Il Museo d’arte urbana dialoga con la città in forma in molta creativa: dal porto di Civitanova Marche un percorso tutto a colori

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Giovanni Bosi, Civitanova Marche

E’ sicuramente il porto italiano più colorato in assoluto. La punteggiatura cromatica delle imbarcazioni e dei pescherecci che popolano il braccio di mare protetto a Civitanova Marche, da sempre cuore della località adriatica marchigiana, è parte integrante di un innovativo disegno di rigenerazione urbana e di dialogo sociale. Proprio il porto è la tavolozza sorprendente del progetto “Vedo a Colori”, che ora ha ottenuto dall’amministrazione comunale il riconoscimento a Museo d’Arte Urbana per l’alto valore culturale dell’intera opera decennale partita dall’area portuale ed estesa in tutta la città. La creatività si sposa alla voglia di attrarre in modo originale ed entusiasmante.

 

(TurismoItaliaNews) A ideare il progetto, fino a diventarne l’indiscutibile direttore artistico, è stato Giulio Vesprini, che proprio di Civitanova Marche è originario e dove vive e lavora, muovendosi liberamente dalla grafica all’illustrazione, dalla pittura alla street art, dal video e dalla foto all’architettura. “La mia ricerca si è concentrata su più fronti, tra cui la land art e la cultura urbana. Prediligo linee semplici simili alle mie origini grafiche e architettoniche. Disegno il design primitivo attraverso segni grafici, illustrazioni e azioni urbane. I miei lavori nascono da una cultura minimale dove la forma rappresenta l’idea principale. Penso che il mio disegno a mano libera simboleggi l'espressionismo astratto dove spesso sento di raggiungere un'opera perfetta...” dice di sé.

Il Museo d’arte urbana dialoga con la città in forma in molta creativa: dal porto di Civitanova Marche un percorso tutto a colori

L'inaugurazione del Museo d’arte urbana di Civitanova Marche

L’intuizione che ha portato la città dritta dritta nei circuiti internazionali dell’arte di strada (quella di qualità ovviamente) è stata quella di abbinare la creatività ad un progetto di recupero urbano, il cui fine unico è l’abbellimento di alcuni siti portuali e non solo, presenti a Civitanova. Non è un caso che proprio il porto sia diventato la gigantesca parete da far vivere: questo è un luogo cult, da sempre legato alla storia, all’economia e ai civitanovesi. Del resto, tutti sappiamo come la quasi totalità dei grandi porti (non solo italiani) siano bracci di cemento armato e anonimi scogli allungati sul mare azzurro. Adesso qui l’azzurro del mare e del cielo si coniugato con le tempere vivaci che pennelli e rulli hanno steso assecondando le visioni più o meno oniriche degli artisti chiamati a dare il loro contributo.

Con numeri incredibili: in oltre un decennio di attività più di 100 artisti italiani sono stati invitati a dipingere a Civitanova, 15 collaboratori a rotazione in 11 anni di lavoro, 2.000 mq di superficie dipinta su tutto il molo est, 20 pareti dei cantieri navali dipinte, 8 pareti delle scuole dell'Istituto comprensivo “Via Ugo Bassi” rese a loro volta espressione dell’arte di strada. Talmente bello il tutto che il Comune ha voluto renderlo ufficialmente un museo. ““L’amministrazione comunale, riconosciuto l’alto valore culturale del progetto ideato nel 2009 da Vesprini – sottolinea il sindaco nonché assessore alla Cultura e Turismo Fabrizio Ciarapica – dà il via ad un importante e storico passaggio che identifica ‘Vedo a Colori’ come museo d’arte urbana, un innovativo disegno di rigenerazione urbana e di dialogo sociale attraverso la disciplina della street art. Negli ultimi anni l’area portuale è sicuramente la zona della città di maggior attrattiva turistica e, in questa ottica, l’amministrazione vede nel museo di arte urbana il mezzo ideale per valorizzare i luoghi della tradizione marinara insieme ad altri spazi pubblici, tramite opere artistiche moderne che vanno ad accrescere l’interazione tra le generazioni e a creare un ponte narrativo con i giovani a cui saranno destinati appositi progetti nei prossimi anni” chiosa il primo cittadino.

L'opera di AleSenso

L'opera di BioDpi

L'opera di Cascio

“Questa pittura è contaminazione gioiosa e colorata di ambienti grigi, destinati a forme piatte, senza identità – spiega il direttore artistico Giulio Vesprini - il recupero di queste architetture complesse, dislocate lungo tutta l’area portuale civitanovese, è un esempio chiaro di come l’arte urbana arriva nella vita quotidiana e nel sociale lavorativo di tutti i giorni. Le texture dei disegni ed i concetti grafici espressi, diventano così una seconda pelle delle pareti; il colore, congelando l’intonaco industriale esistente e senza alterarne la forma, posiziona le stesse pareti sotto una nuova luce. I volumi, in uno spazio articolato come quello del porto, acquistano una patina che senza dubbio è segno tangibile dell’uomo-artista, diventa cioè memoria storica, patrimonio vero per la città. Con ‘Vedo a Colori’ il porto diventa un vero museo d’arte urbana e si recinta di colore, diviene spazio fruibile a tutti e cambia la cartolina della città partendo proprio dal suo cuore pulsante”.

Peraltro questo nuovo polo d’attrazione arriva a pochi mesi dall’apertura del Museo Magma della Grafica e del manifesto a Civitanova Alta. La concretizzazione e messa a sistema di tale percorso museale urbano prevede un cronoprogramma di medio-lungo periodo, organizzato per step con obiettivi triennali tra i quali l’aggiornamento e l’ampliamento delle opere anche in altre zone della città, come nelle scuole, già iniziato nel 2019; la realizzazione e l’installazione di targhe, totem, segnaletica, grafiche con Qr-code all’ingresso del porto e nei punti strategici del percorso museale; la realizzazione di un vero e proprio percorso a libera fruizione con audio-guide web; l’inserimento e la valorizzazione del sito museale tra le destinazioni turistiche cittadine; la promozione e la diffusione, anche in collaborazione con le realtà locali e regionali di accoglienza e valorizzazione turistica; l’attuazione di strategie di divulgazione web e social e la realizzazione di mostre, documentari e cataloghi.

L'opera di Chekos

L'opera di Crisa

L'opera di Kraion

L'opera di Millo

Per saperne di più
www.vedoacolori.it
www.giuliovesprini.com

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