COMPAGNIE | Nuovo record per Tap Air Portugal: a ottobre superati gli 11,9 milioni di passeggeri annuali

Nuovo record per Tap Air Portugal: il vettore portoghese membro di Star Alliance ha messo a segno un nuovo importante risultato: lo scorso ottobre, due mesi prima della fine dell'anno, ha superato il numero totale di passeggeri trasportati registrati sull'intero 2016. Da gennaio a ottobre 2017, la compagnia ha ospitato sui propri aeromobili oltre 11,9 milioni di passeggeri, mentre nel 2016, considerando l'intero anno, ne erano stati trasportati 11,7 milioni.
(TurismoItaliaNews) Ottobre è stato il mese in cui il vettore quest'anno ha registrato il miglior load factor, raggiungendo una media di 87,2% posti occupati, per un incremento di 1,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2016. Il mese scorso 1,3 milioni di passeggeri hanno volato con Tap, il 15% in più rispetto a ottobre 2016. L'incremento in termini di numero di passeggeri trasportati si è registrato soprattutto sulle rotte europee: oltre 130.000, +18% rispetto al 2016. La crescita è rimasta costante nel corso dell'intero anno e ciò è stato possibile grazie agli investimenti nel retrofit dei propri aeromobili che, oltre a rendere il viaggio più confortevole, ha anche permesso di aumentare il numero di posti offerti.
Ottimi i risultati anche sulle rotte statunitensi, mercato in cui Tap ha aumentato fortemente le proprie attività, con un incremento di oltre il 14% di passeggeri trasportati rispetto a ottobre 2016. Sulle rotte brasiliane il vettore ha raggiunto il load factor più elevato dell'intero network, con una media del 92,2% di posti occupati - 4,3 punti percentuali in più rispetto a ottobre 2016.
Fondata nel 1945, Tap Air Portugal è membro di Star Alliance. Il suo hub di Lisbona è una porta d'ingresso verso l'America Latina e l'Africa, due mercati in cui si è affermata come il vettore di riferimento, e verso il Nord America. Attualmente Tap serve 84 destinazioni in 34 Paesi del mondo, ai quali si affiancano altre destinazioni raggiunte attraverso accordi di code-sharing con compagnie aeree alleate.