Salamanca, la città Unesco dalle due Cattedrali e dalle mille sorprese: dall’hornazo alla movida notturna
Non una, ma sono ben due le cattedrali che dominano lo skyline di questa città della Spagna, famosissima anche per molto altro. Non è un caso, del resto, se il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dall’Unesco. Perdersi lungo le sue strade significa percorrere secoli di storia, arte e conoscenza. Perché Saragoza conserva una accanto alle altre testimonianze romaniche, gotiche, moresche, rinascimentali e barocche. A partire dalle suggestioni che evoca la Plaza Mayor, con le sue gallerie e i suoi portici. E le tante altre sorprese…
(TurismoItaliaNews) Antica città universitaria a nord-ovest di Madrid, nella Comunità Autonoma di Castilla e León, Saragoza è una di quelle città spagnole che non puoi fare a meno di vedere e di vivere. Conquistata per la prima volta dai Cartaginesi nel III secolo a.C. , è diventata poi un insediamento romano prima di essere governato dai Mori fino all'XI secolo. L’università, una delle più antiche d'Europa, ha raggiunto il suo apice durante l’età d’oro della città. A partire dal ponte romano che attraversa il fiume Tormes a sud-ovest della città, numerose strutture testimoniano ancora la storia bimillenaria dell’antica Salmantica.
Le due cattedrali “incollate” l’una all'altra dal sedicesimo secolo, sono i gioielli del capoluogo e della sua provincia. La prima, la Cattedrale di Santa María o Cattedrale Vecchia, è dedicata a Santa María de la Sede e fu costruita tra il dodicesimo e il tredicesimo secolo. Con l’ascesa dell’Università di Salamanca, la vecchia cattedrale diventa piccola, bassa e buia; così, con l’appoggio dei Re Cattolici, intorno al 1513 inizia la costruzione della nuova cattedrale, inaugurata nel 1733. A proposito: sulla Porta di Ramos della Cattedrale Nuova cercate la figura di un astronauta scolpito nella pietra, per poi salire sulle torri attraverso la visita “Ieronimus” per vivere un’esperienza unica. E c’è anche molto altro da vedere.
Come i Palazzi Salina e Monterrey (XVI secolo) e soprattutto Plaza Mayor (1729-1755). Ma la città deve le sue caratteristiche più essenziali all'Università. Il notevole complesso di edifici in stile gotico, rinascimentale e barocco, che, dal quindicesimo al diciottesimo assurse all'istituzione che si autoproclamò “Madre delle virtù, delle scienze e delle arti”, oggi fa di Salamanca un eccezionale esempio di antica università città del mondo cristiano, come Oxford e Cambridge. Basti considerare che la Scuola della Cattedrale di Salamanca esisteva già alla fine del dodicesimo secolo. Il più antico edificio universitario, ora utilizzata come Rettorato, è l'antico Hospital del Estudio costruito nel 1413, con l’ultimo elemento del programma edilizio iniziato nel 1533.
Salamanca offre uno dei più antichi esempi di strutture universitarie concepite come tali piuttosto che come collegi. Tuttavia, la città vantava anche molti college, che erano generalmente istituzioni di beneficenza con stretti legami con l'Università. La maggior parte di questi edifici si trova nel centro storico. Tuttavia, fanno parte della proprietà anche altri monumenti, situati nei dintorni del nucleo protetto. Sono tutti magnifici esempi di architettura religiosa appartenenti a stili diversi: le chiese romaniche di San Marcos, San Juan de Barbalos e San Cristóbal, i conventi di Las Claras e Santa Teresa, la chiesa gotico-rinascimentale di Sancti Spiritus e il Colegio de los irlandesi.
Non mancano i miti in una città così antica: l’Università “nasconde” una rana di pietra sulla facciata che si dice porti fortuna agli studenti; la leggenda racconta che nel palazzo della Casa de las Conchas si cela un tesoro; il giardino di Calisto e Melibea in realtà è legato a una storia letteraria; nella Grotta di Salamanca dicono che il diavolo insegnasse stregonerie...
Ma attenzione, perché nonostante il fatto che la città sia una delle maggiori attrazioni della provincia, il resto della geografia di Salamanca non è da meno. Uno di questi è il sito archeologico di Siega Verde, riconosciuta Patrimonio dell'Umanità nel 2010 per l’importanza delle sue incisioni paleolitiche. Alba de Tormes, Ciudad Rodrigo o Béjar, sono altre città apprezzate per i loro complessi storici, dove godersi strade, paesaggi e costumi. Da non dimenticare (neanche a dirlo) la gastronomia di Saragoza, che ha come protagonista l’hornazo, una torta salata ripiena di uova e altri gustosi ingredienti come il lombo di maiale o il salame. Questo cibo tipico dei pastori ha finito col diventare la ricetta tradizionale del cosiddetto Lunedì dell’Acqua, la festa che si celebra nella provincia il lunedì successivo alla Pasqua. Tra i prodotti tipici ci sono infatti anche gli insaccati e il prosciutto di Guijuelo.
Si capisce subito che parlare di Salamanca significa quindi parlare di cultura a tutto tondo. E quando scende la sera, la luce del tramonto dona agli antichi edifici una speciale sfumatura dorata grazie alla pietra con cui sono costruiti. E’ a questo punto che si fa spazio la Salamanca notturna con la sua movida…
A proposito di promozione turistica, nel 2021 la Spagna dedica un francobollo a Salamanca nell’ambito della serie “12 mesi, 12 francobolli”.
Per saperne di più
www.salamanca.es
www.spain.info/it
