Il segreto di pietra di Bassano in Teverina: il mistero irrisolto del campanile scomparso dentro la Torre dell’Orologio

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Giovanni Bosi, Bassano in Teverina / Lazio

Ci sono luoghi che sembrano usciti da un romanzo gotico, dove il tempo e la pietra custodiscono misteri che nessuno riesce a spiegare fino in fondo. Uno di questi si trova nell’alto Lazio, a Bassano in Teverina, piccolo borgo medievale arroccato sopra la valle del Tevere, a pochi chilometri da Viterbo e Orte. Qui, tra le stradine silenziose e i muri in peperino, si cela un enigma architettonico unico al mondo: un campanile romanico nascosto all’interno di una torre rinascimentale, dimenticato per secoli e riscoperto soltanto negli anni Settanta del Novecento. Un mistero ancora irrisolto e un caso unico al mondo.

 

(TurismoItaliaNews) La protagonista di questa storia è l’imponente Torre dell’Orologio, costruita intorno alla metà del XVI secolo. Alta circa venticinque metri, domina il panorama come una sentinella di pietra e custodisce, nel suo cuore, un tesoro che per secoli nessuno ha sospettato: il campanile dell’XI secolo appartenente alla vicina Chiesa di Santa Maria dei Lumi, di cui era parte integrante. Un campanile perfettamente conservato, decorato con bifore, trifore, colonne tortili e figure antropomorfe scolpite nella pietra, definite dagli esperti “campanile animato” per la loro vivace e inquietante presenza.

Il segreto di pietra di Bassano in Teverina: il mistero irrisolto del campanile scomparso dentro la Torre dell’Orologio

Il segreto di pietra di Bassano in Teverina: il mistero irrisolto del campanile scomparso dentro la Torre dell’Orologio

Il segreto di pietra di Bassano in Teverina: il mistero irrisolto del campanile scomparso dentro la Torre dell’Orologio

Il segreto di pietra di Bassano in Teverina: il mistero irrisolto del campanile scomparso dentro la Torre dell’Orologio

Come sia stato possibile che un’intera torre medievale sia stata inglobata, murata e nascosta all’interno di una struttura rinascimentale rimane ancora oggi un mistero irrisolto. Non esistono documenti che ne spieghino la ragione. Gli storici ipotizzano che, nel XVI secolo, una decisione improvvisa e inspiegabile abbia portato alla costruzione della nuova torre sopra quella antica, forse per motivi strutturali, forse per occultare qualcosa che doveva essere dimenticato. Un vero e proprio caso di “dannatio memoriae”, un oblio imposto a un monumento, come se il campanile fosse stato condannato a sparire agli occhi del mondo.

La sua riscoperta è avvenutae solo nel 1970, durante i lavori di consolidamento della Torre dell’Orologio. Gli operai, nel rimuovere parti di muratura, si sono trovati davanti una scena quasi surreale: all’interno della torre, perfettamente celata, si ergeva un’altra torre, più antica, elegante e intatta, con le sue finestre romaniche e le sue decorazioni in peperino. E’ stato come assistere alla riemersione di un monumento perduto nel tempo, una scoperta che ha lasciato stupefatti architetti e studiosi di tutta Europa.

Il segreto di pietra di Bassano in Teverina: il mistero irrisolto del campanile scomparso dentro la Torre dell’Orologio

Il segreto di pietra di Bassano in Teverina: il mistero irrisolto del campanile scomparso dentro la Torre dell’Orologio

Oggi, chi visita Bassano in Teverina può salire all’interno della Torre dell’Orologio e ammirare da vicino il campanile nascosto, un’esperienza che unisce stupore e mistero. Attraverso un ingegnoso sistema di specchi, è possibile osservare a tutto tondo le sue decorazioni interne, le colonne antropomorfe e i capitelli con motivi vegetali, testimonianza della maestria di artigiani forse provenienti dal Nord Italia. La visita regala la sensazione di camminare dentro un enigma: due torri concentriche, una dentro l’altra, separate da secoli di storia ma ancora perfettamente sovrapposte. A pochi passi, la Chiesa di Santa Maria dei Lumi completa l’atmosfera mistica del luogo. Costruita nell’XI secolo su un antico sito pagano, custodisce affreschi del Cinquecento e una sorprendente presenza di simboli templari: croci, gigli, nodi di Salomone e persino rappresentazioni del Baphomet, scolpite nei capitelli e negli stipiti in peperino. Un’eredità che alimenta ulteriormente le suggestioni e i misteri legati al borgo.

Bassano in Teverina, con la sua Torre dell’Orologio che nasconde un campanile millenario, resta un caso unico al mondo. Nessun altro luogo conserva un simile intreccio di epoche e simboli, un doppio monumento che sembra voler custodire un segreto inaccessibile. Gli studiosi continuano a interrogarsi sul perché di quella scelta, ma forse la risposta è proprio nella sua bellezza enigmatica: un monumento nato dall’incontro tra fede e mistero, tra luce e ombra, tra l’uomo e il tempo. Chi oggi sale fino alla sommità della torre e guarda verso la valle del Tevere, lo capisce subito: a Bassano in Teverina la storia non si limita a essere raccontata — si nasconde, si svela e continua a pulsare dentro la pietra. E peraltro c’è un filo invisibile che attraversa la Tuscia, l’Umbria e le valli del Lazio, intrecciando borghi, grotte, cascate e antichi segreti. Un filo che lega anche Bassano in Teverina.

Il segreto di pietra di Bassano in Teverina: il mistero irrisolto del campanile scomparso dentro la Torre dell’Orologio

Il segreto di pietra di Bassano in Teverina: il mistero irrisolto del campanile scomparso dentro la Torre dell’Orologio

Peraltro il borgo del “campanile nascosto” e delle pietre che raccontano misteri, è oggi parte attiva sia della Dmo Expo Tuscia ,sia del circuito culturale “Patrimoni Condivisi”, progetto che non si limita a promuovere il turismo, ma costruisce una rete viva di luoghi, storie e comunità, con l’obiettivo di far riscoprire un intero territorio come un unico grande patrimonio. Con l’adesione al circuito, Bassano in Teverina entra ufficialmente in un sistema che collega alcune tra le più affascinanti destinazioni dell’Italia centrale: dal Parco delle Cascate di Chia ai sotterranei di Orte, Narni, Rieti e Orvieto, fino al Bunker del Monte Soratte e alla Pro Loco di Rignano Flaminio. Una rete che invita a viaggiare con lentezza e curiosità, alla scoperta di una geografia nascosta, fatta di meraviglie sotterranee e panorami sospesi tra natura e storia.

L’idea alla base di Patrimoni Condivisi è semplice ma rivoluzionaria: incentivare la mobilità culturale tra i diversi siti, offrendo uno sconto simbolico di un euro sul biglietto d’ingresso a chi presenta un tagliando di un’altra struttura del circuito visitata entro l’anno. Un gesto piccolo, ma capace di generare un circolo virtuoso tra i borghi e di premiare chi sceglie un turismo consapevole, diffuso e sostenibile.

Il segreto di pietra di Bassano in Teverina: il mistero irrisolto del campanile scomparso dentro la Torre dell’Orologio

Bassano in Teverina: la tradizione a tavola

“Con queste iniziative – spiega il sindaco di Bassano in Teverina, Alessandro Romoli – rafforziamo la collaborazione con i territori vicini e offriamo ai visitatori la possibilità di vivere un’esperienza più ricca e completa, valorizzando le nostre eccellenze e promuovendo un turismo sostenibile”. Una dichiarazione che sintetizza lo spirito del progetto: non competizione, ma cooperazione culturale, per trasformare i piccoli centri in protagonisti di una rinascita condivisa. Ma Bassano in Teverina non si limita ad aderire: è un borgo che innova e ispira, tanto da essere stato insignito del Premio nazionale “Livio Scattolini” dall’associazione I Borghi più belli d’Italia. Il riconoscimento, consegnato a Corinaldo, nelle Marche, premia la visione amministrativa che ha saputo coniugare interventi pubblici e contributi privati per rigenerare il centro storico, restituendogli vita e funzione sociale.

Il sindaco Romoli ha voluto dedicare il premio all’intera comunità: “Questo riconoscimento ci riempie d’orgoglio e lo condividiamo con tutti i cittadini di Bassano. Abbiamo creduto sin dall’inizio che la rinascita fisica del borgo potesse coincidere con quella del senso di comunità. Oggi, se ci siamo riusciti, è grazie alla partecipazione e all’impegno di tutti”. Il piano di recupero ha permesso di riaprire spazi abbandonati, trasformandoli in luoghi d’incontro e cultura, e di riportare la vita nel cuore antico del paese. “Oggi Bassano in Teverina è più di un borgo – sottolinea da parte sua Vincenzo Peparello, presidente della Dmo Expo Tuscia - è un laboratorio di rinascita. La sua Torre dell’Orologio che custodisce il misterioso campanile romanico nascosto, un unicum mondiale, è diventata simbolo di un’identità ritrovata. Un luogo in cui il mistero e la memoria si intrecciano con la contemporaneità, e dove la bellezza non è solo da ammirare, ma da condividere”.

Il segreto di pietra di Bassano in Teverina: il mistero irrisolto del campanile scomparso dentro la Torre dell’Orologio

Il segreto di pietra di Bassano in Teverina: il mistero irrisolto del campanile scomparso dentro la Torre dell’Orologio

Nel centro storico si susseguono gli interventi per il recupero e la rifunzionalizzazione del patrimonio edilizio, spesso rimasto abbandonato per decenni a se stesso. Azioni concrete sono portate avanti direttamente dal Comune di Bassano in Teverina anche attraverso i finanziamenti messi a disposizione dal Pnrr, ma anche da parte di privati come l’imprenditore Giuseppe Mandica con la sua “Taverna del Drago” e la realizzazione di un albergo diffuso nel borgo.

 

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