Scoperte archeologiche, l’eccezionale ritrovamento della Balenottera sammarinese trova un’altra ribalta internazionale

Il suo nome scientifico è Titanocetus sammarinensis, ma ormai tutti la conoscono come “Balenottera di San Marino”, ovvero lo straordinario cetaceo risalente al periodo miocenico, i cui resti fossili furono rinvenuti nel 1897 in una cava di pietra in prossimità della vetta del Monte Titano. Per questo protagonista c’è adesso una nuova ribalta internazionale: la Repubblica di San Marino l’ha scelto come soggetto del francobollo per la serie “Scoperte archeologiche nazionali” che i Paesi europei emettono per l’anno 2025.
(TurismoItaliaNews) L’eccezionale ritrovamento ha da subito suscitato l’interesse della comunità scientifica internazionale. I reperti originali sono conservati nel Museo di Paleontologia e Geologia “G. Capellini” di Bologna, mentre l’emimandibola destra, il calco del cranio, delle coste e dell’emimandibola sinistra sono esposti nel Museo di Storia Naturale di San Marino. I reperti inclusi nella serie sottolineano l’importanza di preservare e valorizzare le testimonianze del passato, favorendo una maggiore consapevolezza per le generazioni future.
Poste San Marino celebra quest’anno l’eccezionale ritrovamento della Balenottera sammarinese con il francobollo Europa “Scoperte archeologiche nazionali”, tema che PostEurope ha deciso per il 2025 permettendo di mettere in luce il ricco patrimonio storico e culturale del Titano. Il francobollo da 2,45€ viene emesso l’11 febbraio in 24.000 esemplari, stmpato in minifogli da quattro valori con bandella a sinistra. La stampa è in offset a quattro colori, un Pantone e inchiostro invisibile giallo fluorescente a cura di Cartor Security Printing. Il bozzetto è realizzato da Monika Dattner.