Le Piramidi di Zone, le “Fate di pietra” nella Riserva regionale della Lombardia che racconta la terza glaciazione

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La gente del posto le ha sempre chiamate “Fate di pietra” e sono le piramidi di erosione più imponenti d’Europa. Le Piramidi di Zone si raggiunge salendo da Marone, pittoresco borgo sulla sponda bresciana del lago d’Iseo. Si tratta di imponenti guglie (raggiungono i 30 metri d'altezza e gli 8 metri di circonferenza) sormontate da un macigno, con funzione di cappello protettore: modellate dall'erosione delle acque, sono i resti dell'antico ghiacciaio che circa un milione di anni fa ricopriva tutta la conca del lago d'Iseo. Uno spettacolo della natura da vedere in provincia di Brescia.

 

(TurismoItaliaNews) La Riserva regionale delle Piramidi di Erosione di Zone si sviluppa su una superficie di circa 21 ettari ad un altezza tra i 400 metri ed i 600 metri sul livello del mare. Il vasto deposito morenico che dà origine alle Piramidi di Zone è stato lasciato circa 150.000 anni fa dall’imponente ghiacciaio proveniente dalla Valle Canonica; durante la terza glaciazione, di Riss, riempiva il bacino ora occupato dal lago d’Iseo con uno spessore di oltre 600 metri, penetrando nella valle del Bagnadore con una lingua laterale.

Il Lago d'Iseo

Lago d'Iseo, il Castello Quistini

Al ritirarsi del ghiacciaio, le acque hanno iniziato ad erodere il terreno che, essendo formato da argilla mista a ghiaia e grossi macigni, non franò rapidamente: anzi, là dove era coperto da un grande macigno, resistette al logorio della pioggia e diede pian piano forma alle attuali piramidi. All’interno della Riserva naturale istituita nel 1984 e a esse intitolata, un percorso di circa un’ora semplice e adatto anche ai bambini - con indicazioni e spiegazioni sulle caratteristiche del territorio e le dinamiche del fenomeno - permette l’accesso a questo spettacolo. L’accesso alla riserva è libero e gratuito.

Tutto intorno alla Riserva delle Piramidi di Erosione si sviluppa una contesto ambientale di eccezionale rilevanza: Zone, infatti, è incastonata in uno tra gli altipiani più belli dell’intero comprensorio Sebino – Camuno; alle passeggiate rilassanti nei pressi dell’abitato e delle frazioni si possono aggiungere escursioni più o meno difficoltose tra faggi, castagni ed abeti, verso i pascoli del Monte Guglielmo (2.000 metri) dell’Aguina (1.250 metri) dell’Agolo (1.378 metri) ovvero alla scoperta di interessanti punti panoramici che dominano il territorio circostante quali la Corna Trentapassi a sbalzo sul Lago d’Iseo (1.248 metri) e il monte Pura.

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