Palazzo del Drago a Bolsena: cinquecento anni di storia tornano in vita grazie al Principe mecenate

Giovanni Bosi, Bolsena / Viterbo
Una storia complessa, ricca di colpi di scena e di nomi illustri. Ma la storia del Palazzo del Drago a Bolsena, sulle sponde del lago di origine vulcanica nella Tuscia viterbese, è soprattutto una vicenda che parla di bellezza e di passioni umane. Come quella che al principe Giovanni del Drago ha consentito di riportare all’originario splendore un edificio meraviglioso che è museo di se stesso. Inserito nel circuito delle Dimore Storiche Italiane, è tra i punti di forza della Dmo Expo Tuscia. Assolutamente imperdibile, ecco perché.
(TurismoItaliaNews) A due passi dalla rocca edificata a più riprese tra XI e XIV secolo, il Palazzo del Drago contribuisce a disegnare e rendere suggestivo lo skyline di Bolsena, l’antica Volsinii Novi e città del miracolo eucaristico. Da ovunque la si guardi, dal lago come dal territorio circostante, l’agglomerato spicca per i suoi edifici importanti, i campanili, le porte. La storia trasuda dalla pietra vulcanica con cui è stata modellata nel corso dei secoli. Tra le gemme c’è questa residenza gentilizia costruita per volontà di un personaggio straordinario, Tiberio Crispo (e infatti in origine si chiamava Palazzo Crispo) e poi rivisto ed ampliato nel corso dei secoli. Vissuto tra il 1498 e il 1566, lui è stato cardinale diacono di Sant’Agata nel 1544 e pure governatore di Bolsena in due riprese, dal 1540 al 1543 e di nuovo tra il 1553 e il 1562. Ma soprattutto è stato particolarmente legato alla famiglia Farnese, quella che ha espresso Paolo III, al secolo Alessandro Farnese, al quale ha potuto essere vicino sin dalla sua elezione a pontefice.
Legami importanti, perché a Bolsena consentiranno di portare i migliori artisti e architetti dell’epoca come Raffaelo Da Montelupo, Simone Mosca, Prospero Fontana, Tommaso da Bevilacqua e Giulio Merisi, dando vita nel tempo ad una struttura articolata e insolita. La visita a Palazzo del Drago (il cui nome suggestivo coincide con quello della successiva famiglia proprietaria) si rivela il classico viaggio nel tempo e tornano alla mente le parole usate da Giorgio Vasari per descriverlo nella sua monumentale opera “Le Vite de più eccellenti pittori, scultori e architetti italiani”.
Uno scrigno prezioso di affreschi, dipinti ed elementi di arredo che il gusto sapiente di Giovanni del Drago ha saputo coniugare a partire dal 1957, quando rientrato dagli Stati Uniti, dove studiava architettura, ha avviato un lungo percorso di restauro e recupero del palazzo, rivelandosi in tal senso un vero e proprio mecenate, cultore del bello. Infatti, come spesso accade per residenze come questa, i secoli trascorsi dopo i fasti di Tiberio Crispo non hanno giocato a favore dell’edificio, che durante la seconda guerra mondiale (quando tedeschi e inglesi combattono una sanguinosa battaglia a Bolsena) viene occupato dai nazisti e bombardato dalla Raf di Sua Maestà, dando il via ad un periodo di abbandono e svuotamento del palazzo.
I restauri che ancora si conducono (con la proprietà passata intanto a Ferdinando del Drago) hanno però consentito di voltare pagina ed archiviare definitivamente quella condizione. E’ del 2022 la grande opera di restauro di tutto il torrazzo, l’imponente ala nord-ovest del palazzo costruita a partire dal 1554, con i lavori affidati a Tommaso da Bevilacqua e Giulio Merisi, le decorazioni interne e le grottesche firmate da Prospero Fontana. E’ in questi spazi che la meraviglia ti assale nel guardare queste opere raffinate e di grande impatto.
Il percorso di visita (molti spazi sono riservati alla famiglia proprietaria, che vi risiede) conduce in 5 sale affrescate, nella sala degli arazzi, nella galleria, in diversi saloni, una cappella e una terrazza pensile con una vista affascinante sul lago e sui tetti di Bolsena. In particolare i due grandi saloni visitabili facevano parte degli appartamenti privati del cardinale Crispo, riccamente decorati con affreschi di Prospero Fontana. Il primo rappresenta la vita di Alessandro Magno, il secondo il mito di Amore e Psiche. Ma ci sono anche opere più recenti, come quelle che nel 1969 ha realizzato l’artista statunitense Cy Twombly (al secolo Edwin Parker Jr) ospite di Giovanni del Drago, creando la sua celebre serie “Bolsena”; il soprannome "Cy" gli deriva dal nome del grande giocatore di baseball Cy Young, lo stesso di suo padre, che fu lanciatore dei Chicago White Sox.
Il Palazzo Del Drago si trova in via Francesco Cozza, 2. La visita è imperdibile quando si è a Bolsena. Per le modalità di accesso si può consultare il sito ufficiale.