DA VEDERE Nel Castello Carlo V di Lecce la mostra internazionale sulle torture medievali
(TurismoItaliaNews) Le sale espositive del Castello Carlo V di Lecce ospitano dall’11 luglio 2015 al 10 gennaio 2016 la mostra internazionale sugli antichi strumenti di tortura medievali. Promossa dal raggruppamento temporaneo di imprese Theutra, Oasimed, Novamusa e patrocinata dal Comune di Lecce, è stata ospitata in varie nazioni tra le quali Spagna, Portogallo e Malesia e visitata da più di un milione di persone in altre sedi espositive.
Attraverso fedeli ricostruzioni di strumenti di tortura, utilizzati nell’epoca medievale ed anche nei processi inquisitori, si esaminano i motivi ed i mezzi con i quali per secoli l’uomo ha inflitto torture ad altri uomini. Perfetta è l’ambientazione nel Castello Carlo V che ricrea un’atmosfera adeguata all’intera esposizione. In mostra oltre cinquanta strumenti di dolore e morte, dalla sedia inquisitoria alla garrota, dalla “Veglia” o culla di Giuda, alla botte chiodata usata per uccidere Attilio Regolo, per arrivare a strumenti meno conosciuti.
Leggii ed illustrazioni tratte da antichi disegni racconteranno nel dettaglio l'utilizzo degli strumenti nel tempo, dal medioevo fino ai giorni nostri, esaminandone i motivi e il contesto storico. La mostra intende far riflettere lo spettatore e sensibilizzare l'opinione pubblica sulle atrocità delle torture e la violazione dei diritti umani in un momento in cui queste tematiche tornano tristemente agli onori della cronaca quotidiana. Un invito a ricordare per non dimenticare Cesare Beccaria, nel pieno ‘700 illuminista, così si esprimeva nel suo “Dei Delitti e delle Pene”: “Parmi assurdo che le leggi che sono l’espressione della pubblica volontà, che detestano e puniscono l’omicidio, ne commettono uno esse medesime e per allontanare i cittadini dall’assassinio, ordinano un pubblico assassinio”.
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