spirito che caratterizza questa serie annuale distribuita a partire dal 1974 negli uffici postali del Bel Paese.
Per Bressanone viene presentato uno scorcio della piazza Palazzo Vescovile con il Duomo sullo sfondo. Il dentello postale, tuttavia, non ha mancato di sollevare polemiche per la scelta di indicare il solo nome in italiano e non anche quello tedesco di Brixen, che compare invece correttamente sull’annullo “primo giorno di emissione” utilizzato il 10 aprile, in ossequio al bilinguismo. Più che una svista, una conferma del pressappochismo della Filatelia di Poste Italiane, ormai lanciata più sui francobolli sempre più sfacciatamente pubblicitari che su quello destinati a “produrre” cultura.
“Nel territorio di Bressanone, ovvero Brixen in tedesco e Persenon/Porsenù in ladino – ricorda il sindaco Albert Purgstaller - la presenza umana risale ad oltre 10.000 anni fa. I primi insediamenti infatti si ebbero già nel mesolitico e poco dopo l'inizio dell'era volgare legionari romani e proprietari di ville erano ormai accasati lungo la confluenza dei fiumi Isarco e Rienza. Il connubio con la Plose, la montagna di casa che raggiunge quota 2.576 metri, attrae numerose presenze in città. La località sciistica ed escursionistica offre uno spettacolare panorama sulle cime delle Dolomiti, patrimonio mondiale Unesco, ed è apprezzata non solo dagli amanti dello sport e della montagna ma anche dalle famiglie”.
Il Bosco Italia sull'altopiano di Castelluccio e, sopra, una veduta delle Cascate delle Marmore
Il francobollo dedicato alla Valnerina è invece una pasticciata composizione, niente affatto accattivante e che non rende giustizia a due luoghi straordinari: da una parte la Cascata delle Marmore e dall’altro l'altopiano di Castelluccio. “Uno splendido territorio ricco di natura, storia, tradizioni popolari e gastronomia, una vallata verde e rigogliosa. Tutto questo è la Valnerina, una valle di 70 km, che gode dell'ampio abbraccio di decine di altre rasserenanti valli e delle trasparenti carezze di torrenti vivaci, che scendono sui bei fianchi di verdissime montagne” sottolinea Angelo Aramini, responsabile del Servizio Turistico della Valnerina, nel bollettino illustrativo che accompagna l’emissione della serie di francobolli.
Tricarico si caratterizza per la Torre Normanna ed il Monastero di Santa Chiara che dominano il paesaggio. Situata a 698 metri sul livello del mare, tra la provincia di Potenza e quella di Matera, il suo territorio si estende dalla valle del Basento a quella del Bradano, punto di passaggio tra la montagna a ovest e la collina a est. “Sede vescovile dal 968, presenta un centro storico medievale tra i più importanti della Basilicata ed un prezioso patrimonio d'arte, storia e tradizioni – spiegano all’unisono il sindaco Angela Marchisella e l’architetto Sabrina Lauria, referente del locale Gruppo Fai - il turista che visita Tricarico non solo apprezza la ricchezza del patrimonio di arte, storia e tradizione, ma è accompagnato e catturato dai sapori e dalle fragranze dei prodotti e dei piatti tipici della tradizione locale”. Tra le eccellenze, l’ampia scelta di salumi di produzione artigianale, i formaggi, l'olio, il miele, il pane ricavato da farine biologiche e cotto a legna, prodotti ottenuti senza alterazioni e sofisticazioni.
Le caratteristiche casette colorate di Burano e, in alto, il bel panorama di Tricarico
E poi l’Isola di Burano, raffigurata con un canale dell'isola, delimitato dalle tipiche case vivacemente colorate. “Burano è la più famosa tra le isole della laguna di Venezia – sottolineano Marco Molin, presidente del Centro Studi Torcellani, e Matteo Regazzo, delegato di zona per la Municipalità di Venezia - Murano – Burano - il suo toponimo deriverebbe da Borea, il vento di Bora che soffia forte da settentrione e la sua storia si intreccia con quella del territorio lagunare circostante legato alla vicina Torcello. Burano viene soprannominata ‘la perla della laguna veneta’. Giungervi è un'esperienza affascinante che riveste tutta la bellezza di un itinerario verso un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e dove lo sguardo verso il passato si unisce alla volontà di osservare il futuro con fiducia ed orgoglio”.
Infine il manifesto storico dell’Enit, uno di quelli che sono stati, fin dagli anni '20 del Novecento, uno degli strumenti più efficaci per la promozione delle bellezze d'Italia. “Quelli editi dall'Ente istituito nel 1919 – spuega Cristiano Radaelli, commissario straordinario dell’Agenzia nazionale del turismo - sono entrati a far parte della storia del manifesto italiano, sia per la grande qualità delle immagini e della grafica, ma anche per il nome degli autori che li hanno firmati, a conferma che si trattava spesso di veri e propri manifesti d'autore di notevole pregio”. Quello scelto quest’anno riproduce un'immagine simbolica dell'Italia, del suo patrimonio artistico, delle sue terre, mari e monti, datata 1963, di un noto illustratore pubblicitario, Carlo Dradi.
“Allora come ora, il ‘sogno italiano’ il nostro Paese continua a richiamare milioni di turisti stranieri provenienti da mercati fidelizzati ma anche nuovi ospiti in arrivo da aree lontane, in forte crescita economica e culturale – sottolinea Cristiano Radaelli - la sfida con la globalizzazione significa competizione per l'Italia con più di 170 nazioni, ognuna con le sue risorse turistiche ed il suo fascino e con un'offerta che cresce di anno in anno. Significa 1,138 miliardi di arrivi internazionali nel 2014, secondo i dati diffusi nel Barometro di gennaio, con un incremento del 4,7% ed un trend in crescita del turismo nel mondo stimato del 4% circa per l'anno in corso. La differenza la faranno le nuove tecnologie: oggi ben oltre il 50% di questi viaggiatori usa il web, in gran parte da mobile, per individuare, selezionare e acquistare un viaggio o un pernottamento. Anche in Italia il turismo raccoglie la fetta più grande del fatturato di acquisti online, generando quasi il 40% del giro di affari dell'ecommerce del nostro Paese. Noi dobbiamo misurarci con queste sfide non solo coscienti di possedere un asset turistico che nel suo insieme è senza pari, ma convinti che possiamo offrire qualcosa in più: una grande esperienza e una lunga tradizione come Paese che da secoli è luogo d'incontro per il mondo intero”.
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