TORINO | "Da Botticelli a Mucha. Bellezza, natura, seduzione”: ai Musei Reali mostra tra Rinascimento e primo Novecento

Un viaggio attraverso le diverse forme di rappresentazione della bellezza nel corso dei secoli che, tra Rinascimento e primo Novecento, ha trovato le più varie declinazioni. I Musei Reali di Torino e Arthemisia presentano nelle Sale Chiablese la mostra "Da Botticelli a Mucha. Bellezza, natura, seduzione”. Fino al 27 luglio 2025.
(TurismoItaliaNews) Con oltre 100 opere tra dipinti, disegni, sculture antiche e oggetti d'arte provenienti dai Musei Reali di Torino, dalle Gallerie degli Uffizi e da molte altre prestigiose istituzioni, la mostra spazia da magnifiche statue e bassorilievi archeologici di età romana, passando da Botticelli e Lorenzo di Credi – di cui vengono messi a confronto due incredibili capolavori – proseguendo con opere rinascimentali; un excursus per temi che toccano il mito, il fascino dell'antico, la natura e l'universo femminile, fino ad arrivare all'inizio del Novecento con la seduzione delle opere di Alphonse Mucha, maestro dell'Art Nouveau.
Tra i capolavori in mostra, la Venere di Botticelli della Galleria Sabauda e la Giovane donna con l'unicorno di Luca Longhi da Castel Sant’Angelo. La mostra contiene anche preziosi focus su figure femminili straordinarie quali la Contessa di Castiglione, figura emblematica di fine Ottocento, nobildonna di rara bellezza e seducente agente segreto, o ancora principesse e regine di Casa Savoia. Vengono anche svelate, per la prima volta, le indagini diagnostiche realizzate sulla Venere di Botticelli, da cui si potranno scoprire i pensieri e i ripensamenti dell’artista.
Contestualmente, in occasione della mostra è esposto nel nuovo Spazio Leonardo, al primo piano della Galleria Sabauda, lo splendido Volto di fanciulla, disegno autografo di Leonardo da Vinci realizzato tra il 1478 e il 1485 circa, proveniente dalla Biblioteca Reale (l'opera è visitabile previo acquisto del biglietto combinato Mostra + Musei Reali e/o dei soli Musei Reali).
Prodotta dai Musei Reali di Torino e da Arthemisia, la mostra è curata da Annamaria Bava.